Supplemento alla III parte |
Pare che tutti risorgeranno di sesso maschile.
1. S. Paolo [ Ef 4,13 ] afferma che « giungeremo tutti allo stato di uomo [ vir ] perfetto ».
Perciò allora non vi sarà se non il sesso maschile.
2. Nel secolo futuro, dice la Glossa [ ord. su 1 Cor 15,24 ], cesserà « ogni prerogativa di comando ».
Ora, nell'ordine naturale la donna è sottoposta all'uomo.
Quindi le donne non risorgeranno donne, ma uomini.
3. Ciò che è solo occasionale ed estraneo all'intenzione della natura non risorgerà: poiché nella risurrezione ogni errore verrà riparato.
Ma il sesso femminile è estraneo all'intenzione della natura, derivando dalla sola limitazione della virtù plasmatrice esistente nel seme, la quale non è in grado di dare alla materia del concepimento la perfezione del sesso virile: per cui il Filosofo [ De gen. animal. 2,3 ] afferma che la femmina è « un maschio mancato ».
Quindi il sesso femminile non è destinato a risorgere.
1. S. Agostino [ De civ. Dei 22,17 ] ha scritto: « Sembrano più assennati quanti non dubitano che risorgerà l'uno e l'altro sesso ».
2. Nella risurrezione Dio restaurerà quanto fece all'inizio della creazione.
Ma allora egli formò la donna dalla costola dell'uomo, come risulta dalla Genesi [ Gen 2,22 ].
Quindi nella risurrezione restaurerà anche il sesso femminile.
La natura individuale, come richiede per i diversi uomini una corporatura diversa, così richiede anche la diversità del sesso tra i vari individui della specie umana.
E anche questa diversità contribuisce alla perfezione della specie, in quanto la diversità di sesso o di statura ne costituisce i vari gradi.
Come quindi gli uomini risorgeranno di statura diversa [ a. 2 ], così risorgeranno di sesso diverso.
E tuttavia, nonostante questa diversità, non ci sarà alcun imbarazzo nel reciproco vedersi: poiché sarà scomparsa la concupiscenza che spinge ad atti turpi, dai quali appunto quell'imbarazzo deriva.
1. Si dice che tutti raggiungeranno Cristo « nello stato di uomo perfetto » non a motivo del sesso virile, ma per la virtù dell'animo che si riscontrerà in tutti, sia uomini che donne.
2. La donna è sottoposta all'uomo per la debolezza della sua natura sia quanto alla vigoria dell'animo che quanto alla forza fisica.
Ma dopo la risurrezione non ci sarà in queste qualità alcuna differenza secondo la diversità del sesso, ma piuttosto secondo la diversità dei meriti.
Perciò l'argomento non regge.
3. Sebbene la generazione della donna sia estranea all'intenzione della natura particolare, o individuale, è però secondo l'intenzione della natura universale, che per la perfezione della specie umana richiede l'uno e l'altro sesso.
Né la differenza di sesso, come si è detto [ ad 2 ], implicherà una qualche menomazione.
Indice |