"Per il Santo Natale, Canzonetta"

Pensiamo che per molti lettori si tratti di un'autentica novità, essendo un testo praticamente ignoto, conosciuto dagli esperti letterati.

Non gli è mancata tuttavia una certa notorietà, essendo stata pubblicata in: Entro Dipinta Gabbia, Tutti gli scritti inediti, rari e editi, 1809-10, di Giacomo Leopardi, a cura di Maria Corti, Bompiani 1972; idem in: Il Natale, Arte e Letteratura, a cura di Claudio Nardini, Firenze, Nerbini – per Banca Marche – 2010, p. 80.

Pur trattandosi di una "canzonetta" composta da fanciullo, ci colpisce la logicità dei pensieri, la regolarità ritmica, e soprattutto la serenità religiosa, caratteristica quest'ultima piuttosto assente, o comunque alquanto tormentata, quando non apertamente critica verso la religione, nelle opere della maturità.

Possiamo considerarla come un lume di candela che comunque si fa il suo alone di luce, pur tra gli abbaglianti riflettori dell'attuale anniversario dei 200 anni dalla composizione del celeberrimo canto, da vari critici considerato come l'apice della poesia leopardiana.

È una piccola strenna, che ci induce a riflettere sulla spiritualità di questo Genio, magari riprendendo considerazioni analoghe già accennate dal nostro Bollettino, in un articolo di anni fa, su alcuni versi del Leopardi appena abbozzati, ma non portati a termine di un Inno sacro alla Madonna.

Tacciano i venti tutti,
Del mar si arrestin l'acque,
Gesù, Gesù già nacque,
Già nacque il Redentor.

Il Sommo Nume eterno
Scese dall'alto cielo,
Il misterioso velo
Già ruppe il Salvator.

Nascesti alfin nascesti,
Pacifico Signore,
Al mondo apportatore
D'alma felicità.

L'empia, funesta colpa
Giacque da te fiaccata,
Gioisci, o avventurata,
Felice umanità.

Sorgi, e solleva il capo
Dal sonno tuo profondo;
Il Redentor del mondo
Omai ti liberò.

Nò più senti il giogo
Di servitù pesante,
Son le catene infrante
Da lui che ti salvò.

Gloria sia dunque al sommo
Onnipossente Iddio,
Guerra per sempre al rio
D'Averno abitator.

Dia lode e cielo, e terra,
Al Redentor Divino,
Al sommo Rè Bambino
Di pace alto Signor.

Giacomo Leopardi 1798-18378