Supplemento alla III parte |
Pare che l'aureola dei vergini sia superiore alle altre.
1. Nell'Apocalisse [ Ap 14,4 ] si legge che i vergini « seguono l'Agnello dovunque egli vada », e « nessun altro può cantare il loro canto » [ Ap 14,3 ].
Quindi l'aureola più eccellente è quella dei vergini.
2. S. Cipriano [ De habitu virg. ] afferma che le vergini sono « la porzione più illustre del gregge di Cristo ».
Perciò ad esse è dovuta un'aureola più grande.
3. Al contrario sembra che l'aureola più eccellente sia quella dei martiri.
Infatti Aimone [ In Apoc. 4, su 14, 3 ] afferma che « non tutte le vergini precederanno le donne sposate, ma solo quelle che sopportando i tormenti e conservando la verginità possono reggere il confronto delle martiri coniugate ».
Quindi è il martirio a porre la verginità al disopra degli altri stati.
Perciò il martirio merita un'aureola superiore
4. Anzi, sembra ancora che l'aureola più nobile spetti ai dottori.
Infatti la Chiesa militante è modellata su quella trionfante.
Ora, nella Chiesa militante il massimo onore è dovuto ai dottori, secondo le parole di S. Paolo [ 1 Tm 5,17 ]: « I presbiteri che esercitano la presidenza siano trattati con doppio onore, soprattutto quelli che si affaticano nella predicazione e nell'insegnamento ».
Quindi nella Chiesa trionfante è dovuta a costoro la più nobile delle aureole.
La superiorità di un'aureola sull'altra può essere rilevata da due punti di vista.
Primo, dal lato del combattimento: intendendo cioè come principale l'aureola dovuta alla lotta più dura.
E da questo punto di vista è superiore alle altre sotto un certo aspetto l'aureola dei martiri, e sotto un altro quella dei vergini.
Infatti la lotta dei martiri è più dura per se stessa e più dolorosa.
Ma la lotta della carne è più pericolosa, essendo più lunga e assalendoci più da vicino.
- Secondo, dal lato dell'oggetto del combattimento.
E da questo punto di vista l'aureola più nobile è quella dei dottori.
Infatti il loro combattimento ha per oggetto i beni spirituali, mentre gli altri combattimenti riguardano le passioni sensibili.
Però la superiorità che deriva dal combattimento è più essenziale all'aureola, poiché l'aureola per sua natura dice rapporto alla vittoria e al combattimento.
E d'altra parte la obiezioni della lotta dal lato della lotta stessa è superiore alla obiezioni considerata dal nostro punto di vista, ossia in quanto ci riguarda più da vicino.
Perciò, assolutamente parlando, l'aureola più nobile fra tutte è quella dei martiri.
Per questo la Glossa [ ord. su Mt 5,10 ], a proposito dell'ottava beatitudine evangelica, che è quella riguardante i martiri: « Beati i perseguitati », ecc., dice che essa è il coronamento di tutte le altre.
E per lo stesso motivo la Chiesa, nell'enumerare i santi, pone i martiri prima dei dottori e delle vergini.
Ma nulla impedisce che sotto qualche aspetto le altre aureole siano superiori.
Sono così risolte anche le obiezioni.
Indice |