Cenacolo N° 44
Chi si impegna a fare ogni giorno l'Adorazione a Gesù crocifisso, risponde al precetto che ci ha dato Gesù: "Bisogna pregare senza stancarci mai", ribadito da 1 Ts 5,17 )
S. Paolo: "Pregate senza cessare mai". (L'amore di Dio affonda le sue radici nell'eternità " Ci ha scelti prima della creazione del mondo", dice l'Apostolo in ( Ef 2,4 ), ma si è manifestato nel tempo, in una serie di gesti completi che costituiscono la storia della salvezza.
Dio stesso riassume in una frase la sua condotta verso Israele, dicendo "Ti ho amato di amore eterno!" ( Ger 31,3 ).
Frase mai udita in nessuna religione, sulla bocca di un dio" .
Il "dio dei filosofi" è un dio da amare, non un dio che ama e che ama per primo.
Gesù non si limita a parlarci dell'amore di Dio, come facevano i profeti: egli è "l'amore di Dio".
Perché "Dio è amore" e Gesù è Dio.
L'amore di Dio si è fatto carne ed è venuto ad abitare in mezzo a noi!
Gesù ci ha amati con cuore divino e umano insieme; in modo perfettamente umano, anche se in misura divina.
Amore pieno di forza e di delicatezza, di tenerezza costante.
Come ama i discepoli, come ama i bambini,come ama i poveri e gli ammalati, come ama i peccatori!
Amando, fa crescere, ridona dignità e speranza; tutti quelli che si accostano a Gesù con cuore semplice, escono trasformati dal suo amore.
Il suo amore si fa amicizia: "Non vi chiamo più servi, ma vi ho chiamato amici" ( Gv 15,15 ).
Ma il suo amore non si arresta qui; egli giunge a una identificazione con l'uomo, per la quale non bastano più le analogie umane, neppure quella della madre, del padre o dello sposo: "Voi in me - dice - ed io in voi" ( Gv 15,4 ).
La prova suprema dell'amore e l'amare sino alla fine.
Dio inventa il proprio annientamento, lo realizza e fa in modo da divenire capace di soffrire cose terribili.
Così Dio convince gli uomini del suo straordinario amore per loro e li attira nuovamente a sé.
( Cfr. Il potere della croce di R. Cantalamessa )
Una famiglia che badi soprattutto ai valori eterni più che alle mode; ad essere che ad avere; a costruire solide fondamenta più che a ornare i piccoli balconi; a dar valore ai tesori affettivi più che a cercare soldi successo e potere …
L'uomo vede l'apparenza, ma i Signore vede i cuore. ( 1 Sam 16,7 )
Nel disegno di Dio Creatore e Redentore la famiglia scopre non solo la sua "identità", ciò che essa "è", ma anche la sua "missione", ciò che essa può e deve "fare".
I compiti, che la famiglia è chiamata da Dio a svolgere nella storia, scaturiscono dal suo stesso essere e ne rappresentano lo sviluppo dinamico ed esistenziale.
Ogni famiglia scopre e trova in se stessa l'appello insopprimibile, che definisce ad un tempo la sua dignità e la sua responsabilità: famiglia, "diventa" ciò che "sei"!
Risalire al "principio" del gesto creativo di Dio è allora una necessità per la famiglia, se vuole conoscersi e realizzarsi secondo l'interiore verità non solo del suo essere ma anche del suo agire storico.
E poiché, secondo il disegno divino, è costituita quale "intima comunità di vita e di amore", la famiglia ha la missione di diventare sempre più quello che è, ossia comunità di vita e di amore, in una tensione che, come per ogni realtà creata e redenta troverà il suo componimento nel Regno di Dio …
Per questo la famiglia riceve la missione di custodire, rivelare e comunicare l'amore, quale riflesso vivo e reale partecipazione dell'amore di Dio per l'umanità e dell'amore di Cristo Signore per la Chiesa sua sposa.
( Beato Giovanni Paolo II )