Conferenza ai suoi confratelli

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Come si svolse

Appena inaugurata l'Unione con le feste religiose, venne in mente a qualcuno l'idea di portare i Soci in collina e fare una festa uso circoli di quei tempi con bottiglie e bottiglioni, ma senza che nessuno avesse detto nulla a Fra Leopoldo, egli illuminato dall'alto, il 22 maggio 1914 scrisse: «Stiano guardinghi di non cercare svago di passeggiate di piacere; sarebbe inganno del demonio in questa Unione tanto seria e santa, eccetto ché un vero pellegrinaggio col trionfo dei S. Rosario».

La sera dello stesso giorno Gesù disse a Fra Leopoldo: «Mi domandi se fanno bene a fare il Ritiro spirituale? Sicuro, è questo che lo voglio».

Si stabilì allora di fare il Ritiro spirituale a Pessinetto la Domenica di Pentecoste 31 maggio 1914.

Le piogge continue minacciavano di impedirlo, ma il 29 maggio Maria SS. disse a Fra Leopoldo: «Cesseranno le piogge e avranno bella giornata Domenica».

Si ebbe infatti una giornata splendida e il primo Ritiro riuscì così bene da mettere nei trenta giovani che vi presero parte, il desiderio e la decisione di ripeterlo ogni mese come si fece e si continua a fare.

Il 3 giugno 1914 Gesù disse a Fra Leopoldo: «Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che avanti i figliuoli della Pia Unione, si comportino come dinanzi a corpi di Santi esemplarissimi ».

Il 18 giugno 1914, Gesù a Fra Leopoldo: « … (I Fratelli) non trovino pesante il lavoro (per l'Unione) breve e soave è il lavoro, il Paradiso è eterno».

Il 29 giugno 1914, Gesù a Fra Leopoldo: «Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che facciano come faccio lo, cioè il buon Pastore; se qualche figlio della pia Unione esce dal santo binario, sia dolcemente ammonito, si industrino fintanto che faccia ritorno e saranno da me ben ricompensate le loro fatiche».

E in luglio 1914, ai Fratelli delle Scuole Cristiane: «Lavorate, lavorate; un bel corredo di buone opere vi aspetta nell'ultimo giorno della vostra vita ". Gesù Crocifisso.

Il 17 gennaio 1915 Gesù a Fra Leopoldo: «Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che io affido e dono loro tutti i figli della pia e santa Unione».

«È mio desiderio che ciò che Io ho operato per mezzo tuo, passi ai Fratelli delle Scuole Cristiane».

«Se i Fratelli sapranno condurre i giovani con fede e amore a Me, sarà una grande benedizione per le loro case».

Il 23 aprile 1915, Maria SS. a Fra Leopoldo: «Dirai ai Fratelli delle Scuole Cristiane che facciano tesoro del tempo, ne avverrà grande ricompensa».

Il 9 ottobre 1915, Gesù a Fra Leopoldo, per un Fratello che voleva mandar via alcuni ragazzi perché distratti e più amanti dei gioco che della lettura spirituale: «Se dopo la morte di un Fratello lo facessi aspettare sulla soglia dell'eternità perché non ha fatto qualche sacrifico per i giovani, gli sarebbe un po' doloroso; chi usa carità troverà misericordia».

Si domanderà: chi garantisce queste comunicazioni straordinarie? Ovvero: quale fede dobbiamo prestare?

Si domanda soltanto la fede umana, quella che si concede alle persone abituate a dire la verità.

Molte di queste cose le ho udite dalla bocca di Fra Leopoldo.

Egli le ha scritte tutte per consiglio di un Canonico e di un Religioso Sacramentino.

Del resto i fatti sono quelli che parlano eloquentemente.

Di fatti, nel 1917, tre anni appena dopo la inaugurazione dell'Unione, si trovano, nelle sue statistiche: 34 Catechisti in 11 Parrocchie con circa 1000 alunni.

Queste cifre si abbassarono alla partenza per il fronte di molti catechisti ma non tardarono a rialzarsi.

