Lettera N° 11
Torino, 1° luglio 2013
Carissimi amici,
La riflessione sotto riportata: AMORE PER AMORE - tratta dal Bollettino dell’Unione Catechisti del luglio-dicembre 1927, del quale fr. Teodoreto era direttore - è rivolta ai giovani di buona volontà, ai carissimi amici dell'Unione, che si apprestavano a gustare le soavità del giogo del Signore.
In questo tempo estivo nel quale, prevedibilmente, molti di noi avranno modo di avvicinare altre persone a cui presentare la bella preghiera di adorazione a Gesù Crocifisso, occorre di tanto in tanto soffermarsi sulle parole che la esprimono, per meglio coglierne il contenuto e le finalità e per presentarla correttamente.
Si tratta, come già sappiamo, di una preghiera ispirata da Gesù, composta da fra Leopoldo Maria Musso, che risale ai primi anni del 1900.
Fra Leopoldo praticò e diffuse questa preghiera tra i suoi amici e conoscenti e in modo particolare la propose a fr. Teodoreto, che la praticò e la diffuse con ardente zelo non solo in Italia, ma in diverse altre parti del mondo.
Volendo ripercorrere insieme la formulazione di detta preghiera teniamo presente che essa oggi è stata leggermente modificata rispetto al testo originale, per adattarla al linguaggio corrente, pur avendone lasciati inalterati il contenuto e la spiritualità.
Ripercorriamo ora insieme la formulazione di detta preghiera riferendoci al testo originale:
Fatto il Segno della Croce e magnificato e lodato la SS. Trinità si passa all’adorazione propriamente detta del Crocifisso, venerandone le cinque santissime piaghe.
Consideriamo innanzitutto che alla nostra adorazione di ciascuna delle cinque piaghe associamo nientemeno che tutta la Coorte Celeste, dalla Regina del Cielo agli Angeli e Beati tutti: cosa che non solo dà immenso valore alla nostra povera adorazione, ma riesce di grande riparazione a Dio e al Crocifisso.
Prima ancora di presentare le singole domande facciamo quindi un puro atto di carità e di contrizione perfetta attraverso il ringraziamento amoroso dell’amore infinito col quale Gesù benedetto ha voluto patire per ciascuno di noi in sconto dei nostri peccati, e, alla luce del suo amore, disporci a detestarli con tutto il cuore, perché cagione della morte di così amabile Dio, e poi ci si dispone a presentare la serie delle domande.
Vedete la mirabile carità di queste!
Imparando alla scuola del Crocifisso il sacrificio per i fratelli, dimentichiamo noi stessi e chiediamo in primo luogo per gli altri: per il Papa, per i sacerdoti, per i peccatori, per le anime del Purgatorio, per il Pastore ( Vescovo ) della Diocesi e per quanti si raccomandano alle nostre preghiere.
Con l’amore divino, con la perfetta carità del Crocifisso, abbiamo dimenticato noi stessi e solo dopo l’invocazione della Madre dei dolori, della nostra Mamma che abbiamo crocifisso insieme col Divin Figlio con i nostri peccati, e dopo aver ancora pregato Gesù, per i meriti della sua passione, a dare valore ed efficacia alle nostre domande per gli altri, solo allora, chiediamo a Gesù quello che più perfettamente gli dobbiamo chiedere per noi, quello che Egli stesso ci ha insegnato a chiedere, cioè gli inestimabili beni spirituali domandati nel Padre Nostro: la santità della vita ( sia santificato il Nome Tuo, venga il Tuo regno; sia fatta la Tua volontà come in cielo così in terra ), i Santi Sacramenti in punto di morte ( dacci oggi il nostro pane quotidiano ) e la gloria eterna ( venga il regno Tuo, rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori )
Nella prima chiediamo soprattutto la cosa che ai cattolici, ai fedeli figli della Chiesa deve stare più a cuore, cioè la vittoria della Chiesa e del Papa sulle forze del male: la santità dei sacerdoti, le grazie e le benedizioni per il loro ministero, specialmente quello che riguarda il centro e il culmine di tutta la Chiesa: l’Eucarestia.
