Summa Teologica - III |
II-II, q. 103, a. 4, ad 2; In 3 Sent., d. 9, q. 1, a. 2, sol. 3; d. 22, q. 3, a. 3, sol. 3, ad 3
Pare che alla madre di Dio sia dovuto il culto di latria.
1. Pare che alla madre di un re sia dovuto il medesimo culto che è dovuto al re; si legge infatti [ 1 Re 2,19 ] che Salomone « fece porre un trono anche per sua madre, che si assise alla sua destra ».
E S. Agostino [ De Assumpt. 6 ] scrive: « È giusto che il trono di Dio, il talamo del Signore del cielo, il tabernacolo di Cristo, sia dove è lui stesso ».
Ma Cristo viene onorato con il culto di latria.
Quindi anche sua madre.
2. Il Damasceno [ De fide orth. 4,16 ] afferma che « l'onore reso alla madre si riferisce al figlio ».
Ma il Figlio è adorato con il culto di latria.
Quindi anche la madre.
3. A Cristo è più unita sua madre che la croce.
Ma la croce viene adorata con culto di latria.
Quindi anche la madre deve essere adorata allo stesso modo.
La madre di Dio è una pura creatura.
Non le spetta dunque l'adorazione di latria.
Il culto di latria, essendo dovuto solo a Dio, non va attribuito ad alcuna creatura, se si intende onorarla per se stessa.
Ora, mentre le creature irrazionali non sono suscettibili di venerazione per se stesse, lo sono invece le creature razionali.
Quindi a nessuna creatura razionale spetta il culto di latria.
Essendo dunque la beata Vergine una pura creatura razionale, non le è dovuto il culto di latria, ma il culto di dulia soltanto, in modo superiore però alle altre creature, in quanto essa è la madre di Dio.
Si dice perciò che le è dovuto non un culto di dulia qualsiasi, ma di iperdulia.
1. Alla madre di un re non sono dovuti gli stessi onori dovuti al re.
Le spettano però, data la sua eccellenza, degli onori consimili.
E questo è il valore dei testi citati.
2. L'onore reso alla madre ridonda sul figlio perché la madre stessa va onorata a motivo del figlio.
Non però come ridonda sull'esemplare l'onore reso all'immagine, poiché l'immagine considerata come cosa a sé stante non è in alcun modo onorabile.
3. Come si è detto [ nel corpo e a. 4 ] la croce, considerata in se stessa, non è suscettibile di onore.
Invece la beata Vergine è onorabile per se stessa.
Quindi il confronto non regge.
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