Summa Teologica - I-II |
In 2 Sent., d. 33, q. 1, a. 3; expos.; De Malo, q. 4, a. 8, ad 1; In Psalm. 31, 50; In Rom., c. 4, lect. 1; c. 5, lect. 3
Pare che in ogni uomo ci siano più peccati originali.
1. Scrive il Salmista [ Sal 51,7 ]: « Ecco, nelle iniquità sono stato generato, nei peccati mi ha concepito mia madre ».
Ora, il peccato in cui l'uomo viene concepito è il peccato originale.
Quindi in ogni uomo ci sono più peccati originali.
2. Un identico abito non può inclinare ad atti contrari: infatti l'abito inclina come la natura, che tende a un effetto unico.
Invece il peccato originale, anche in un individuo particolare, spinge a peccati diversi e contrari.
Quindi il peccato originale non è un abito unico, ma molteplice.
3. Il peccato originale inquina tutte le potenze dell'anima.
Ma le varie potenze dell'anima sono sedi distinte di peccato, come sopra [ q. 74 ] sì è spiegato.
Non potendo quindi un unico peccato risiedere in soggetti diversi, sembra che il peccato originale non sia unico, ma molteplice.
Sta scritto [ Gv 1,29 ]: « Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo ».
Ed è detto al singolare poiché, come spiega la Glossa [ ord. ], « il peccato del mondo », cioè il peccato originale, è uno solo.
In ogni uomo c'è un unico peccato originale.
E lo si può dimostrare in due modi.
Primo, partendo dalla causa del peccato originale.
Infatti sopra [ q. 81, a. 2 ] sì è visto che si trasmette ai posteri solo il primo peccato del nostro progenitore.
Perciò in ogni uomo il peccato originale è numericamente unico; e in tutti gli uomini è unico per analogia [ di attribuzione ], in quanto ha come punto di riferimento un unico primo principio.
Secondo, partendo dalla stessa natura del peccato originale.
Infatti in ogni disposizione disordinata l'unità specifica viene desunta dalla parte della causa, mentre l'unità numerica viene desunta dal soggetto.
Il che è evidente nel caso delle infermità fisiche.
Infatti tante sono specificatamente le infermità quante sono le cause da cui derivano: p. es. l'eccesso di caldo o di freddo, le affezioni dei polmoni, del fegato e così via.
Ma una malattia specificatamente unica non può essere che unica in un determinato individuo.
Ora, la causa di quella cattiva disposizione che si dice peccato originale è una soltanto, cioè la privazione della giustizia originale, da cui fu distrutta la sottomissione a Dio dell'anima umana.
Perciò il peccato originale è specificatamente unico.
E non può essere che numericamente unico in ogni uomo; mentre in uomini distinti è unico specificamente e per analogia [ di attribuzione ], ma numericamente molteplice.
1. In quel testo si parla al plurale di peccati secondo l'uso della Sacra Scrittura, in cui spesso il plurale sostituisce il singolare; come quando si dice nel Vangelo [ Mt 2,20 ]: « Sono morti coloro che attentavano alla vita del bambino ».
Oppure perché nel peccato originale preesistono virtualmente tutti i peccati attuali come nel loro principio: per cui è un peccato virtualmente molteplice.
O anche perché nel peccato di Adamo, trasmesso per via di origine, molti erano i traviamenti: cioè la superbia, la disobbedienza, la gola e altro ancora.
Oppure si vuole alludere alla contaminazione delle varie potenze dell'anima dovuta al peccato originale.
2. Un abito, di per sé e direttamente, cioè in forza della sua forma, non può inclinare le facoltà verso cose contrarie.
Può tuttavia farlo indirettamente e per accidens, cioè in quanto elimina un ostacolo: come spezzata l'armonia di un corpo misto i vari elementi tendono verso luoghi naturali contrari.
E similmente, spezzata l'armonia della giustizia originale, le varie potenze dell'anima si dirigono verso oggetti disparati.
3. Il peccato originale contamina le diverse potenze dell'anima in quanto sono parti di un tutto: esattamente come la giustizia originale le guidava come un tutto unico.
Perciò il peccato originale è uno soltanto.
Come è unica la febbre di un paziente, sebbene siano diverse le membra del corpo che ne sono colpite.
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