Lettera N° 5
Torino 1 luglio 2012
Carissimi amici,
vi giunga il mio fraterno saluto e l’augurio di una buona e serena estate.
Poiché, com’è prevedibile, diversi di noi nei mesi di luglio e agosto si allontaneranno per qualche tempo per le vacanze estive, ho deciso di sospendere in questi due mesi il regolare invio dei foglietti per la riflessione personale e di gruppo che, comunque, vi farò avere tutti assieme in anticipo, sia pure in forma ridotta.
Certi che il Signore è presente quando due o più persone si riuniscono nel suo nome, vi esorto a continuare gli incontri settimanali dei Cenacoli nelle normali sedi per quelli che non si allontaneranno, mentre chi si recherà in altre località potrà continuarli per proprio conto, invitando, se gli sarà possibile, anche altri a pregare e a riflettere insieme con lui.
L’amore per il Signore, quando è vero, non può affievolirsi perché è come un fuoco che costantemente vivifica e riscalda i cuori, distruggendo, quando occorra, ciò che non ha consistenza perché generato prevalentemente da emozioni umane.
Un fuoco d’amore, se ha in Gesù la sua sorgente, anche se inizialmente piccolo può diventare un grande fuoco: un incendio di amore, di pace e di fraternità.
É importante continuare gli incontri dei Cenacoli anche in estate, sia pure nei modi e nelle forme possibili, per poter alimentare questo fuoco d’amore per Gesù e mantenerlo sempre vivo, per poter concordare le modalità operative di condurre nel miglior modo la nostra missione evangelizzatrice.
In un mondo in cui l’amore di Dio è largamente ignorato, Gesù vuole ricolmarci del suo amore, non perché ce lo teniamo gelosamente per noi, ma perché, dopo averlo accolto, lo testimoniamo e lo riflettiamo sulle persone con le quali veniamo in contatto perché, come dice San Giacomo ( Gc 2,14-26 ), la fede senza le opere è morta.
L’amore di Gesù si riflette sia amando con il suo amore tutte le persone che incontriamo, sia comportandoci con loro come farebbe Gesù.
Occorre togliere ogni possibile ostacolo al suo amore che derivi dal peccato, chiedere perdono a chi abbiamo fatto del male e perdonare sempre a chiunque ci chieda perdono.
Solo in questo modo potremo dirci autentici cristiani perché rifletteremo attorno a noi il vero amore di Cristo e non le nostre fragilità.
Per la nostra salvezza Gesù ha bisogno di uomini e di donne generosi e forti, disposti a vivere ed annunciare i valori cristiani di amore, umiltà, santità, giustizia, pace, ecc. … e noi desideriamo essere persone generose e forti al sevizio di Gesù.
Le vacanze - diceva Don Bosco ai suoi ragazzi - sono la vendemmia del diavolo; noi, pur sapendo che per molti è proprio così , vogliamo farle diventare la vendemmia di Dio, un tempo in cui contattare le persone indifferenti all’amore di Gesù, per avvicinarle a Lui.
Come fare?
Poiché non si potrà dare ciò che non si ha, occorre arricchirci spiritualmente programmando i nostri tempi liberi, ponendo dei punti fermi che permettano non solo di ritemprare le necessarie forze fisiche, ma anche e soprattutto di crescere spiritualmente ed in serena amicizia.
Per essere concreti, occorre che si prevedano anche durante le vacanze, dei tempi da dedicare esclusivamente a Dio anche se, come sappiamo, tutto il tempo è di Dio, stabilendo che cosa fare non solo a parole, ma anche con una determinazione concreta e chiara.
Ad esempio, potremmo impegnarci in una più intensa partecipazione alla S. Messa festiva, nella fedeltà alle preghiere giornaliere del buon cristiano, nella pratica, possibilmente giornaliera, dell’Adorazione a Gesù Crocifisso, fatta con calma e in un’ottica missionaria, ed anche in qualche lettura spirituale, ecc.