Nella seconda preghiamo per la conversione all’amore per Gesù e per Maria dei peccatori e specialmente dei peccatori agonizzanti, per quelli che, anche in punto di morte, non vogliono riconciliarsi con il loro Padre!
Dopo supplichiamo per un altro amore di Gesù benedetto e della sua SS. Madre, cioè per gli Ordini e le Congregazioni religiose: il giardino della Chiesa, dove s’allevarono e s’allevano i fiori olezzanti del Paradiso.
Preghiamo e supplichiamo il Signore perché questa fioritura di santi e sante si perpetui!
Quindi passiamo a un altro amore di Gesù e di Maria: le anime del purgatorio!
Finalmente chiudiamo domandando la benedizione divina e ogni grazia spirituale e temporale sul Vescovo della nostra diocesi, sul venerato supremo Pastore, il Papa, e su tutte le persone che si raccomandano alle nostre preghiere.
E così il ciclo, mirabilmente completo, delle domande è finito.
É importante per noi ripercorrere di tanto in tanto il contenuto di questa preghiera per coglierne la profondità e praticarla non come recita di una formula ripetitiva, ma con crescente amore ed anche come base di partenza per una catechesi sull’amore misericordioso di Gesù.
Domenica 12 magio 2013 abbiamo fatto il consueto pellegrinaggio alla casa natale del Fratello Teodoreto nella vigilia del giorno anniversario della sua morte.
É stato un giorno di festa allietato anche da una bella giornata di sole.
Siamo partiti in pullman da Torino, e durante il viaggio abbiamo recitato alcune decine del santo rosario, seguite da una presentazione di un breve profilo biografico di questo santo fratello e dalla presentazione dell’Opera più importante fondata da fr. Teodoreto: l’Unione Catechisti.
Giunti a Vinchio ci siamo recati alla chiesa parrocchiale dove dopo una breve preghiera abbiamo presentato uno scritto di fr. Teodoreto dal titolo “Amore per amore” dopodiché ci siamo recati alla casa natale del Venerabile dove abbiamo fatto insieme l’adorazione al Crocifisso risorto durante la celebrazione della S. Messa concelebrata dal Parroco di Vinchio don Aldo Rosso ed un altro sacerdote.
Ha suscitato particolare interesse l’omelia del parroco che ha evidenziato con particolare calore come fr. Teodoreto ha vissuto il vangelo, praticando con umiltà e grande fedeltà la missione affidatagli.
Al termine della concelebrazione, partecipata anche da numerosi abitanti del posto, è seguita la consueta condivisione della merenda, offerta dai vinchiesi.
Perché un anno della fede?
Per cercare di superare il conflitto fra scienza umana e cristiana.
Ma cos’è la fede?
La fede è vivere un’amicizia, l’amicizia con Dio.
Cosa richiede la fede?
La fede essendo una dimensione comunitaria, richiede l’interscambio e la comunione fraterna.
Qual è la sua finalità?
É un invito a capire i contenuti essenziali della fede che richiedono di essere confermati, compresi e approfonditi in maniera sempre nuova, al fine di dare testimonianza coerente in condizioni storiche diverse dal passato.
Carissimi Referenti, vi informo che stiamo attivandoci per riprendere l’intronizzazione del Crocifisso nelle famiglie che ne faranno richiesta.
Gradiremmo che questa iniziativa potesse avviarsi dopo la pausa estiva.
Prepariamoci nel frattempo con una fervente preghiera perché, anche questa bella iniziativa, possa avviarsi e svolgersi come piace al Signore.
Viva Gesù nei nostri cuori, sempre ed in ogni cosa
Leandro Pierbattisti