Lettera N° 54

Torino, gennaio 2018

Riflessioni di inizio anno

Sarebbe bene per tutti noi, al principio di ogni anno, gettare con calma uno sguardo sull'anno trascorso: ciò che è più importante per me è conoscere l'opinione che Dio ha di me.

Cosa devo imparare dall'anno vecchio?

Sono soddisfatto del suo ricordo?

… Nostro Signore dice: " Che cosa avete fatto per me l'anno passato?

Avete cercato di superare voi stessi?

Di aiutare gli altri?

Siete divenuti migliori?

Quanto tempo avete perduto in fantasticherie inutili?"

… Confrontatevi con nostro Signore e vedrete a che punto siete.

Quali erano le vostre speranze e i vostri timori al principio dello l'anno scorso?

Quante sofferenze temute si sono realizzate?

Quanto tempo avete dato alla preoccupazione di sofferenze che non sono sopraggiunte? ( Daniel Considine )

Ciò che ci chiede Gesù

Gesù ai suoi discepoli di ieri e di oggi,cosa chiede con le parole: "Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua"?

Vuole che disprezzino noi stessi?

Che si votino tutti ad una vita ascetica?

Chiede loro di cercare la sofferenza per essere più graditi a Dio?

Questa Parola ci esorta piuttosto ad incamminarci sui passi di Gesù, accogliendo i valori e le esigenze del Vangelo per assomigliare a Lui sempre di più.

E questo significa vivere con pienezza la vita tutta intera, come ha fatto Lui, anche quando sul cammino appare l'ombra della croce.

" Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se steso, prenda la sua croce e mi segua" ( Mt 16,24 )

Non possiamo negarlo: ognuno ha la sua croce: il dolore, nelle sue varie forme, fa parte della vita umana, ma ci appare incomprensibile, contrario al nostro desiderio di felicità.

Eppure è proprio lì che Gesù ci insegna a scoprire una luce inaspettata.

Come avviene quando, entrando talvolta in alcune chiese, scopriamo quanto meravigliose e luminose siano le loro vetrate, che dall'esterno apparivano buie e senza bellezza.

Se vogliamo seguirlo, Gesù ci chiede di fare un completo capovolgimento di valori, spostando noi stessi dal centro del mondo e rifiutando la logica della ricerca dell'interesse personale.

Ci propone di fare più attenzione alle esigenze degli altri, che alle nostre; di spendere le nostre energie per fare felici gli altri, come lui, che non ha perso una occasione per confortare e dare speranza a quelli che ha incontrato.

È con questo cammino di liberazione dall'egoismo può iniziare per noi una crescita in umanità, una conquista della libertà che realizza pienamente la nostra personalità.

" Se qualcuno vuole venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua"

" E, se nel momento seguente ci buttiamo ad amare il fratello e la sorella e ad attuare ciò che Dio vuole, sperimentiamo, il più delle volte, che il dolore si trasforma in gioia ( … )

I piccoli gruppi in cui viviamo ( … ) possono conoscere piccole o grandi divisioni.

Anche in quel dolore possiamo vedere il Suo volto, superare quel dolore in noi e fare di tutto per ricomporre la fraternità con gli altri ( … )

La cultura della comunione ha come via e modello Gesù Crocifisso e abbandonato ( Letizia Magri )

Lettera di fr.Teodoreto, al suo confratello fr. Pancrazio Torino, 19 gennaio 1947

Carissimo Fr. Pancrazio.

La ringrazio vivamente per la sua graditissima lettera del 14 c.m. nella quale accenna al giovamento spirituale e allo stimolo al bene che riporta dalla lettura della vita di Fra Leopoldo.

Non mi meraviglio però se quei colloqui destano in Lei, in certi momenti, qualche perplessità.

Io ritengo che tali perplessità siano provocate dal nemico delle anime il quale teme che quella lettura porti alla santità.

Del resto non si impressioni, perché dubbi di tal sorta sorgono facilmente ( e non costituiscono colpa perché si tratta di rivelazioni private ), nelle persone che non hanno conosciuto intimamente il Servo di Dio.

Possono anche essere prodotti dal leggere quei colloqui di seguito, quasi fossero continui, mentre il Servo di Dio non godeva di quella conversazione soprannaturale se non durante l'orazione mentale e non tutti i giorni, ma solo nei tempi segnati dalla divina volontà.

Diverse volte mi disse: ho pregato, ma il Signore non mi ha detto nulla.

Ciò che spiccava in Lui era un'umile semplicità unita a un grande amore per Gesù e per Maria Santissima.

Anche dopo la sua morte ho dovuto convincermi da certi fatti che possono essere diretti unicamente dalla divina Provvidenza che Dio vuole far progredire la sua causa di beatificazione.

Continui quindi a domandare a Dio, per intercessione di Fra Leopoldo, la grazia che desidera.

Io mi unirò a Lei nella preghiera alle cinque Piaghe di Gesù Crocifisso, di ogni giorno.

Raddoppiamo il nostro zelo per la propaganda della "Divozione" e specialmente uniamoci ogni giorno più, con l'amore, al nostro Amabilissimo Signore Gesù Crocifisso e Sacramentato per nostro amore!

Tanti saluti al Carissimo Fr. Direttore Valerio.

Affezionatissimo Fr.Teodoreto

Vi giungano, cari amici e collaboratori dei Cenacoli, i miei fraterni e affettuosi auguri di Buon Anno, uniti all'augurio che in questo nuovo anno possiate ulteriormente approfondire la nascita, la formazione e la finalità del Movimento Adoratori.

Arrivederci possibilmente tutti al Cenacolo serale di venerdì 2 febbraio 2018.

Leandro