Cenacolo N° 46
Qualcuno potrebbe dire: Si è vero Gesù ci amò un tempo quando era sulla terra; ma ora?
Ora che non è più tra noi, che cosa resta del suo amore, se non un pallido ricordo?
I discepoli di Emmaus dicevano: "sono ormai passati tre giorni!", e noi siamo tentati di dire: "sono passati ormai duemila anni!".
Ma essi si sbagliavano perché Gesù era risorto e camminava con loro, infatti il suo amore è ancora in mezzo a noi, perché "l'amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato" ( Rm 5,5 ).
Ecco la seconda verità di questo giorno, non meno bella e importante della prima: Dio ha tanto amato il mondo da dare a noi lo spirito Santo!
L'acqua che sgorgò dal costato di Cristo, insieme con il sangue, era il simbolo di questo Spirito Santo.
"Da questo conosciamo se noi rimaniamo in lui ed egli in noi; egli ci ha fatto dono del suo Spirito" ( 1 Gv 4,13 ).
Ricordiamo questa frase di Giovanni; essa è la sintesi di tutto; significa che Gesù ci ha lasciato in dono tutto se stesso, tutto il suo amore, perché "egli vive per lo Spirito" ( 1 Pt 3,18 ).
Di fronte all'amore di Dio, che faremo?
Ci sono Varie risposte possibili.
Una è riamare Dio!
E questo è il primo e più grande comandamento della legge!
Ma tutto questo viene dopo prima c'è un'altra cosa da fare.
Altra risposta possibile è: amarci tra noi come Dio ci ha amati!
Non dice forse l'evangelista Giovanni che,se dio ci ha amati, "anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri" ( 1 Gv 4,11 ).
Ma anche questo viene dopo; prima c'è un'altra cosa da fare.
Cosa c'è prima? Credere all'amore di Dio!
"Noi abbiamo creduto all'amore che Dio ha per noi" ( 1 Gv 4,16 ).
La fede dunque.
( cfr. Il potere della croce di R. Cantalamessa )
La Speranza alimenta l 'ottimismo nella vita ; il credere ad un futuro migliore di pace e di giustizia; la certezza che ci siano più persone buone di quante i mass-media vogliono farci credere.
Dice il Signore: "Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto". ( Mt 7,7-8 )
La famiglia, ogni famiglia può divenire protagonista di questa era.
Congegnata da Dio come capolavoro dell'amore, la famiglia può ispirare delle linee per contribuire a cambiare il mondo di domani.
Se noi infatti osserviamo la famiglia, se facciamo quasi una radiografia di essa, possiamo scoprirvi dei valori immensi e preziosissimi, che proiettati e applicati all'umanità possono trasformarla in una grande famiglia …
Ora, compito di ogni famiglia è vivere talmente alla perfezione la propria vocazione di famiglia da poter divenire modello per l'intera famiglia umana, trasferendo in essa i suoi valori con il loro tipico modo di essere.
Così la famiglia diventerà seme di comunione per l'umanità del terzo millennio.
Nella famiglia e naturale mettere tutto in comune?
Ecco il seme che può far crescere nella società un'economia per l'uomo; ecco il seme di una cultura del dare, di una economia di comunione.
Nella famiglia è spontaneo vivere l'uno per l'altro, vivere l'altro?
Ecco il seme dell'accoglienza tra gruppi, popoli, tradizioni, razze e civiltà, che apre alla reciproca inculturazione …
Nella famiglia la vita dell'altro è preziosa quanto la propria?
Ecco il seme di quella cultura della vita che deve informare le leggi e le strutture sociali.
Dio ha creato la famiglia come segno e tipo di ogni altra convivenza umana.
Ecco quindi il compito delle famiglie: tenere sempre acceso nelle case l'amore, ravvivando così quei valori che sono stati donati da Dio alla famiglia, per portarli ovunque nella società, generosamente e senza sosta.
( Chiara Lubich )