Cenacolo N° 171
25 gennaio 2015
Paolo, nelle sue lettere, dà somma importanza alla riconoscenza verso Dio.
La sua gratitudine era incessante.
Era stato un persecutore, aveva assistito alla lapidazione di Stefano, sulla via di Damasco era diretto a perseguitare cristiani, è vero …
Ma voi ed io abbiamo altrettanta ragione di essere riconoscenti al Signore …
Essere grati è segno di una bella e nobile natura.
Non ci fu mai nessuno così sensibile alla gentilezza e alla riconoscenza come Nostro Signore.
Se volete ottenere da Dio Padre una grazia grande, cominciate col ringraziarlo ripetutamente dei piccoli dettagli della vita, di tutte le occasioni della giornata, in cui avete avuto un segno del suo amore.
( Pro Sanctitate: Daniel Considine )
“ … non guardate abbastanza il sole nella sua pienezza
… I miei preti stessi non guardano abbastanza il Crocifisso:
voglio che lo si onori TUTTO INTERO”.