Cenacolo N° 195
12 luglio 2015
Leggete santa Teresa d'Avila con intelligenza.
Ella dice che la prova maggiore della malattia è l'impossibilità di fissare i nostri pensieri in Dio.
Ma dice anche di non permettere che questo ci turbi.
La sola cosa importante è sottomettersi alla volontà di Dio, accettare la malattia con pazienza, soffrire per il Signore, anche se i nostri pensieri non possono restare fissi in Lui …
Alcuni sono impazienti perché non possono andare giornalmente alla Comunione.
Se non lo potete, sopportatene dolcemente la privazione per amor di Dio, e non sarete meno uniti con Lui …
Accettate la vostra malattia dal Signore e in quelle ore nere siate contenti di avere Lui, e non altri, come testimoni delle vostre sofferenze di corpo e di spirito.
Se non potete far altro che soffrire in silenzio, siate contenti nel non poter fare di più.
( Pro Sanctitate: Daniel Considine )