Diversi Catechisti chiamati sotto le armi istruirono nella Religione i loro compagni d'arme nel periodo di preparazione alla guerra ovvero aiutarono i Parroci dei paesi ove si fermarono.

Anche nell'andamento interno dell'Unione si ebbero miglioramenti perché, esaurita la prima edizione del Regolamento, se ne compilò la seconda che ebbe il privilegio di essere approvata, il 15 gennaio 1917, da N.S. Gesù Cristo con queste parole dette a Fra Leopoldo dopo la Santa Comunione: «Dirai al Fratello T. che il Regolamento va tanto bene» e ripeté tre volte le ultime parole.

L'Unione organizzata dai Fratelli piacque tanto a N.S. Gesù Cristo che il 22 aprile 1917 disse a Fra Leopoldo: «Darò tanta grazia e potenza ai Fratelli delle Scuole Cristiane: riconosceranno che lo sono il loro benefattore padrone di ogni cosa; e vedranno con fede la mia protezione; e questo valga per tutta la loro Congregazione; chi mi aiuta sarà aiutato; lavorate, lavorate nella mia vigna, avrete il cento per uno».

Negli anni 1917 e '18 i Catechisti tennero aperto nei locali di via delle Rosine un doposcuola per aiutare gli studenti delle Scuole secondarie inferiori ad eseguire i compiti e per far loro il catechismo.

Tra i 150 alunni di detto doposcuola alcuni andarono in seminario, altri in ordini Religiosi o entrarono nell'Unione.

Nel 1924 i Catechisti per sollevare i Fratelli di S. Pelagia da un lavoro eccessivo, li sostituirono nella Scuola Serale sia per l'insegnamento scientifico sia per il catechismo.

Nel 1925 alcuni Catechisti che si recavano ogni Domenica a Poirino ( a 40 Km da Torino ) per fare il catechismo e tenere l'oratorio, vi aprirono pure una Scuola festiva sul modello di quella aperta da S. Giovanni Battista De La Salle a Parigi.

Lo stesso tipo di Scuola festiva, ma più in grande, venne aperta dai Catechisti in Torino nella parrocchia di N. Signora della Pace.

Questa scuola prese grande sviluppo e attualmente occupa uno stabile che costò ai Catechisti circa 400.000 lire e che ha per titolo scritto a grandi caratteri: "Casa di Carità".

In detta Casa di Carità venne trasportata la Scuola Serale di Via delle Rosine ( Sezione industriale iniziata dai Fratelli ) e fu la Divina Provvidenza che volle salvare, almeno in parte, quelle Scuole Serali tenute dai Fratelli con tanti sacrifici e senza interruzione dal 1846 a oggi.

Così tra Scuola serale e Scuola festiva la Casa di Carità ha circa 800 allievi e una Cappella-Oratorio per le funzioni religiose festive degli allievi.

È un'opera ammirata da tutti e conta una cinquantina di Insegnanti che prestano la loro opera gratuitamente e si pagano ancora il tram per recarsi di sera o alla Domenica per fare la loro lezione.

Non meno ammirata è la "Messa del povero" tenuta dai Catechisti.

Ogni Domenica riuniscono i mendicanti di Torino, fanno loro il catechismo, li assistono durante la S. Messa presiedendo le preghiere in comune; dopo la S. Messa distribuiscono a ciascuno una pagnotta e una buona minestra, consegnano loro oggetti di vestiario, tagliano i capelli e la barba a quelli che lo desiderano, e si fanno loro segretari e protettori seguendoli negli ospedali, nelle soffitte, cercando di riabilitare con qualche impiego quelli che ne sono capaci.

Bisogna parlare coi Catechista Capo di quest'opera veramente evangelica, per sentire quanto sia l'amore che porta ai suoi poveri.

Attualmente i Catechisti dirigono due di queste opere:

La Messa del povero presso l'Opera pia Lotteri in borgo Po con la frequenza di circa 200 poveri.

La Messa del povero presso la Madonna della Speranza a barriera Milano con circa 90 poveri frequentanti.

