Cenacolo N° 32
Per il cristiano il compimento del proprio dovere è sacro perché in ogni comando dell'autorità legittima vi vede la volontà di Dio, il miglior mezzo di santificazione,
A tale riguardo Gesù ci ha insegnato di dire al Padre: "Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in Terra."
La preghiera perfetta non consiste nel far capire e nel voler fare eseguire al Signore la nostra volontà, ma nel capire quale sia la sua Volontà per eseguirla, nel dire cioè "si" al Signore.
É il "Fiat" di Maria SS. in ogni dovere e dolore.
Delle volte è decreto di Dio che uno soffra, ed è giusto sottomettersi, ma a tale dolore possiamo dare un valore maggiore [ … ]
Offrirlo per la redenzione degli uomini. [ … ]
Le opere dei giusti morti da secoli o tutt'ora viventi, e quelle degli uomini futuri saranno unite a quelle di Gesù nell'ora della Redenzione.
É bello fondersi alla bontà infinita, aggiungervi ciò che possiamo dare delle nostra bontà limitata, e dire: io pure coopero, o Padre, al bene dei fratelli.
Signore Gesù che contemplo nelle tue piaghe sanguinanti e gloriose donami un rinnovato stupore per l'amore infinito che manifesti in questi squarci nella tua carne, e per la tua misericordia, sciogli la durezza dei nostri cuori e apri a tutti il tuo Regno.
Unito al cuore addolorato e immacolato di Maria, alla quale, mentre eri in croce, ci hai dato come Madre, guarda con misericordia le mie fragilità e donami la forza di vincerle, riprendendo oggi stesso, con rinnovato entusiasmo, il mio cammino di fedeltà al tuo amore.
"O mio caro Gesù, io credevo d'averti offeso e che non mi avresti più guardato per un po'!"
"O mio caro figlio, no, no, non ti lascio mica, non ti lascio, no!" Gesù Crocifisso.
Vedi, Leopoldo, con noi c'è sempre Maria SS.ma; si! Abbiamo da formare un cuor solo!": Gesù Crocifisso.
Cristo ci rivela che Dio è Padre e che è amore ricco di misericordia.
Ci rivela che il Padre è amore e misericordia, ci rivela anche se stesso come Cristo, nella fondamentale verità della sua missione.
Gesù ha fatto della misericordia stessa uno dei principali temi della sua missione, sia con il suo insegnamento, per esempio con la parabola del Figliol Prodigo, sia con la sua vita intessuta tutta di tenerezza e d'amore
Con la sua morte di croce e con la sua gloriosa resurrezione Cristo ci ha mostrato sommamente, e con aspetti sempre nuovi, l'amore misericordioso di Dio.
Di qui l'importanza di capire sempre meglio che il concetto di misericordia lo si può cogliere solo in rapporto al concetto di amore.
Occorre ricordare, inoltre, che "Cristo nel rivelare l'amore-misericordia di Dio esigeva al tempo stesso dagli uomini che loro stessi si facessero guidare nella loro vita dall'amore e dalla misericordia, affinché Dio si potesse rivelare nella sua misericordia verso l'uomo".
Un cuore abbandonato agli affetti delle creature come può unirsi intimamente con Dio?
Se Dio ci regalasse l'intero universo con tutti i suoi tesori, tutto ciò non sarebbe paragonabile alla più leggera sofferenza.
Che grazia quando al mattino non sentiamo un briciolo di coraggio, un briciolo di forza per praticare la virtù!
Allora è il momento di mettere la scure alla radice dell'albero.
Invece di perdere tempo a racimolare qualche povera pagliuzza, affondiamo le mani nei diamanti!
( Pensieri di S. Teresa di Gesù Bambino )
Dalla comunione con Dio alla comunione con il prossimo, dalla comunione con il prossimo alla comunione con Dio
Dice il Signore: "Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, li sono io in mezzo a loro". ( Mt 18,20 )
La famiglia è stata pensata da Dio come immagine della Trinità.
Deve viverne, perciò, la logica di comunione, la quale, anche se insidiata dalle contraddizioni del peccato, costituisce il filo rosso che deve attraversare tutto il suo impegno.
Deve costantemente ritrarre con la sua vita il mistero trinitario.
La famiglia non è stata pensata come un'immagine neutra della Trinità, da incorniciare o da chiudere in un album.
Ma come immagine provocante, che provoca, cioè, gli uomini alla comunione, alla pace, alla convivialità delle differenze.
La famiglia è agenzia periferica della SS. Trinità: laboratorio che produce le stesse logiche e vive le stesse esperienze di comunione … e che deve curare gli interessi della Ditta.
Ora se è vero che gli interessi della SS. Trinità sono quelli della comunione, della solidarietà, del riconoscimento della dignità della persona, ne deriva che la famiglia deve elaborare al suo interno tutti quegli stimoli di educazione e di impegno perché questo programma venga portato a compimento.
La famiglia, proprio perché icona della Trinità, deve divenire il luogo dove si sperimentano le relazioni e, quindi, si recuperano i significati."
( Don Tonino Bello )