II stazione |
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la coorte.
Spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto e, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, con una canna nella destra; poi, mentre gli si inginocchiavano davanti, lo schernivano: "Salve, re dei Giudei!".
E sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo.
Dopo averlo così schernito, lo spogliarono del mantello, gli fecero indossare i suoi vestiti e lo portarono via per crocifiggerlo ( Mt 27,27-31 ).
Gesù, nostro Signore, l'intera tua esistenza sulla terra fu un cammino di umiliazione e di croce.
A portare il legno del supplizio ti eri già addestrato a Nazareth nella quotidiana fatica del lavoro e poi andando per le città e i villaggi ad annunziare ai poveri il Regno dei cieli, il tuo Regno, che non è di questo mondo.
Il tuo carico, Signore, siamo noi, noi, duri di cuore e lenti a capire, noi, quando addossiamo agli altri il peso della nostra cattiva coscienza, quando davanti a ogni forma di povertà e a ogni grido di aiuto rimaniamo nella paralisi della nostra viltà e del nostro disimpegno.
O buon Pastore, che ancora porti sulle tue sacre spalle tutta l'umanità, pecorella smarrita, abbi di noi pietà!