Lettera N° 33
Torino, 1 aprile 2016
L'apertura del Giubileo della Misericordia é coinciso, come precedentemente annunciato, con l'anniversario della chiusura del concilio Ecumenico Vaticano II
Il tema della misericordia è stato esposto più volte da Papa Francesco affermando che questo è il tempo del misericordia.
Questo tema è infatti l'obiettivo fondamentale della Chiesa , che nella sua dottrina sociale avverte il malessere diffuso che oggi pervade la società mondiale.
La lunga crisi economica planetaria, la perdita di umanità, i sanguinosi conflitti spesso riconducibili al fanatismo religioso sono per il Papa sintomi evidenti della necessità di ristabilire il senso di misericordia, mediante il quale sarà possibile ristabilire l'armonia.
In questo contesto, il Papa reclama che la Chiesa aderisca con energia alla missione di testimone della misericordia.
L'anno santo è quindi lo strumento più efficace che il Pontefice ha messo in campo per coinvolgere in questa missione anche la vasta comunità dei fedeli di tutto il pianeta.
La Chiesa è il popolo di Dio e, con il Giubileo della Misericordia, Papa Francesco, fa dei fedeli il fulcro del rinnovamento spirituale
Per acquisire l'indulgenza plenaria bisogna essere cattolici battezzati.
Secondo la regola definita dall'Autorità Pontificia, i fedeli devono varcare la Porta Santa e fermarsi in preghiera per compiere gli ultimi atti richiesti: la professione di fede e la preghiera secondo l'intenzione del Papa.
Questa potrà essere il Padre Nostro e la preghiera di Papa Francesco per il Giubileo della Misericordia, concludendo con una invocazione al Signore: Gesù misericordioso confido in Te.
Occorre inoltre confessarsi e prendere parte all'Eucarestia entro sette giorni ( prima o dopo ) il pellegrinaggio alla Porta Santa
Possono ottenere l'indulgenza del Giubileo anche le persone ammalate o anziane che non possono recarsi alla Porta Santa?
Chi a causa di eventuali malattie o che sia nell'impossibilità di camminare a causa dell'età avanzata o altro grave impedimento, può ottenere l'indulgenza del Giubileo anche senza passare attraverso la Porta Santa, ma osservando semplicemente le altre condizioni richieste
La Madonnina di Civitavecchia, che come molti di noi già sanno, ventuno anni fa ha lacrimato sangue e anticipando con questo prodigio i drammi attuali.
E perché è accaduto questo?
Perché non vogliamo convertirci!
Questa statuetta della Madonna, un regalo fatto alla famiglia Gregori da un amico sacerdote che l'aveva acquistata a Medjugorie, ha lacrimato sangue per la prima volta il 2 febbraio 1995 alla piccola Jessica Gregori che aveva allora 6 anni.
Da quel momento fino al successivo sei febbraio la Madonna lacrimò sangue altre 12 volte davanti a testimoni diversi.
Un ultima volta ha lacrimato il 15 dello stesso anno di fronte all'allora vescovo di Civitavecchia, monsignor Girolamo Grillo.
In seguito alle vicende giudiziarie seguite al fenomeno, una copia esatta della statuetta della Madonnina fu regalata ai Gregori da Papa Giovanni Piolo II che gliela fece recapitare dal suo segretario.
Anche questa Madonnina fu posta nel giardino all'interno di una nicchia e immediatamente fu protagonista di altri eventi prodigiosi trasudando olio e diffondendo un odore di rose.
Tali eventi continuano ancora, soprattutto in occasione di particolari festività religiose.
A volte anche le siepi intorno alla nicchia trasudano olio.
Oltre alle lacrimazioni, la Madonna è apparsa oltre 90 volte ai diversi membri della famiglia Gregori nei periodi tra il 2 luglio 1995 e il 17 maggio 1996, consegnando messaggi personali e pubblici.
Il "si" di Maria all'annuncio dell'angelo, diede a Dio la possibilità di cambiare il corso della storia.
É una storia degli uomini che la Madonna non ha mai smesso di seguire da vicino apparendo, dando messaggi, prefigurando scenari, il tutto per invitarci a una sola cosa: convertirci, aprirci all'amore di Gesù, fare nostro lo sguardo con cui Dio guarda il mondo.
Non seguire ci espone a gravissimi pericoli.
Ecco allora a Civitavecchia annunciate le conseguenze concrete della nostra disobbedienza: la "grande apostasia" anche nella Chiesa, con gravi scandali e abbandono della fede anche da parte delle gerarchie, il grave rischio di una nuova, terrificante, guerra mondiale tra Oriente e Occidente; il tutto sullo sfondo di un "feroce attacco di Satana contro la famiglia" che arriva fin dentro la Chiesa.
Come non riconoscere dopo venti anni che ciò sta accadendo proprio davanti ai nostri occhi?
E come non riconoscere l'urgenza di quell'invito alla nostra conversione, tale che davvero possiamo dire che il futuro del mondo è nelle nostre mani?
Satana vuole distruggere la famiglia, è la chiave di volta dei messaggi e la Madonna indica con chiarezza Giovanni Paolo II come il pastore da seguire.
E qui una cosa importante emerge.
Giovanni Paolo II non era solo un Papa con una grande devozione per Maria, con la Madonna aveva proprio un rapporto personale speciale.
L'episodio del proiettile deviato nell'attentato del 1981, proprio nel giorno della prima apparizione a Fatima, ne è solo un esempio.
Ma è interessante notare una coincidenza perfino letterale tra i messaggi della Madonna a Civitavecchia e tanti interventi di Giovanni Paolo II, incluso il disegno distruttore di Satana spiegato all'incontro mondiale delle famiglie a Rio de Jianerio nel 1997.
Non sorprende quindi venire a sapere che Papa Wojtyla seguiva con grande attenzione i fatti di Civitavecchia, che inviava i suoi emissari personali per comprendere bene cosa stesse succedendo, che è stato lui a regalare ai Gregori la copia della Madonnina che oggi continua a trasudare olio, che con quello stesso olio è stato unto Giovanni Paolo II negli ultimi tempi della sua vita.
C'era un rapporto particolare, non c'e dubbio, e ci interroga anche oggi
Il 13 maggio del 2016 ricorre il 62° anniversario della morte del venerabile Fr. Teodoreto, fondatore dell'Unione Catechisti
Un beve profilo biografico di questo "santo" fratello è riportato nell'inserto allegato; qualora nel frattempo venga organizzata qualche particolare commemorazioni al riguardo vi verrà comunicata.
11 gennaio 1918, mattina, ore 4 nel Santo Rosario - Dal diario di Fra Leopoldo: " Il mondo fa la guerra a Dio, e gli uomini cercano di far perdere le anime:" Gesù Crocifisso!
Di nuovo Gesù Crocifisso: " Tel'ho ben detto e fatto segnare negli scritti antecedenti: amore per amore!
Ci salutiamo, carissimi, formulando nei nostri cuori il vicendevole impegno di una assidua preghiera perché in tutto il mondo, spesso travagliato da divisioni e lotte fratricide, si raggiunga finalmente l'amore, la pace e la gioia che derivano dalla Santa Pasqua.
Leandro Pierbattisti