Lettera N° 30
Torino, 25 dicembre 2015
Ai Referenti e agli amici e collaboratori dei Cenacoli di adorazione – evangelizzazione,
vi giunga, carissimi, il mio fraterno saluto unito ad un rinnovato invito a vivere con intensità il Grande Giubileo di questo Anno Santo.
É questa una opportuna occasione per immergerci nell'oceano infinito della misericordia di Dio e per aiutare anche altre persone, qualora ne abbiano bisogno, a scuotersi dal torpore dell'indifferenza religiosa, o dall'adagiamento al peccato, per essere anch'esse rifatte nuove, immergendoci nell'amore misericordioso del Crocifisso Risorto.
La tentazione che spesso può presentarsi alla nostra mente, è quella del ritenerci già nuovi e che il grande Giubileo riguardi soprattutto i grandi peccatori.
Questa sottile tentazione del demonio è finalizzata ad impedirci, o a scoraggiarci, ad intraprendere un cammino di vita nuova, immergendoci nella infinita misericordia di Gesù.
Tale tentazione, va prontamente respinta, per non scivolare gradatamente nella tiepidezza che ci separerebbe e respingerebbe da Dio.
Per convincerci che non siamo ancora perfetti secondo Dio, e del cammino ancora da fare, per permettere allo Spirito Santo di farci santi, fine della nostra esistenza terrena e ultra terrena, occorre che di tanto in tanto richiamiamo alla mente gli insegnamenti di Papa Francesco sulla finalità del Giubileo, in piena sintonia con la spiritualità del Movimento Adoratori che, come sappiamo, riassume l'insegnamento apostolico in quattro punti peculiari, che comprendono l'intero contenuto nella Bibbia, che sono:
1. Una profonda umiltà
2. Una illimitata carità fraterna
3. Una adorazione angelica
4. L'impegno apostolico
Questi quattro aspetti dell'insegnamento apostolico, che certamente già conoscete, possono essere interiorizzati e vissuti a livelli diversi, e cioè nella misura del nostro amore.
Lasciamoci pertanto avvolgere dalla misericordia divina, vivendo con intensità questi quattro punti fino diventare santi.
Alla santità, infatti, tutti siamo chiamati, essendo questo il fine della nostra esistenza sulla terra.
I tempi, carissimi amici, non sono facili, come chiaramente ci attestano le persecuzioni in atto contro la Chiesa e il mondo; qua e la avvertiamo il soffio di venti di guerra sempre più minacciosi.
Che fare? Occorre innanzitutto non ignorare queste situazioni, sognando un mondo idilliaco e perfetto senza muovere un dito.
Per sedare questi venti impetuosi, occorre una vera ed autentica preghiera, fatta con una sempre più perfetta adesione a quanto il Signore si attende da noi, anche se questo potrà comportare dei sacrifici.
Cosa stiamo facendo per vivere intensamente questo Anno Giubilare?
Ci siamo proposti, come in precedenza annunciato, di fare a livello personale o di gruppo, due preghiere in ogni giorno dell'Anno Santo, e precisamente:
1. La preghiera di Papa Francesco per l'Anno Santo.
2. L'Adorazione a Gesù Crocifisso nella forma breve, lievemente modificata nei giorni a ridosso del Natale.
Il giorno 8 di dicembre, abbiamo celebrato la solennità dell'Immacolata, Contitolare dell'Unione Catechisti, con un Ritiro spirituale presso la Sede dell'Unione Catechisti, partecipato da molti amici e collaboratori.
Come avanza, carissimi amici, l'estensione dei Cenacoli nelle nostre famiglie?
Teniamo presente che inizialmente un Cenacolo può essere costituito anche dai soli membri della propria famiglia?
Solo quando un Cenacolo sia sufficientemente avviato la famiglia potrà invitare ad unirsi con loro, qualche persona conosciuta, giungendo così alla costituzione di altri Cenacoli.
Il proposito che suggerisco di prendere in questo Anno Santo, oltre quello di una preghiera più intensa, come sopra si è detto, è quello di avviare dei Cenacoli nelle nostre famiglie.
Qualora, come mi auguro, voi pure condividiate questo proposito, chiedete al Signore come contattare le persone che volete avvicinare.
Una volta compreso lo spirito dei Cenacoli, occorre che iniziate ad avviare altri Cenacoli senza indugi e decisi, senza attendere sempre il benestare di altre persone, o che esse vi accompagnino o vi sostituiscano.
Che la nostra vita non scorra sempre alla dipendenza da altri, con il rischio di sfuocare la spiritualità dei Cenacoli, accondiscendendo alla volontà di altre persone, che potrebbe non essere la volontà di Gesù e della Sua e nostra Mamma.
Gli auguri di buon Natale e di buone feste natalizie, che solitamente ci scambiamo in questo mese, siano soprattutto l'augurio che ci venga accordata da Gesù Bambino la grazia e la forza di estendere i Cenacoli nel nostro quartiere, impegnandoci in prima persona a tale avvio, e la grazia di amare Dio non solo a parole, ma facendo la sua volontà attuando i propositi sopra ricordati, e allora la nostra gioia sarà grande e contagiosa e Gesù e Maria SS.ma saranno contenti di noi.
Con fraterno affetto, vi giungano in questo senso i miei migliori e cordiali saluti e auguri di buon Natale.
Leandro Pierbattisti