Cenacolo N° 22
Quando siamo nella sofferenza ci sembra di non fare nulla, mentre facciamo di più di quando lavoravamo e pregavamo se facciamo della nostra sofferenza un atto d'amore.
Non possiamo dimenticare che anche Gesù ha sofferto nella sua passione e che è morto sulla croce tra grandi sofferenze perdonando i suoi aguzzini.
Spesso constatiamo la nostra fragilità e ingratitudine verso Dio dimentichi che da Lui riceviamo: aria, luce, calore, acqua.
Ha dato la luce della fede per rinvigorire le anime spente e irriconoscenti, ha dato l'acqua della vita a anime aride, aria pura a anime inquinate, il calore dell'amore ad anime fredde e gelide.
Dio, che ha affidato al Figlio tutta l'umanità da salvare, non può rifiutare di aiutare chi riconosce la propria miseria.
É su questa certezza che si basa la nostra speranza e si alimenta il nostro amore per lui.
Ha fatto tutto questo per noi, perché in Lui avessimo vita.
Essere senza Dio è la malattia più mortale.
Gesù, per la tua grande misericordia, concedi alla tua Chiesa pace e unità, proteggila su tutta la terra e dona ai cristiani di vivere nell'amore una vita serena e tranquilla.
Per la potenza misteriosa della tua croce estendi Signore Gesù il tuo potere regale sul mondo: fa che anche noi, un giorno, possiamo unirci ai fortunati abitatori del Cielo, per contemplare in eterno te Agnello immolato per la nostra salvezza, e magnificare in eterno la tua misericordia.
Gesù Crocifisso, Domenica 12 ottobre 1913
Il mio buon Gesù mi fece osservare dolcemente: "Quante volte oggi hai detto: Tu ami Me, io amo Te?
Ah, Leopoldo, Leopoldo, questo sia il pane quotidiano dell'anima tua!"
"Quando il demonio passa a disturbarti con le sue sozzure, tieni la mente casta e tira innanzi."
Perché l'Adorazione a Gesù Crocifisso è tanto importante e meravigliosa e perché dobbiamo diffonderla?
· perché ci rivela l'amore di Dio
· perché è una palestra di relazioni e di rapporti con il Crocifisso
· perché ci sollecita a presentare a Gesù le necessità di tutto il mondo
· perché perpetua nel tempo la preghiera universale che fa Chiesa il Venerdì Santo
Quando ci mettiamo davanti al Crocifisso lo dobbiamo fare con la consapevolezza che Egli è l'amabilissimo, dobbiamo gridandoglielo, nell'intimo di noi stessi, in uno slancio d'amore verso di Lui, Agnello immolato per la nostra salvezza.
Amerai il Signore Dio tuo, con tutto il cuore tuo e con tutta l'anima tua e con tutto il tuo spirito.
Questo è il primo e massimo comandamento Mt 22,37-38: "Qualunque opera buona non regge al paragone di un atto di carità: con la fede crediamo in Dio e lo conosciamo; con la speranza lo sospiriamo da lontano; ma con la carità spicchiamo il volo, e tentiamo di arrivare lassù per vivere, per riposare in Dio." ( Spunti di meditazione tratti dalle opere di S. Giuseppe Cafasso )