Appunti del Fr Cecilio Ughetto
Al posto mio dovrebbe essere qui il venerato Fratel Teodoreto che da 40 anni attende a dare soddisfazione a Gesù Crocifisso e ai suoi desideri…
Ma tre anni fa, Loro sanno, che un colpo lo privò temporaneamente della parola.
L'ha riacquistata, ma parla a stento …
Ha ancora una buona salute; ma è anziano …
Passa le sue giornate, pregando assai … lavorando per una seconda edizione della Vita di Fra Leopoldo … seguendo I'Unione e i Catechisti con un interesse e un affetto davvero paterni; tutti i sabati partecipa alla loro adunanza.
Fratel Teodoreto è per noi una vera reliquia …, come lo è per i Catechisti … che lo vogliono sempre presente … è un parafulmine per la nostra Comunità … e per il Distretto … e merita tutta la nostra riconoscenza e affetto fraterno.
lo parlerò in nome suo e svolgerò tre punti:
1. Abbiamo un mandato.
2. Abbiamo una Azione Cattolica costituita in tutte le nostre Case.
3. Possiamo, e conviene che adempiamo:
- come Fratelli al mandato
- nella Azione Cattolica come caratterizzazione della nostra Azione Cattolica.
1. Noi abbiamo un mandato
Da oltre trent'anni siamo eredi - per una scelta espressa di Gesù Crocifisso - di un mandato ben preciso nella Chiesa:
- Diffondere la devozione a Gesù Crocifisso
- Servirci dei Catechisti, dopo averli formati spiritualmente.
Ai Domenicani fu affidata la divozione del Rosario e se ne interessano: Rosarianti … Compagnie del Rosario …
Ai Gesuiti fu affidata la divozione al Sacro Cuore di Gesù e la diffondono con la magnifica organizzazione dell'Apostolato della Preghiera.
I Salesiani si impegnano a fondo per portare ovunque la divozione all'Ausiliatrice.
I Missionari della Consolata si aprono tutte le porte tra i ragazzi pagani diffondendo I 'amore alla Consolata.
Noi abbiamo il mandato di far amare Gesù Crocifisso.
È un mandato che non ci è stato dato dall'alto del Sinai, tra fulmini e lampi e una esteriorità terrificante e costrittiva.
Nemanco ci è stata data con una scavalcata … che ci ha stesi per terra in una inazione assoluta fino a che avessimo detto: " che cosa vuoi o Signore?"
Il mandato ci è venuto in modo quieto, quasi silenzioso, di seconda mano, tanto da giustificare per un certo periodo la diffidenza, la prudenza e la attesa oculata.
È una maniera di agire tutta divina …
Che sovente fa credere fallite in partenza le opere che, invece, poi si dimostrano e si sviluppano in maniera incredibile.
Sovente ci viene da pensare che se il Signore vuole una cosa, un 'opera, una
fondazione … non avrebbe che da dirlo
chiaro chiaro, da parlare ai nostri sensi ( e non sarebbe nemmeno un miracolo ),
da darci le prove convincenti, da agire Lui stesso decisamente travolgendo le
difficoltà … imponendosi con la sua onnipotenza a tutti gli umani contrasti
…
E invece no! Il Signore non fa così!
Vuole la conversione della Russia … e intanto non si muove, e lascia che il comunismo spadroneggi per 40 anni … e va a confidarlo a tre pastorelli di Fatima.
Vuole la Congregazione dei Fratelli … e permette che borghesi, clero e Vescovi la sviino in tutte le maniere …
Vuole che si onori pubblicamente I' Eucaristia, e va a chiederlo a una suora claustrale che per 20 anni non riesce a fare letteralmente nulla, e che viene aspramente combattuta …
Vuole che tutti onorino il suo Sacro Cuore e lo chiede a un 'altra suora di clausura che per tanti anni viene spacciata per visionaria dai suoi stessi Direttori spirituali…
Vuole che il Papa sappia certe cose, segreti del Papa, e va a confidarle alla contadinella Bernardetta e ai pastorelli di Fatima…
Si direbbe che il Signore ci prenda gusto a giocare così … con dei mezzi assurdi … con una inazione esasperante … per avere poi sviluppi mondiali, da inizi meno che puerili …
A distanza però, dobbiamo confessare che Dio ha ottenuto I 'effetto che voleva … vasto, profondo, convincente.
