Primo commento all'art. 2 |
Nel N.T. il messaggio della misericordia si sviluppa riprendendo la parte migliore dell'A.T., approfondendone il concetto e arricchendolo di contenuti.
" Contro coloro che, irretiti dalle maglie del formalismo giuridico, stentavano a capire il valore fondamentale di virtù fondamentale, quali " la giustizia, la misericordia e la fedeltà " ( Mt 23,23 ): tre termini intimamente correlati tra loro, Gesù afferma decisamente il primato dell'amore e del perdono su tutte le offerte e i sacrifici prescritti dalla legge " misericordia il voglio e non sacrificio " ( Mt 9,13; Mt 12,17 ).
Nel discorso della montagna Gesù afferma : " Beati i misericordiosi perché troveranno misericordia " ( Mt 5,7 ).
Gesù insiste proponendo come doveroso un traguardo altissimo. " Siate misericordiosi com'è misericordioso il Padre vostro che è nei cieli " ( Lc 6,35-36 ).
Dunque per Gesù l'amore misericordioso è il punto culminante della perfezione cristiana.
Le opere di misericordia spirituale e corporale in questo quadro rappresentano la concretizzazione della nostra misericordia, e sono le forme più elevate di amore.
Gesù avverte che il giudizio finale verterà sulle opere di misericordia e di bontà che avremo praticato, opere che Gesù riterrà come fatte o negate a se stesso ( Mt 25,31-46 ).
Il perdono e la riconciliazione vicendevole sono richiesti come il cuore della nostra misericordia.
Se vogliamo che siano rimessi i nostri debiti occorre che li rimettiamo ai nostri debitori (v. la parabola del servo spietato e soprattutto il Padre Nostro).
L'apostolo Giacomo a questo proposito così insegna: " Il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà avuto misericordia.
La misericordia, invece, trionfa sul giudizio " ( Gc 2,13 ).
Circa il perdono misericordioso di Gesù ricordiamo particolarmente il perdono di Gesù in croce: " Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno " ( Lc 23,34 ).
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