Regolamento del 1949

Spirito religioso dei Catechisti

Art. 8 - I catechisti congregati si propongono la perfezione religiosa praticando nel mondo i consigli evangelici e le opere di apostolato proprie dell'istituto.

Art. 9 - I catechisti per corrispondere pienamente alla loro vocazione devono:

1°) attendere seriamente, con l'aiuto della grazia di Dio, alla propria santificazione, osservando fedelmente i voti di povertà, di castità e di obbedienza, secondo le Regole e Costituzioni;

2°) riparare le offese che si fanno a Dio;

3°) dedicarsi con santo zelo alla salvezza del prossimo.

Art. 10 - I catechisti animeranno tutta la loro condotta con lo spirito di fede, lo spirito di umiltà, lo spirito di santo zelo, che sono propri del loro Istituto.

Art. 11 - I catechisti riconoscono e onorano come Titolari del loro Istituto:

1°) il SS. Crocifisso, cui professano un culto e un amore particolarissimo;

2°) la SS. Vergine Immacolata, che ritengono e amano come loro madre e patrona.

Art. 12 - I catechisti, per vivere secondo le loro Regole e Costituzioni devono principalmente:

1°) esercitarsi a considerare ogni cosa con lo spirito di fede, a compiere ogni azione con la mira a Dio, a riconoscere dalla sua mano tutto ciò che loro accade;

2°) avere una ferma speranza e un abbandono illimitato nella bontà infinita di Dio;

3°) fare atti frequenti di carità verso Dio e verso il prossimo, e proporsi in tale esercizio il puro amore di Dio;

4°) dimostrare a Dio il più sincero amore, cercando con la massima diligenza di evitare ogni peccato, anche veniale;

5°) sforzarsi di progredire ogni giorno nella pratica sincera della carità fraterna e di stabilire nell'Istituto la più perfetta concordia, il compatimento, l'aiuto reciproco, specialmente nelle avversità e nelle malattie;

6°) praticare l'umiltà di cuore e perciò applicarsi con diligenza a conoscere sempre più Dio, Gesù Cristo, il proprio nulla e la malizia dei propri peccati, e nell'esercizio esteriore di detta virtù mettere i soli limiti della prudenza;

7°) combattere la vanagloria e ogni sorta di superbia nei pensieri, nelle parole, nelle opere, e ogni forma di pusillanimità e scoraggiamento;

8°) coltivare sentimenti di generosità, di benevolenza e di longanime magnanimità, ed avere sempre l'aspetto sereno e possibilmente ilare, con un contegno che sia di per sé un apostolato delle più amabili virtù.

Art. 13 - I catechisti devono avere il culto della verità e aborrire da ogni simulazione. Essi devono inoltre studiarsi di diffondere e difendere lealmente la verità in tutte le circostanze.

Art. 14 - I catechisti trovano nella professione religiosa un nuovo argomento per adempiere i doveri familiari, e per essere cittadini coscienti, retti e attivi, ispirandosi all'insegnamento della Chiesa Cattolica.

Art. 15 - I catechisti si sforzano di acquistare la massima competenza nella loro civile professione, di adempierne perfettamente e fedelmente i doveri, con profondo spirito cristiano e religioso, in modo da non trascurare nulla di quello che riconoscono essere la volontà di Dio.

Art. 16 - I catechisti, quando sono liberi di sé e si sentono mossi dallo spirito apostolico, possono offrirsi ai loro superiori per andare in qualunque luogo ad estendere sempre più il bene che fa l'Istituto.
I superiori dal canto loro possono disporne nel modo che giudicano opportuno.

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