Summa Teologica - III

Indice

Articolo 4 - Se fosse conveniente che il Padre aggiungesse la testimonianza della sua voce: « Questo è il mio figlio diletto »

In Matth., c. 17

Pare che non fosse opportuno che il Padre aggiungesse la testimonianza della sua voce: « Questo è il mio Figlio diletto ».

Infatti:

1. È scritto [ Gb 33,14 ]: « Dio parla una volta, e non si ripete ».

Ma la voce del Padre aveva detto la stessa cosa nel battesimo.

Quindi non era necessario che la ripetesse nella trasfigurazione.

2. Nel battesimo, assieme alla voce del Padre, fu presente lo Spirito Santo in forma di colomba.

Il che non avvenne nella trasfigurazione.

Perciò non pare che sia stata opportuna l'attestazione del Padre.

3. Cristo cominciò a insegnare dopo il battesimo.

E tuttavia nel battesimo la voce del Padre non aveva invitato gli uomini ad ascoltarlo.

Quindi non doveva invitarli neppure nella trasfigurazione.

4. A nessuno si deve dire ciò che non può sopportare, secondo le parole stesse di Cristo [ Gv 16,12 ]: « Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso ».

Ma i discepoli non potevano sopportare la voce del Padre: dice infatti S. Matteo [ Mt 17,6 ] che, « udito ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore ».

Quindi non doveva essere rivolta ad essi la voce del Padre.

In contrario:

Basta l'autorità del Vangelo.

Dimostrazione:

L'adozione a figli di Dio avviene mediante una certa conformità di somiglianza con il Figlio naturale di Dio.

Il che avviene in due modi: primo, per mezzo della grazia nella vita presente, che è una conformità imperfetta; secondo, per mezzo della gloria, che è la conformità perfetta, come dice di S. Giovanni [ 1 Gv 3,2 ]: « Noi fin d'ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato.

Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è ».

Siccome quindi col battesimo riceviamo la grazia, e nella trasfigurazione ci fu mostrato in anticipo il fulgore della gloria futura, era opportuno che tanto nel battesimo quanto nella trasfigurazione ci fosse rivelata mediante la voce del Padre la filiazione naturale di Cristo: poiché solo il Padre, con il Figlio e con lo Spirito Santo, è pienamente consapevole di quella perfetta generazione.

Analisi delle obiezioni:

1. Quel testo si riferisce alla parola eterna di Dio, con la quale egli proferì il suo unico Verbo coeterno.

Tuttavia si può dire che Dio proferì due volte le stesse parole create; ma non per lo stesso motivo, bensì per indicare i due modi diversi con i quali gli uomini possono partecipare la somiglianza della filiazione eterna.

2. Nel battesimo, dove fu messo in luce il mistero della prima rigenerazione, fu palese l'azione di tutta la Trinità, in quanto era presente il Figlio incarnato, apparve lo Spirito Santo in forma di colomba e il Padre si fece udire con la sua voce.

E così pure nella trasfigurazione, che è il sacramento della seconda rigenerazione, si manifestò tutta la Trinità: il Padre nella voce, il Figlio nell'umanità [ assunta ], lo Spirito Santo nella nube luminosa.

Come infatti nel battesimo [ lo Spirito Santo ] dà l'innocenza, simboleggiata dalla semplicità della colomba, così nella risurrezione darà agli eletti lo splendore della gloria e il ristoro da ogni male, simboleggiati dalla nube splendente.

3. Cristo era venuto per dare subito la grazia, la gloria invece prometterla con la parola.

Giustamente quindi gli uomini sono invitati ad ascoltarlo nella trasfigurazione, piuttosto che nel battesimo.

4. Era conveniente che i discepoli si impaurissero e cadessero a terra udendo la voce del Padre, per indicare che l'eccellenza della gloria, allora manifestata, sorpassa ogni sentimento e ogni potere umano, secondo quanto dice la Scrittura [ Es 33,20 ]: « Nessun uomo può vedermi e restare vivo ».

Ed è quanto afferma S. Girolamo [ In Mt 3, su 17,6 ]: « La fragilità umana non può sostenere la presenza di una gloria troppo grande ».

Ma da questa fragilità gli uomini sono risanati da Cristo, il quale li introduce nella gloria.

E ciò è indicato dalle parole [ Mt 17,7 ]: « Alzatevi, non temete ».

Indice