Cenacolo N° 76
La morte di Gesù ci appartiene, è il nostro più grande tesoro, un titolo di perdono che nessun nostro peccato, per quanto grande, può annullare.
È come se fossimo morti noi stessi, distruggendo così in noi « il corpo del peccato ».
« Uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti » ( 2 Cor 5,14 ).
Davvero non si pensa mai alla cosa più semplice!
Questa è la cosa più semplice, più chiara, del Nuovo Testamento, ma prima di giungere a scoprirla, quanta strada bisogna fare!
È la scoperta che si fa, di solito, al termine, non all'inizio, della propria vita spirituale.
In fondo, si tratta di dire semplicemente un « sì » a Dio.
Dio aveva creato l'uomo libero, perché potesse accettare liberamente la vita e la grazia; accettare se stesso come creatura beneficata, graziata, da Dio.
Aspettava solo il suo « sì ».
Invece, ricevette da lui un « no ».
Ora Dio offre all'uomo una seconda possibilità, come una seconda creazione, un nuovo inizio.
Gli presenta Cristo sulla croce come sua "espiazione" e gli chiede: « Vuoi vivere in grazia di lui, in lui? » Credere, significa dirgli: « Sì, lo voglio! », ed essere, così, una creatura nuova, « creato in Cristo Gesù » ( cf Ef 2,10 ).
( Cfr. Il Potere della Croce di R. Cantalamessa )
Rimanete a fianco di lui che ci ha amati e ha dato se stesso per noi.
Cercate di abbandonare l'idea che la religione ci viene misteriosamente, a caso, a capriccio.
Essa ci viene per legge soprannaturale, divina.
Edoardo Irving andò un giorno a trovare un ragazzo moribondo: entrato nella stanza, posò semplicemente la mano sul capo del malato dicendo: figlio mio, Dio ti ama, - e se ne andò.
E il giovane si alzò dal letto e prese a chiamare i familiari dicendo: Dio mi ama! Dio mi ama!
Quel ragazzo era trasformato.
La sensazione che Dio lo amava lo aveva dominato, slegato e aveva incominciato a creare in lui un cuore nuovo.
Così l'amore di Dio scioglie i cuori umani che non sanno amare e crea in loro l'uomo nuovo, che è paziente e umile e mite e altruista.
E non c'è altra via per ottenerlo.
Non c'è niente di misterioso: amiamo il prossimo, amiamo tutti, Noi amiamo i nostri nemici perché Egli ci ha amati per primo.
( Cfr. La cosa più grande del mondo di E Drummond )
"Quando fai l'Adorazione nella tua cella, una moltitudine di Angeli ti guardano ( Fra Leopoldo, Diario 13-VII-1908 ).
Gesù mi disse: "In questo momento questa cella è piena di Angeli che seguono la tua Adorazione?" ( Fra Leopoldo, Diario 25-IX-1908 ).
Nella mia cella, solo, con Gesù e Maria, … invocai il divino Spirito … e nel trasporto d'amore verso Iddio e Maria SS.ma chiamai sopra di me, meschino, gli Angeli del Paradiso, affinché si degnassero assistere al colloquio di Gesù e di Maria con me, povero peccatore ( Diario 24-X-1908 ).
Tutto quello che ora faccio e tutto quello che oggi farò