Il coronavirus tempo di conversione? |
( Vincenzo Grandesso: Lettera a un amico )
Ciao caro Amico,
mi preme una semplice, amara considerazione: temo che, passata l'emergenza, tutto ritorni come prima!
Non è "l'uomo egocentrico" che "vive" il creato, tanto da sentirsene parte viva, pur se piccola.
È "l'uomo autentico" che sa alzare lo sguardo e sentire in se stesso la presenza di un Essere superiore, l'Inizio, il Principio che gestisce il tutto, che lui sa contemplare, ringraziare e amare.
Viceversa l'egocentrico conosce solo se stesso:
cammina, corre, non sa dove e perché,
si pavoneggia, e si serve in modo smisurato di tutto,
non è mai soddisfatto,
irride la saggezza, la giusta misura e il buon senso,
guarda ma non vede, sente ma non ascolta.
Ho grande timore che sarà ancora lui, l'uomo che pretende e si arroga di gestire il tutto, ad operare dopo il CoronaVirus, quello che brama il tanto per pochi, e abbandona i tanti ai margini, con la mano tesa, imploranti un tozzo di pane.
Riascolto ora il sublime canto del coro di Sant' Antonio1, e apro il cuore e la mente a Dio creatore.
Gli chiedo ora di essere più uomo,
autenticamente umano,
uomo che sa accontentarsi,
che sa amare,
che sa alzare lo sguardo e ringraziare,
che, pur conoscendo le sue tante fragilità, cerca di rendersi utile.
Insomma un uomo che cerca di essere Cristiano, mettendo fra i suoi definitivi obiettivi ( quanti obiettivi pensati e solo in parte raggiunti! ) il perseguimento del Messaggio di Gesù, quello che unico dà senso alla vita: ama Dio e il Prossimo come te stesso.
Scusami per il lungo e confuso discorrere …
Un abbraccio forte.
1 Basilica del santo a Padova