Cenacolo N° 209
18 ottobre 2015
Il mio consiglio, in merito a tutta la vostra vita spirituale, sarebbe: meno introspezione e meno rimproveri a voi stessi; un più diretto sguardo a Dio Padre, e costanti atti di riconoscenza a Lui.
Non dimenticate mai che l'amore è, non soltanto, la migliore maniera di unione a Dio, ma anche la miglior forma di espiazione dei nostri peccati e delle nostre passate negligenze.
Distogliete lo sguardo da voi il più possibile, sia pure per condannarvi.
Naturalmente, il dolore per il passato è buono, ma non indugiate su questo e portatevi più oltre a conoscere ed amare meglio Colui che avete offeso.
Il metodo, poi, più sicuro e più facile, per risvegliare in noi il dolore delle colpe, è di fissare lo sguardo nel Signore Gesù e capire quanto Egli sia stato amabile in se stesso, e quanto abbia sofferto per noi.
( Pro Sanctitate: Daniel Considine )