Supplemento alla III parte |
Pare che non si possano concedere indulgenze per un aiuto temporale.
1. La remissione dei peccati è qualcosa di spirituale.
Ma è simonia dare lo spirituale per il temporale.
Perciò questo non si può fare.
2. Gli aiuti spirituali sono più necessari di quelli temporali.
Ora, non sembra che le indulgenze siano concesse per degli aiuti spirituali.
Tanto meno dunque lo saranno per quelli temporali.
Abbiamo l'uso comune della Chiesa di concedere indulgenze per pellegrinaggi ed elemosine.
Le realtà temporali sono ordinate a quelle spirituali: poiché dobbiamo servirci delle prime per le seconde.
Perciò si possono concedere indulgenze non per i beni puramente temporali, ma per quelli ordinati alle cose dello spirito: quali ad es. il combattere contro i nemici della Chiesa che turbano la sua pace, l'edificare chiese o ponti, o fare altre elemosine.
Non vi è quindi simonia in ciò, poiché in realtà non si dà lo spirituale per il temporale.
1. Da quanto detto risulta chiara la risposta alla prima obiezioni.
2. Si possono concedere e di fatto si danno indulgenze anche per cose puramente spirituali: chi prega ad es. per il re di Francia, per concessione del Papa Innocenzo IV lucra dieci giorni di indulgenza.
E così pure ai predicatori della crociata viene concessa talvolta la stessa indulgenza che si dà ai crociati.
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