Catechisti Associati
1) Devono essere rappresentati nel Consiglio generalizio e nei vari consigli di sede e di distretto?
In quale misura e attraverso quali sistemi?
( designazione dall'alto, votazione? )
Hanno diritto di voto oppure sono membri consultivi?
( Quali associati possono entrare in consiglio: gli effettivi, gli anziani?
Dopo quanti anni di frequenza? )
2) Qual è il termine di validità dell'atto di consacrazione? annuale?
In quale posizione si trova il catechista che non rinnova annualmente il suo atto di consacrazione, oppure che non frequenta regolarmente le adunanze e i ritiri?
Quand'è che il catechista associato non può più essere considerato membro dell'Unione?
Gli allievi catechisti sono già membri dell'Istituto?
Quale periodo di tempo deve decorrere tra la consacrazione di allievo e quella di effettivo?
Si può ammettere alla consacrazione di effettivo l'allievo che non ha ancora conseguito il diploma di catechista?
3) Devono frequentare un corso regolare di formazione prima di essere ammessi alla consacrazione?
4) Possono partecipare con una rappresentanza all'Assemblea del 1966?
da chi sarà composta, eventualmente, questa rappresentanza?
5) Quali eventuali modifiche si propongono per l'attuale regola degli associati?
Per l'inserimento sempre più organico, impegnato ed efficiente degli Associati nell'Unione Catechisti, tenuto conto delle varie circostanze cbe caratterizzano attualmente tale gruppo ( molti iscritti e pochi che frequentano e s'impegnano; tra coloro che frequentano, diversità di esigenze e di orientamento apostolico; sintomi di nuove adesioni per le recenti attività di spiritualità familiare per coppie di sposi e del corso di allievi catechisti tra i giovani, ecc … ), si propone di tener ferme le seguenti attività, cui ogni catechista associato deve sottostre:
- colloquio mensile con il Presidente;
- Ritiro mensile ( almeno mezza giornata ); o altro incontro nella Unione;
- riunione periodica ( bimestrale o trimestrale ), per l'approfondimento dello spirito dell'Unione e per la discussione con i catechisti delle attività apostoliche;
- attività apostolica, che ogni catechista deve svolgere secondo le indicazioni della Presidenza, quali Messa del povero, catechismo nelle parrocchie, propaganda della Devozione, ecc. e inoltre attività spirituale per coppie di sposi;
- riflessione e collaborazione con la Presidenza per lo sviluppo e la sempre maggiore coscienza della posizione di catechista associato, che opera nella famiglia ed in un Istituto secolare.
A tale riguardo è opportuno che sia costituita una Commissione permanente per lo sviluppo della Regola dei Catechisti Associati, alle dirette dipendenze della Presidenza.
In tale Commissione potrebbero intervenire, in veste di consulenti, anche laici coniugati non iscritti all'Unione, purchè vicini al suo spirito ( insegnanti della Casa di Carità, partecipanti al corso per coppie di sposi ).
In merito al corso di spiritualità familiare, esso va considerato ad un tempo come mezzo per approfondire lo stato di catechista coniugato che opera nella famiglia ( con rilevanza d'ordine psicologico per la possibilità che offre al catechista di esercitare un'opera di formazione sulla moglie, consentendo la partecipazione della coppia al corso ); e come attività apostolica tra il laicato per la difesa e la santificazione della famiglia.
Per la sempre maggiore funzionalità dell'attività, essa potrebbe essere condotta da un comitato alle dipendenze della Presidenza, guidato dagli associati, e comprendente anche non catechisti.
Un'iniziativa da raggiungere è quella di favorire la costituzione di gruppi ristretti tra i partecipanti agli incontri mensili, per i contatti personali e gli sviluppi dei temi.
Inoltre va curata la pubblicazione delle relazioni sul Bollettino e, se del caso, su appositi fascicoli-stralcio del Bollettino.
Particolare importanza assume un corso di formazione catechistica per quegli sposi che richiedessero di diventare catechisti.
Il problema si potrebbe porre anche per le signore, ed al momento si porrebbe la prospettiva delle zelatrici o delle patronesse.
Dalle Regole e Costituzioni dell'Unione Catechisti del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata, approvate integralmente dalla Chiesa, risulta con certezza che l'Unione stessa è un Istituto Secolare formato da due classi di membri, i catechisti congregati e i catechisti associati e che perciò questi ultimi costituiscono parte integrante del medesimo Istituto Secolare, sebbene non siano legati da obblighi votali.
Questa posizione di appartenenza impone ai catechisti associati di tendere, pur nella loro condizione, ai fini comuni di santificazione personale e di apostolato catechistico e sociale, mediante una vita spirituale adeguata.
Le Regole e Costituzioni dell'Istituto affermano tutto ciò nel capitolo fondamentale "Natura e fine dell'Istituto", che riguarda entrambe le categorie dei membri, in cui si pone appunto come scopo comune la perfezione cristiana perseguita, e un tipico apostolato personale e so ciale fedelmente esercitato.
All'art. 195 si ribadisce questo concetto con l'esplicita affermazione che "I catechisti associati, avendo consacrato se stessi e la loro attività a Dio, devono proporsi un'intensa vita spirituale".
È alla luce di queste premesse che deve essere desunta la portata di tutte le disposizioni contenute nel regolamento dei catechisti associati e in particolare di quelle riguardanti le pratiche di pietà dalle quali i catechisti associati traggono l'alimeato della loro vita interiore.
Il regolamento non accenna alla meditazione od orazione mentale, né stabilisce alcuna misura di tempo per essa, ma propone alcuni esercizi, come la lettura meditata e la divozione a Gesù Crocifisso ecc. che possono essere praticati in modo da costituire un'ottima orazione mentale.
È appunto questo il metodo seguito da Fra Leopoldo, per il quale la contemplazione del Crocifisso assorbiva diverse ore ogni giorno e co stituiva la sua grande orazione.
2 È richiesto che tutti gli esercizi prescritti vengano compiuti ogni giorno da ciascun catechista, ma è lasciato alla libera scelta di ognuno di diffondersi più su di uno che sugli altri, a seconda delle inclinazioni e delle possibilità personali, in modo da ricavare l'alimento necessario e dare a Dio il proprio tributo di orazione e di riparazione.
Tuttavia, sia pure con tutta l'elasticità di modo e di tempo consentita dal regolamento, nessun catechista potrà fare a meno di una conveniente orazione mentale.
Allo stesso modo il regolamento fa obbligo ai catechisti di ascoltare la S.Messa e di accostarsi alla S.Comunione nei giorni festivi, ma ne insinua la maggior frequenza possibile anche nei giorni feriali e bisogna ritenere che i catechisti lo devono fare ogni volta che lo possono.
I catechisti congregati, nella loro Assemblea Generale del 1954/55 hanno riconosciuto che quanto esposto sopra risponde al pensiero del loro Fondatore e allo spirito del loro Istituto e deve considerarsi come interpretazione autentica delle regole e costituzioni circa i catechisti associati.