Cenacolo N° 24
L'amore di Dio Padre sorregge l'intera creazione con la potenza dello Spirito Santo: l'Amore creatore che incessantemente percorre tutto l'universo.
Ogni creatura porta in sé una logica biologica del Creatore, quasi una memoria in cui è registrato ciò che giova alla creatura secondo le leggi cosmiche che governano l'universo.
Il cosiddetto istinto è una vera conoscenza delle leggi necessarie alla vita, esperienza impressa nella creatura sicché una pianta, un animale sono in grado di percepire il pericolo, di avvertire i rimedi per evitare la sofferenza.
Dio ha impresso la bontà paterna nell'amore biologico di Madre Natura.
Le creature sono sensibili all'amore, sono in grado di percepire il bene dell'amore, il danno dell'odio, l'amore o l'odio di una determinata persona.
Non si tratta della sublime capacità e libertà di amare dell'anima umana, che piante e animali non possiedono.
Si tratta del soffio della vita che promana dallo Spirito Santo, soffio vitale presente in ogni creatura e senza del quale nessun essere potrebbe esistere.
L'amore di Dio Padre sorregge l'intera creazione con la potenza dello Spirito Santo: l'Amore Creatore che incessantemente percorre l'universo.
Nessuna creatura, neppure un sasso può sottrarsi alla logica e dinamica dell'Amore infinito.
Più gli uomini amano Dio e le sue leggi anche cosmiche, più la creazione corrisponde al loro amore elargendo in abbondanza i suoi doni all'umanità.
Tutto esce da Dio con la creazione, tutto deve tornare, con l'amore, a Dio Creatore punto di arrivo perché punto di partenza.
Se per il peccato si ferma questo ritorno a Dio, tutto si sfascia, perché fermarsi è morire, e dove si ferma la vita nasce la morte.
Grazie Gesù di aver offerto la tua vita per cancellare i miei peccati e potessi vivere nell'amore Rendimi degno, Gesù, di spendere anch'io la mia vita per tuo amore e per amore dei fratelli.
Donami la grazia, Gesù, di amarti con un cuore puro e con un crescente amore, perché al termine del mio soggiorno terreno, in una vita tutta amore possa continuare in cielo a lodarti e a contemplare in eterno il tuo volto splendente di gloria.
1. Ora 1 dopo mezzanotte, ai piedi della croce, adorazione per ottenere da Dio, Gesù Crocifisso, un anno santo cioè nelle preghiera e nel lavoro.
Ed ecco i primi detti dell'amabile e adorabile parola di Gesù Crocifisso nell'incominciare l'anno novello.
2. "Giurami fedeltà sopra il mio Cuore ed io ti prometto la sacra alleanza coll'anima tua: eterna felicità". ( Gesù Crocifisso )
Il tema dominante dell'Adorazione a Gesù Crocifisso è espresso nella frase "Mio Signore", che poi continua dicendo a Gesù: "ti adoro profondamente prostrato …", ma come prostrarsi davanti al Signore?
Il nostro modo di prostrarci davanti al Crocifisso è quello di slanciarci verso di lui, proclamandogli, per noi e per tutti gli uomini che Lui è il nostro Signore, l'infinitamente degno di amore.
Ecco il perché non ha senso l'aver paura di Gesù crocifisso perché lui è l'amore.
Se permane in noi della diffidenza, occorre rompere il gelo o il dubbio che c'è nel nostro cuore, nei confronti di Dio e della sua Provvidenza.
Quando nella vita abbiamo delle prove, delle difficoltà, occorre, perciò, rompere quella specie di sgomento che nasce magari per i peccati commessi, per le infedeltà della vita passata, e presentarsi a Lui filialmente, dicendo: "Mio Signore, Mio amabilissimo Signore", che denota un nostro rapporto d'amore con Lui.
Possiamo pertanto affermare che l'Adorazione a Gesù Crocifisso è una scuola altissima di rapporti con il Crocifisso, fondati sull'amore.
L'amore fa miracoli: non conosce difficoltà, non teme pericoli.
Se l'amore per una cosa di questa terra porta al sacrificio, non dovrà fare altrettanto e più l'amore verso Dio?
Non solamente questo Dio ci comanda di amarlo, ma ha voluto essere Lui il primo ad amarci, per prevenirci, e quasi a costringerci a rendergli amore per amore.
( Spunti di meditazione tratti dalle opere di S. Giuseppe Cafasso )