Cenacolo N° 28
Dio amore, da molti spesso non è amato perché non sanno quanto Egli li ami.
Non conoscendo di essere amati da Dio, non gli ricambiano l'amore che Lui ha per noi, finendo gradatamente di vivere come atei.
Tocca anche a noi, membri dei Cenacoli di adorazione-evangelizzazione, testimoniare nella vita di ogni giorno il nostro amore al Signore Gesù, che ha talmente amati da dare la sua vita per noi.
Avendo, avuto la fortuna di conoscere il suo amore, potremo rimanere indifferenti a contatto con quanti non conoscono ancora il suo amore misericordioso?
Certamente no.
Che cosa allora dobbiamo fare?
Dobbiamo supplire con un più vivo amore questa mancanza di amore, e intercedere per la conversione dei peccatori di tutto il mondo.
Se i membri del Cenacolo si limitassero a trasmettere anche solo questa fondamentale verità avrebbero svolto la loro missione evangelizzatrice e arrecato grande consolazione al Signore.
La Madonna, apparsa ai pastorelli di Fatima più volte li ha esortati a offrire preghiere e sacrifici e per la conversione dei peccatori.
Perché tanta insistenza?
Perché quando il cuore è diventato duro insensibile, o tenacemente attaccato al peccato, lo si può sciogliere solo con l'umile preghiera, con la penitenza e con il digiuno dei suoi discepoli.
Insegnami Gesù a non rimanere indifferente di fronte al tuo amore al Tuo amore e alla inaudita sofferenza della Tua crocifissione, e aiutami a gioire della tua gloriosa risurrezione, primizia della nostra futura risurrezione e a spendere, sul tuo esempio, la mia vita per Tuo amore.
Detti tratti dal Diario di fra Leopoldo
"Oh com'è prezioso l'ardente desiderio d'amar Dio! ciò che vuoi tu, Leopoldo, lo voglio Io": il tuo Gesù.
"É vero che tu ti privi del sonno, ma tu non lo sai cosa voglio fare di te!
Alzati figlio mio, vallo a segnare!" Gesù Crocifisso.
Gesù, mio Dio,tu sei la mia vita! ( Leopoldo ) E tu sei la mia!".
Gesù Crocifisso.
Quando ci disponiamo ad adorare le sacratissime piaghe di Gesù non limitiamoci a contemplare Gesù nel suo complesso crocifisso.
Una mamma, quando gli viene messo in braccio il figlio morto e piagato, non si accontenta di fare una considerazione come questa: ecco il mio figlio che è morto e piangerci sopra, una madre che veramente ama il figlio suo, considera ognuna di quelle ferite perché ognuna di queste è stata l'occasione del patimento e della morte del figlio suo; le considera tutte dicendo: ma guarda che cosa gli hanno fatto: "questo, questo, questo e quest'altro".
Questo è il pellegrinaggio che la Madonna ha fatto ai piedi della croce, che
noi suoi discepoli dovremmo
cercare di imitare.
In tale contemplazione non soffermandoci a considerare esclusivamente quanto Egli ha sofferto nella sua Passione, ma anche e in modo particolare soffermiamoci a considerare l'amore con il quale Egli ha accettato tanti e così atroci dolori per salvarci.
Un'anima in stato di grazia non ha nulla da temere dai demoni, i quali sono vigliacchi, capaci di fuggire davanti allo sguardo di una bambina.
Non si può gustare un po' di riposo fuorché nell'essere pronti a fare la volontà del buon Dio.
( Pensieri di S. Teresa di Gesù Bambino )