Ma intanto non gli perdoniamo il metodo … non gli concediamo che abbia fatto bene ad usare strumenti cosi disadatti … ad attendere tanto …
Siamo in Ritiro … ci vorrebbe cosi poco al Signore comparire un momento a ciascuno di noi, lì nella nostra camera … mentre stiamo riflettendo e annotando … e dirci: " Da te - quest'anno voglio questo - usa questi mezzi - avrai questo merito - se no ti verranno queste conseguenze …"
Invece no … non e 'è verso di sentirlo … ci tocca brancolare … supporre … intravedere … ricorrere a un uomo con cui siamo in soggezione a parlare … a cui non riusciamo a spiegarci bene … da cui ci allontaniamo con il chiodo fisso: non mi son fatto capire … e poi per rassicurarci pensiamo che "però la buona volontà I'avevo"… posso stare tranquillo … ma intanto non siamo tranquilli!
Eppure il metodo divino è questo … e come I 'ha usato in passato … lo userà in avvenire.
Non c'è che da aprire gli occhi e sforzarci a credere …
Il mandato della Divozione al Crocifisso è venuto per questa via … ed è la prova che è un mandato divino.
Un frate francescano … è cuoco nel suo convento … vive con tanta perfezione e tanta regolarità che Gesù Crocifisso gli parla … gli da consigli … gli risolve i dubbi … lo rassicura … e gli detta una serie di formule di preghiera per ciascuna delle sue cinque piaghe maggiori … poi gli da I 'incarico di diffonderle più che può.
C 'era li una parrocchia … un pulpito … dei Padri Predicatori … dei Padri Professori Teologi… no! … il cuoco!…
E da questo cuoco per 20 anni vengono ingegneri, medici, avvocati, popolani e professionisti d 'ogni grado a chiedere consiglio…
Fra Leopoldo non ha che una risposta: "Chiederò a Gesù Crocifisso … e dopo qualche giorno: "Gesù Crocifisso ha detto così …" ed erano risposte sapienti, adatte, talvolta profetiche …
Una cosa raccomandava a tutti: "Preghi con fiducia Gesù Crocifisso e così diffondeva la "Divozione".
Ricordo che nel 1921, io ero a S. Pelagia ( Via delle Rosine ) e Fratel Teodoreto e il Fratello Direttore Isidoro, mi chiamano e mi mandano con Fratel Elpidio a chiedere una risposta a Fra Leopoldo!
Ci riceve gentilissimo … fa per baciarci la mano … ci ascolta … e poi: "Gesù non mi ha ancora detto niente …
Dicano al Direttore che torni fra qualche giorno …"
E tutto ciò con una naturalezza che ci fece impressione.
Fratel Teodoreto, senza conoscere Fra Leopoldo, era venuto a conoscere la Divozione a Gesù Crocifisso e la praticava con fiducia.
Conobbe Fra Leopoldo solo nel 1912 … e andò anche lui a chiedergli consiglio … gli espose le sue idee intorno a una Associazione di giovani … e Fra Leopoldo nell'aprile del 1913, incoraggiò Fratel Teodoreto a fondarla dicendogli le parole di Gesù: " Dirai a Fratel Teodoreto di fare ciò che ha in mente ".
Dopo quella frase Gesù Crocifisso parlò altre volte dei Fratelli.
Riflettendoci sopra, viene spontaneo pensare che Gesù Crocifisso, chiese e suggerì in tal modo la caratterizzazione da dare alle nostre opere di perseveranza, cioè alla nostra Azione Cattolica.
I Fratelli francesi avevano orientato le organizzazioni giovanili, verso la "Congregazione Mariana " dei Gesuiti…
In Italia non e 'era un impulso e una guida ben precisata: si lavorava in questo campo con molta-libertà di iniziative, che venivano a mancare di continuità e così avemmo qua e là: I'Arciconfraternita del Bambino Gesù - le Congregazioni Mariane - la Congregazione del Sacro Cuore - gli Scout - le Assedazioni sportive ( ASCI ) - gli Oratori…
L 'Unione Catechisti venne a portare nel nostro Distretto una caratterizzazione all' A.C. nostra, con un bei programma e una guida ben precisa.
Fu bene accolta ovunque: Torino, Biella, Vercelli, Milano, Piacenza, Tripoli, Bengasi … basta vedere il Bollettino "L'amore a Gesù Crocifisso "
Ci furono anche i frutti: Enrico Corvetta - Aldo Marcozzi - ( vedere Vita - Fr. Leone di Maria ).
Quando fu eletto Papa Pio XI, I ' Unione Catechisti aveva vissuto solo una decina di anni, non aveva quindi ancora lunghe tradizioni…
Pio XI riorganizzò tutta l' Azione Cattolica Italiana e per premunirsi quando il Governo ( fascista ) avocava a sé la formazione della gioventù, lo stesso Pio XI:
1. diede norme più precise alla Gioventù Cattolica…
2. formò una Presidenza Giovanile Centrale attivissima …
3. raccomandò l'organizzazione giovanile cattolica, ovunque …
Le nostre "Unione Catechisti " delle varie Case credettero conveniente aderire all' invito del Papa … assunsero il Regolamento della G.I.A.C. ( Gioventù Italiana Azione Cattolica, allargarono la loro azione … si legarono alle Federazioni diocesane di A.C. e insistettero meno su:
- la diffusione della Divozione a Gesù Crocifisso …
- I'apostolato catechistico che avevano esercitato fino allora.