Nel mese di giugno 1926 Sua Eccellenza l'arcivescovo di Torino, poi Cardinale, Giuseppe Gamba dopo aver assistito a una festa con la lettura di una relazione sulle attività dei Catechisti, fece riunire nell'Arcivescovado, dal Fratello incaricato dell'Unione, i dodici Catechisti più ferventi, li trattenne più di un'ora esortandoli a costituirsi in Congregazione religiosa, dando al Fratello l'incarico di compilare il Regolamento includendovi l'osservanza dei Voti religiosi.

Questa decisione dell'Arcivescovo venne ispirata da Dio perché, senza che Egli lo sapesse, fu l'adempimento di quello che N.S. Gesù Cristo aveva fatto scrivere a Fra Leopoldo fin dal 1908 e 1909 sull'albero deIl'Ordine che si doveva coltivare come si è riportato sopra.

Così sorsero i Catechisti Congregati, Religiosi in famiglia, che pur avendo l'autonomia necessaria a una Congregazione Religiosa sono tuttavia uniti ai Fratelli per diffondere la "Divozione a Gesù Crocifisso" ed estendere nelle parrocchie l'opera catechistica dei Fratelli come voleva San Giovanni Battista De La Salle con l'istituzione dei Seminario dei Maestri da rimandarsi in tutte le Parrocchie.

E il Santo nostro Fondatore non volle mettere a quei Maestri nessun altro legame, eccettuato quello della riconoscenza verso l'Istituto che li formò.

Attualmente i Catechisti Congregati sono circa 20.

Essi raccolgono elemosine per far stampare la "Divozione a Gesù Crocifisso" e spedirla a tutte le Comunità dei Fratelli e alle persone che la richiedono.

Dal 1914 al 1929 l'Unione spese, per la "Divozione a Gesù Crocifisso" ( compreso il Bollettino e ciò che occorre per i Ritiri spirituali ) £ 141.932,25.

Dal 1929 in poi, le spese per la Casa di Carità e per l'aumento delle richieste della "Divozione a Gesù Crocifisso", sono salite a un bilancio che va da 80 a 100 mila lire ogni anno.

I Catechisti non raccolgono per sé, perché ogni Catechista vive del proprio lavoro, ma per le opere di carità.

Gli Statuti e Regolamenti dell'Unione Catechisti e quelli dei Catechisti Congregati, che formano un'opera sola, furono esaminati dalla Sacra Congregazione Romana del Concilio e approvati da S.Em. il Cardinale Maurilio Fossati con Decreto dei 23 giugno 1933.

Questi Congregati sono quelli dei quali parlò la Madonna a Fra Leopoldo fin dal 10 giugno 1914 dicendo: «Raccomando a tutti i Fratelli e ai Congregati di stare saldi e uniti. lo risveglierò i loro cuori perché miei figli ».

E il 12 gennaio 1918, Maria SS. disse a Fra Leopoldo: «Beati saranno quei Fratelli delle Scuole Cristiane che si interesseranno per la pia Unione del SS. Crocifisso e che opereranno in favore di Essa secondo il Cuore di Dio».

Sono circa 25 anni che l'Unione manda annualmente da 22 a 25 Catechisti a insegnare la Religione in 8 o 10 parrocchie e nelle proprie Scuole Serali e Festive, a circa 1.000 allievi, ma li manda dopo averli raccolti mensilmente in Ritiri spirituali e dopo averli muniti di istruzione e di abilitazione all'insegnamento.

In questi 25 anni l'Unione Catechisti contribuì allo sviluppo di 70 vocazioni tra sacerdotali e religiose.

Così l'Unione acquistò la stima di tutti gli Ordini religiosi, del Clero e delle Autorità ecclesiastiche di Torino.

I Nostri amatissimi Superiori l'aiutano, la proteggono e l'Onoratissimo Superiore Generale concesse il Diploma di Affiliati a tutti i Catechisti Congregati.

Questo, in riassunto, è lo sviluppo preso dall'Unione, ora vediamo come si deve coltivare.

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