Cenacolo N° 61

« Crocifisso per la sua debolezza, Cristo vive per la potenza di Dio »

La riconciliazione del mondo con Dio comincia subito, intorno alla croce, con i crocifissori di Cristo.

Gesù ha pregato per essi con tutta la sua autorità, e il Padre che aveva ascoltato sempre la preghiera del Figlio durante la sua vita ( cf Gv 11,42 ) non può non aver ascoltato questa preghiera fatta dal Figlio in punto di morte.

Dietro i crocifissori viene il buon ladrone, poi il centurione romano ( cf Mc 15,39 ), poi le folle che si convertono il giorno di Pentecoste fino a comprendere anche noi.

Del Servo sofferente, Dio aveva detto per mezzo del profeta Isaia: « Perciò io gli darò in premio le moltitudini …, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato tra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori » ( Is 53,12 ).

Perché intercedeva per i peccatori dicendo: « Padre, perdona loro! », Dio ha dato in premio a Gesù di Nazaret le moltitudini!

Non è, dunque, tanto il Figlio che paga il debito al Padre, quanto piuttosto il Padre che paga il debito al Figlio, per avergli restituito « tutti i suoi figli che erano dispersi ».

E lo paga da Dio, in una misura infinita, giacché nessuno di noi può, nemmeno lontanamente, immaginare la gloria e la gioia che il Padre ha dato a Cristo risorto.

( Cfr. Il Potere della Croce di R. Cantalamessa )

La carità è la virtù più nobile in mancanza della quale siamo nulla

Rispetto

Il quinto ingrediente di questo summum bonum, in certo qual modo inaspettato, è il rispetto.

Questo è Carità nella società, Carità in rapporto alle norme di buona educazione.

« La Carità non manca di rispetto ».

Si è detto che la buona educazione è Carità nelle quisquilie.

Il rispetto si può definire Carità nelle piccole cose.

E il solo segreto della buona educazione è la Carità.

La Carità non può comportarsi in modo sconveniente.

Potete introdurre la persona più rozza nella migliore società: se ha nel cuore un fondo di Carità non si comporterà in modo sconveniente.

Carlyle ha detto di Roberto Burns che in Europa non c'era gentiluomo più autentico del poeta contadino.

E ciò perché egli amava ogni cosa, il topo, la margherita e ogni cosa, grande o piccola, che Dio ha creato.

Così, con quel semplice passaporto, egli poteva mescolarsi a gente di qualsiasi ambiente e frequentare principi e re, quando non era nella sua casetta sulle rive dell'Ayr.

Conoscete il significato della parola gentiluomo?

Significa un uomo gentile: un uomo che fa le cose con gentilezza, con Carità.

Tutto il mistero sta lì.

L'uomo gentile non può, per la sua stessa natura, fare una cosa non gentile, non da gentiluomo.

Invece l'anima non gentile è insensibile agli altri, è incapace di simpatia e di rispetto.

( Cfr. La cosa più grande del mondo di E Drummond )

Meditazione sulle piaghe sanguinanti e trionfanti di Gesù, porte del cielo

Occorre trovare il tempo per rimanere ai piedi della Croce e fare compagnia all'uomo Dio ( riservargli la decima delle nostre 24 ore [ 2h 24m ]: "Portate le decime intere nel tesoro del tempio, … poi mettetemi pure alla prova in questo - dice il Signore degli eserciti -, se io non vi aprirò le cateratte del cielo e non riverserò su di voi benedizioni sovrabbondanti", MI 3,10 ).

Occorre far valere le sue Piaghe, perché la nostra Redenzione è nelle sue Piaghe:

"Tutti … sono giustificati … in virtù della redenzione realizzata da Cristo Gesù" ( Rm 3,24 )

"mediante il suo sangue" ( Ef 1,7 ),

"facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce" ( Fil 2,8 ),

"infatti siete stati comprati a caro prezzo" ( 1 Cor 6,20 );

le Piaghe sono la porta del Cielo:

"Avendo piena libertà di entrare … per mezzo del sangue di Gesù, via nuova e vivente … accostiamoci … ''' ( Eb 10,19-20 ),

"Entrate per la porta stretta … quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano " ( Mt 7,13-14 ).

Da Riflessioni sull'Eternità

Nessuno incrocia per caso il nostro cammino e noi non entriamo a caso nella vita degli altri … C'è sempre un disegno.

tutto quello che ora faccio e tutto quello che oggi farò