I Gesuiti e altre congregazioni religiose che avevano tradizioni secolari, nella loro opera di perseveranza non si scomposero … non cambiarono … collegarono la tessera di Azione Cattolica con quella di " congregati mariani " e pur comparendo assenti alle direttive del Centro GIAC, continuarono la loro intensa opera di formazione giovanile di perseveranza.
Ora stiamo avendo un altro momento …
È passato il periodo in cui fu bene che le nostre Associazioni si siano comportate come si comportarono.
Ora, in questo momento un pò ' ovunque sorge il lamento che le Associazioni di A.C. segnano il passo, si parla di vita interiore meno intensa nelle Associazioni …
C 'è un richiamo a badare molto a ciò che è essenziale e formativo.
I Superiori, sia con le Circolari… e anche noi Fratelli abbiamo sentito questo richiamo: sia con la convenzione GLAC ( Gioventù lasalliana A.C. ) …
Richiamano i Fratelli Direttori, … tutti i Fratelli … e in particolare i Fratelli Assistenti di Associazione … e i Consigli direttivi di Associazione alla nostra specializzazione … a riprendere e a intensificare:
- la formazione a una maggiore sensibilità per la devozione a Gesù Crocifisso …
- la diffusione della formula rivelata a Fra Leopoldo
- l'apostolato catechistico propriamente detto.
Ogni Associazione conserva le sue tradizioni, ma è invitata a caratterizzarsi dando vita a un "Gruppo Catechisti del SS. Crocifisso".
In esso gli Allievi Catechisti ( o Aspiranti ) hanno più proprio, il compito della diffusione della "Divozione ".
Gli Effettivi Catechisti ( Juniores e Seniores ) hanno I 'apostolato catechistico da esercitarsi in una delle sue forme, più adatta all'ambiente.
Alcune attuazioni pratiche sono sempre state vive: Biella, Giaveno, Grugliasco, sono Centri di diffusione della Divozione.
A Torino, parecchi Juniores e Seniores insegnano alla Casa di Carità, nella Scuola serale e festiva.
A Giaveno e a Grugliasco hanno aperto ex novo, Scuole serali e festive, ove gli stessi Juniores e Seniores, coadiuvati da ex allievi professionisti, insegnano il catechismo e le materie professionali agli operai.
In tal modo attirano simpatie intorno alla Casa dei Fratelli, anche se i Fratelli non vi sono personalmente impegnati.
Le nostre Associazioni di A.C. non hanno quasi abbandonato del tutto ne la diffusione della "Divozione" ne I'apostolato catechistico.
Diverse case chiedono e diffondono ogni anno centinaia di "Divozioni "
I Catechisti fanno il loro apostolato a Milano, Torino, Grugliasco, Giaveno …
Forse questa forma di apostolato catechistico operaio è da preferirsi nelle nostre Associazioni.
È conforme alle recentissime norme del Dott. Mario Rossi, Presidente della GIAC, il quale, dopo alcune considerazioni dettate dal risultato delle votazioni politiche del 7 giugno, dice: "Bisognerà lavorare e sentire tutta I'urgenza apostolica di avvicinarsi a quel mondo operaio e contadino che, per ora, ci trova lontani e aristocratici. "
Il Direttore e tutti i Fratelli possono fare molto in favore della Divozione a Gesù Crocifisso e dell'apostolato catechistico: confidando loro stessi molto in Gesù Crocifisso … affidando a Lui le questioni più spinose della Comunità … le preoccupazioni circa la spiritualità e regolarità dei Fratelli … le difficoltà nel formare le anime dei ragazzi … le vocazioni che desiderano avere … il fastidio per la scarsa corrispondenza di famiglie …
Se il Verbum viene dall'alto, i Fratelli non dimenticheranno… organizzando novene, tridui o funzioni… riparlandone con amore ai Fratelli … ambientando bene la recita della " Divozione a Gesù Crocifisso "… fissando le intenzioni particolari …
Se i Fratelli Direttori ci tornano su con convinzione, i Fratelli non dimenticheranno …
I Fratelli ricorderanno e asseconderanno …
I Direttori possono facilitare I'apostolato catechistico favorendo la formazione dei catechisti e I 'apertura di corsi per operai e piccoli impiegati … in cui i Catechisti e gli ex allievi saranno gli insegnanti.
