Lettera N° 39
Torino 1° ottobre 2016
Agli Aggregati, Amici e Simpatizzanti del Movimento Adoratori dell'Unione Catechisti
Vi giunga, carissimi, il mio fraterno saluto unito all'augurio di ogni bene.
Riprendendo regolarmente le attività del Movimento Adoratori, alle quali in modo diverso alcuni di voi hanno collaborato, occorre chiarire ulteriormente a noi stessi, e a chi ce lo chiederà, perché ci impegniamo in questa attività missionaria, e se il nostro impegno corrisponde davvero alle aspettative del Signore.
Noi ci impegniamo in questo apostolato innanzitutto perché richiestoci da Gesù che ha suscitato l'Unione Catechisti perché praticasse, e diffondesse tra la gente, questa pia pratica per essere aiutati a scoprire l'amore misericordioso del Signore, ne diffondesse la conoscenza e fosse apostola del Suo amore e della Sua misericordia.
Nel Vangelo di ( Mt 21,17 ) , in cui ci è presentata la condanna del fico sterile da parte di Gesù, possiamo cogliere una ammonizione del Signore che potrebbe riguardare anche qualcuno di noi, per questo dobbiamo chiederci se il nostro impegno missionario ha prodotto e produce dei frutti in noi e attorno a noi e se siamo diventati, non solo a parole, apostoli dell'amore misericordioso del Signore.
Per aiutarci in questo esame chiediamoci: Se il nostro impegno ha favorito e portato a maturazione altre vocazioni missionarie e alla vita consacrata?
Se ci siamo veramente impegnati per l'avvio di nuovi cenacoli?
Se l'accoglienza e l'estensione dell'amore misericordioso del Signore è stato il pensiero dominante di ogni nostra giornata?
Se ci siamo impegnati a verificare che la nostra vita fosse in sintonia con i punti fondamentali richiesti in modo particolare ai membri e agli amici dei Cenacoli
Questi o altri possibili interrogativi il Signore potrebbe rivolgerci per aiutarci a renderci conto se davvero abbiamo fatto tutto ciò che era nelle nostre possibilità ed eventualmente , qualora riscontrassimo delle carenze, proporci di attuare, con l'aiuto di Dio, i necessari cambiamenti.
Sono certo che pur avendo, forse, risposto positivamente a molti degli interrogativi posti ci sia ancora molto da migliorare specialmente verificando da quale spirito siamo stati mossi, se cioè l'obiettivo delle nostre attività è stato il desiderio di farci vedere per essere ritenuti persone attive e importanti o se siamo stati mossi da un vero zelo per la gloria di Dio.
In realtà Dio ci offre spazi sconfinati per il nostro apostolato e ci sostiene per realizzarlo secondo il suo Cuore, ma occorre anche la nostra collaborazione.
Che nessuno debba sentirsi dire da Gesù: poiché in tanto tempo che partecipi ai Cenacoli non ti sei impegnato ad annunciare il mio amore e non hai ancora portato, o sono scarsi, i frutti, vedi di non trovarti nella situazione del fico sterile che in eterno non produrrà più frutti.
Molte volte, purtroppo, la nostra volontà è ancora dura, indocile, restia, molto attaccata alle creature specialmente a quella creatura che è il nostro io che noi amiamo sempre troppo, occorre una volontà decisa per accogliere con fede e amore le ispirazioni dello Spirito Santo.
Per corrispondere all'azione dello Spirito Santo la prima cosa richiesta è lavorare assiduamente per distaccarci da tutto ciò che può allontanarci da Dio, ed anche da noi stessi.
Il distacco è libertà da tanti legami che simili a funi ci avvincano alle creature rendendoci impossibile la docilità e la pieghevolezza necessarie per essere facilmente mossi dallo Spirito Santo che aiuta la nostra debolezza ( Rm 8,26 ) e, siccome essa è legata alla natura umana, abbiamo continuamente bisogno dell'aiuto divino.
Nell'incontro di coordinamento del Cenacolo fatto il 21 maggio u.s è stata presentata una ipotesi di sviluppo dei Cenacoli, successivamente ribadita nel ritiro del 26 giugno 2016.
Essa consiste in una nuova attività missionaria a partire dall'Anno Pastorale 2016- 2017
La sintesi di quanto ipotizzato in tali incontri consiste nella costituzione di tanti Cenacoli quanti sono gli Aggregati o i simpatizzanti al Movimento Adoratori
In detta ipotesi viene suggerito di avviare, in ogni famiglia un cui vi sia un aggregato o un simpatizzante al Movimento Adoratori, un Cenacolo nella propria abitazione che inizialmente comprenda solo la persona che vorrebbe iniziarlo.
Detta persona successivamente, dovrebbe coinvolgere, appena possibile, in modo graduale e libero, anche gli altri membri della propria famiglia.
Quando almeno tre membri della famiglia, o di altre persone extra famiglia, parteciperanno normalmente a questi incontri missionari si può ritenere costituito un nuovo Cenacolo.
Questa procedura, di avvio di nuovi cenacoli, comporterà indubbiamente delle difficoltà soprattutto qualora si pensasse di fare tutto da soli, con le proprie deboli forze senza l'aiuto del Crocifisso Risorto e della Sua Mamma che ne è la protettrice.
Il disagio che comporterà questo impegno non è tuttavia paragonabile alla sofferenza infinitamente maggiore sopportata da Gesù nella Sua Passione e Morte, per salvare i peccatori pentiti che lo desiderino.
Coraggio dunque e avanti!
Riporto ora alcuni detti sulla preziosità della sofferenza annotati da fra Leopoldo nel suo Diario
5 gennaio 1913 " Se tu sapessi quanto pregio avanti Dio la mestizia che hai in te, se tu rassegnato porti la croce." Maria SS.ma
6 gennaio 1913 " dalla tua stanchezza verranno molte benedizioni" Maria SS.ma
2 gennaio 1913 "Mestizia, pene dolori, umiliazioni sopporta con generosa rassegnazione, tutto ciò è trionfo per l'anima tua in cielo" Gesù sacramentato
30 gennaio 1913 Esterefatto da mali interni da poter avere appena la forza di stare in piedi ( e cosi tutta la notte ), alle ore 5 di mattina, mi alzai per andare a ricevere il mio bel Paradiso, Gesù Sacramentato e mi preparai nella povera mia cella, perché alle ore 6 esce la prima Messa.
Alle ore una dopo mezzodì andai come di dovere, a fare il dovuto ringraziamento del cibo nel Santuario di Nostra Signora, e là, avanti al mio Gesù SS.mo, mentre stavo in adorazione, il mio Signore mi disse:"Io ti mando questa tribolazione, perché quando tu lasci la terra, venga presto nella mia vita" Gesù Sacramentato.
17 febbraio 1913 "Sappi Leopoldo, quando tu soffri per amor mio, è sempre cosa dolce e soave al Cuore del tuo Gesù"
28 settembre 1913 Maria SS.ma " Se tu sapessi quanto ha sofferto il mio Divin Figlio!
Ha sofferto doppiamente, perché voleva darti il suo amore"
A tutti, carissimi amici, giunga un mio caloroso e fraterno saluto unito ad un sincero grazie per il vostro impegno missionario, e arrivederci al prossimo Cenacolo serale che faremo venerdì 7 ottobre 2016.
Leandro Pierbattisti