Occorre respingere la mentalità pagana che gradatamente si insinua anche tra molti cristiani che, nei tempi liberi, si permettono ( per ridere dicono ) discorsi poco “puliti” o di proporre barzellette su soggetti religiosi o su cose sacre, presentando spiritosaggini a doppio senso che contengono malizie, derisioni, critiche di persone, dimenticando il rispetto loro dovuto e il comandamento dell’ amore che viene da Dio.
Chi partecipa ai Cenacoli sa che un vero apostolo non può permettersi dei tempi di rilassamento morale o di maggiore libertà dei “sensi” che l’allontanerebbero dall’amore di Gesù.
Coloro che frequentano i Cenacoli dedicano il maggior tempo libero alla famiglia e ad opere gradite al Signore.
A noi il Signore non affida una missione superiore alle nostre forze, ma una missione compatibile con le nostre possibilità, perché sa che siamo persone semplici, gente che non si impone per vistose manifestazioni di massa, né per la presenza tra noi di persone dotte che affascinino con profondi discorsi.
Noi ci presentiamo come semplici e umili persone, protese al compimento dei doveri del nostro stato e ad una contemplazione-adorazione del Crocifisso Risorto, che ci dà la certezza di essere amati da Dio e ci spinge alla missione di annunciarlo anche a quelli che ancora non lo sanno.
Gesù si attende che facciamo delle nostre famiglie delle “chiese domestiche”, testimoniando all’interno di esse la nostra fedeltà al battesimo con una vita coerente con gli insegnamenti evangelici.
Ne consegue l’impegno di evangelizzazione, nel limite delle nostre possibilità, perché la salvezza per noi e per gli altri passa attraverso il cuore trafitto di Gesù.
A quanti di noi in questi mesi si recheranno in altre località o presso parenti o amici, viene offerta una ulteriore possibilità per presentare l’amore di Gesù, invitando altri a praticare con noi l’Adorazione alle sacratissime piaghe del Signore.
Gesù ci ha infatti comandato di estendere questa preghiera in tutte le famiglie cristiane perché si possa realizzare quanto Egli ci disse: “Allorché sarò innalzato da terra attirerò tutti a me“.
Solo il Signore potrà attrarre a sé i suoi e nostri fratelli e per questo, andando in vacanza, non dimentichiamo di portare con noi una minima scorta di foglietti dell’Adorazione per poterli lasciare loro, dopo una sia pur breve presentazione.
Per quanto riguarda la consistenza dei nostri Cenacoli posso dirvi che, dopo l’impennata iniziale che ha coinvolto molti Adoratori anche di Catania, attualmente questo slancio si è un po’ attenuato: infatti in questi ultimi mesi un solo Cenacolo si è aggiunto a quelli già avviati.
La missione che essi svolgono procede generalmente bene, ma non posso dirvi di più essendomi pervenute scarse notizie circa il loro andamento e di alcuni di essi so soltanto che sono stati costituiti.
Sarebbe invece auspicabile che non mancasse qualche comunicazione, anche saltuaria, non solo da parte dei Cenacoli molto partecipati, ma anche da parte di quei Cenacoli frequentati dai soli membri della famiglia del referente.
É importante, carissimi, che avvengano fraterni scambi di idee e di esperienze per poter crescere insieme con l’apporto di tutti.
I vostri suggerimenti, il vostro fraterno sostegno e la vostra preghiera mi giungono sempre particolarmente graditi, perché mi aiutano a camminare con voi.
Vi ringrazio di quanto fate per il Signore, che è certamente molto maggiore di quanto conosco, perché - come ci dicono i Santi - “Il vero bene non fa rumore ed il rumore non fa del bene”.
Con il prossimo mese di settembre riprenderò, a Dio piacendo, il regolare invio dei foglietti settimanali.
Nel salutarvi affettuosamente, vi auguro delle vacanze serene e piene di luce.
Leandro Pierbattisti