Luigi, una vita sofferta ma gioiosa nella Croce |
Un anno fa ( 27.02.2020 ) Luigi è tornato alla casa del Padre
( * Terlizzi ( BA ) 17.03.1933 - † Orbassano ( TO ) 27.03.2020 )
Dipingendo, leniva la sua "sete di Gesù Crocifisso", e ne do breve testimonianza in questi ricordi.
Dei diversi incontri con Luigi, condivido con voi alcuni spunti perché ci siano di guida nel nostro cammino: il suo desiderio di tenere vivo il rapporto con la Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane.
Quando gli raccontai degli incontri con il Visitatore Fratel Gabriele di Giovanni e con il Consigliere generale per la famiglia e la vocazione lasalliana fu molto contento e mi sottolineò l'importanza della diffusione dell'Adorazione a Gesù Crocifisso come punto determinante per lo sviluppo dell'Unione Catechisti.
Ripeteva con insistenza che si deve avere "sete" di Gesù Crocifisso e Risorto, perché è ascoltando questo stato dell'anima che si accetta la chiamata a partecipare all'opera dell'Unione Catechisti.
Una sete ardente, un desiderio profondo …
Quante volte mi disse queste parole.
Nell'ultimo incontro, estremamente commovente, insieme alle sue care sorelle Emanuela e Carolina, ci collegammo via internet con la catechista Ezghelewa e la nipote Sennait.
E ricordarono la consacrazione dell'8 dicembre 1988 con viva commozione di tutti.
Luigi era nel suo letto attento, in silenzio e con gli occhi che brillavano di luce.
Ecco proprio oggi in ricordo del Venerabile Fratel Teodoreto, di cui ricorre il dies natalis ( 13.5.1954 ) e di tutte le persone sante che hanno vissuto e conosciuto l'Unione e hanno sperimentato la sofferenza e il potere sanante delle Piaghe di Gesù, nelle riunioni comunitarie, o nella solitudine e nel silenzio del nostro cammino, penso che sia importante ripensare e riflettere sulla vita e sugli incontri - alle volte in confronti anche vivaci perché appassionati - che abbiamo avuto con il Catechista Luigi Cagnetta, per dissetarci con lui della sua "sete del Crocifisso".
Viva Gesù nel nostro cuore e nella nostra vita!
( Lo scritto è stato compilato il 13 maggio 2020. )
Roberto Bianco