Fino a qualche anno fa si poteva dire che I'attività dei Catechisti del SS. Crocifisso era una iniziative di qualcuno e personale; oggi, dopo che il Papa ha approvato il loro Istituto Secolare, dopo che il Superiore Generale ha disposto che in tutto il mondo si appoggi e se ne favorisca lo sviluppo, dopo che tutti Fratelli sono stati invitati a fare ciò, sarebbe forse ricco di responsabilità il disinteressarsene.
NOTA: Nella Circolare 328 del 19 marzo 1949, il Superiore Generale Fr. Athanase-Emile dice testualmente: pag. 6 , n° 2-5-6-10.
Forse alla nostra docilità nel rispondere agli inviti diretti di Gesù Crocifisso, che ci vengono ora ripetuti dai Superiori, … è legato il maggior fervore dei Fratelli e delle Comunità …, I'incremento del Distretto … la solidità delle vocazioni…, la seria formazione dei nostri allievi …, la loro corrispondenza alla grazia …, tutte cose gravi che stanno a cuore ai Fratelli… e quindi più che sufficienti a persuaderci tutti di fare quanto possiamo in favore della "Divozione " e del "Gruppo Catechisti ".
Molti di loro hanno certamente letto la vita e le rivelazioni di Gesù a Suor Consolata Betrone, cappuccina di Torino…
In una pagina vi sono queste parole: "Vedi, … Gesù non si impone … a forza … invita … si vis … se vuoi… se volete … lo dice anche a noi…
È il sistema per quelle cose che sono libere che possono portare grandi vantaggi: se vuoi vincere milioni gioca il Totocalcio … compra biglietti della Lotteria … non sei obbligato … ma puoi trovare la fortuna … con questa differenza, che nella Lotteria la fortuna può anche non venire.
Invece che nell'assecondare i desideri del Signore, la fortuna, il merito, la grazia sono sicurissimi… vengono sempre.
Riassumendo, mi pare che possiamo ridurre tutto a poche cose importanti e impegnative per ciascuno di noi:
1. credere che Gesù stesso ci ha invitati, noi Fratelli, ad avere una grande sensibilità per le sofferenze di Gesù Crocifisso, ad amarlo molto … ad affidare a Lui, Crocifisso, la fecondità del nostro apostolato presso le anime … a fare tutto I'assegnamento sul suo Sangue che dalla Croce ha messo nelle nostre mani per la redenzione santificatrice nostra e degli allievi.
2. accettare volentieri il mandato nel mondo di diffondere la Divozione a Gesù Crocifisso:
- formando ad essa i nostri allievi, servendoci del Catechismo e delle Riflessioni
- facendo conoscere e apprezzare anche la formula della " Divozione alle 5 Piaghe "
3. collaborare con I'Azione Cattolica di ogni Casa:
- per la organizzazione del "Gruppo Catechisti del SS. Crocifisso " che è la nostra caratterizzazione.
- per la diffusione della "divozione" nell'ambiente familiare e sociale che è alla nostra portata.
- suggerendo iniziative e attuazioni possibili e più adatte per tale diffusione.
E aggiungiamo:
4. sentire quanto ci onora collettivamente e personalmente, la fiducia che Gesù ha in noi, Fratelli: - perché ci ha scelti tra tante Congregazioni
- per affidarci un compito che Gli sta a cuore …
- perché ci ha nominati espressamente …
- perché ci ha lodati apertamente …
e questo malgrado tutte le nostre insufficienze che noi conosciamo benissimo … che Lui conosce certamente meglio di noi… e che ci aiuteranno a restare sempre umilissimi e vergognosi ai suoi piedi, anche quando avremo fatto tutto quello che potevamo.
Uscendo riceveremo tutti un fascicolo: Gioventù Lasalliana di Azione Cattolica
È stato compilato perché serva di sussidio, cioè di aiuto edi suggerimento a tutti i Fratelli:
- nella fondazione e organizzazione del "gruppo Catechisti " in ogni Associazione di A.C.
- per la conoscenza di quello che si svolge in questo " gruppo " e nella Azione cattolica.
- perché tutti i Fratelli, anche quelli che non sono nominati Assistenti di Associazione, sappiano quello si cerca di fare … e quello in cui possono collaborare.
Sono tante le maniere di collaborazione:
1. mettersi a disposizione del Fratello incaricato dell'A.C.;
2. accettare di fare conferenze spirituali in occasione di Ritiri mensili e annuali…
3. accettare di svolgere ai Soci un dato argomento in alcune adunanze …
4. accompagnare in un pellegrinaggio o processione …
5. organizzare i pochi divertimenti o le gare convenienti ai Soci…
6. aiutare, suggerire … per la Biblioteca …
7. prestarsi ad assistere se occorre …
8. supplire in caso di malattia o di contemporaneità di impegni …
9. andare ad adunanze regionali o nazionali per poi riferire…