Parentela divina della Vergine Maria |
Da riflessioni di Padre Arturo Piombino.
Parole inconsuete, ma di alto valore religioso: ( dagli appunti raccolti da una devota ).
Pensare alla Santa Vergine Maria come divenuta, ad un certo punto ma effettivamente, in rapporto di parentela con la SS. Trinità, può sembrare a prima vista come un'espressione quanto meno inconsueta.
Invece non è che formulare in altro modo il suo stato reale ed effettivo di Madre di Dio, formula rituale ed abituale nell'Ave Maria.
Per maggiore precisione riportiamo le stesse parole usate dal padre Piombino, così come ci sono state trasmesse nella registrazione:
"Proviamo a considerarla ( la Santa Vergine ) nel suo rapporto con la SS. Trinità, di cui è diventata, ad un certo punto, parente.
Dante fa dire a S. Bernardo, nell'ultimo canto del Paradiso: « Vergine madre, figlia del tuo Figlio ».
La Madonna è madre di Dio fatto uomo, Gesù.
Ma essendo Gesù il Verbo incarnato, Maria ne è figlia come ogni creatura umana.
Dante continua nel passo citato rilevando che Maria ha reso la natura umana così nobile con la purezza della sua vita, tanto che lo stesso Figlio di Dio, il Verbo, si è degnato di assumere tale natura, facendosi uomo.
Sappiamo che Iddio ha scelto questa strada, di farsi uomo, perché con la sua sofferenza ha condiviso il dolore umano, e ci ha salvati, risollevandoci sino al Paradiso.
Gesù sulla croce ha patito ed è morto come nostro fratello, come uomo.
Ma la sua persona, la sua dignità è divina, è Dio, ed è questa che dà valore all'atto: il Crocifisso è certamente tutto amore verso di noi".
Possiamo capire perché i santi, S. Francesco per esempio, hanno versato lacrime e meditato a lungo sul Crocifisso, sapendo che è stato Lui che ci ha reinserito nella vita divina.
Sottolineiamo ancora che la Madonna è una creatura umana di eccezione, e conosceva bene le sacre Scritture, per cui sapeva che all'Annunciazione l'Angelo le proponeva di diventare madre di un Bambino che un giorno sarebbe stato immolato sulla Croce.
Proviamo ad intuire la psicologia della Madonna, che ha dovuto optare per una scelta di immolazione o di salvezza tra l'umanità e suo Figlio: Lei ha permesso che fosse sacrificato Gesù, la sua dilettissima creatura, optando per la redenzione di tutti noi, piuttosto che per la nostra perdizione.
E noi, dal momento della sua accettazione, siamo diventati suoi figli, nonchè fratelli del suo Figlio prediletto, acquisendo Lei per nostra Madre.
La nostra figliolanza a Maria è avvenuta espressamente sulla Croce, nelle parole del Crocifisso a Lei e all'apostolo Giovanni, ma, come sopra precisato, nell'assenso di Maria all'Annunciazione erano implicite tutte tali sublimi e santificanti conseguenze.
Ma oltre al dolore supremo ai piedi della Croce, quanti altri disagi, e soprattutto sofferenze ha dovuto sopportare: al momento di dare alla luce il Bambino, non si trovava nemmeno un luogo confortevole.
E poi tutto il resto, con la persecuzione di Erode che intendeva uccidere il Neonato, e la connessione dell'evento con l'orrore della strage degli Innocenti: la Madonna, delicatissima di spirito, educatissima e di una finezza straordinaria, quanto ne avrà sofferto.
E il disagio della fuga in Egitto, oltre agli altri episodi riportati, pur con parsimonia nei Vangeli, ma significativi delle molteplici prove che ha superato, pur nella beatitudine di essere la madre del Salvatore.
Noi dobbiamo stare molto vicini alla Madonna.
Come respiriamo l'aria dobbiamo respirare Maria.
Dobbiamo stare vicino alla Madonna, nel grembo della Vergine Maria, sempre.
Possiamo allora vivere la sua vita, che è quella di grazia, ma comprensiva anche delle cose materiali che sono necessarie.
Lei è espressione della divina Provvidenza, la salute degli infermi, il rifugio dei peccatori, la consolatrice degli afflitti, come diciamo nelle litanie.
E allora, nonostante quello che ci circonda e ci capita, saremo in perfetta tranquillità e pace, in casa, fuori, sempre.
Non parliamo poi della morte, perché tale momento in sé non esiste per chi ama molto la Madonna.
La morte è una porta che si apre, e ( per riportare le parole del padre ) la Madonna ci viene incontro, ci abbraccia e ci tiene tra le sue braccia per tutta l'eternità.
Ha tanta tenerezza per i nostri figli, per i bambini, per i quali oggi occorre una difesa specialissima, e la Madonna è pronta a prestarla.
Non trascuriamo di farla conoscere ai nostri figli, e loro ce ne saranno grati in seguito nella loro vita.
Che possano dire di avere avuto tante cose dai genitori, ma in più anche questa: mi hanno fatto conoscere la Madonna.
( Maria Pia Quaini )
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