XIV stazione |
Dal Vangelo secondo Marco 15,46
Giuseppe d'Arimatea, comprato un lenzuolo, cala il corpo di Gesù giù dalla croce e, avvoltolo nel lenzuolo, lo depone in un sepolcro scavato nella roccia.
Un Giuseppe ti ha protetto quando eri bambino.
Un altro Giuseppe ti schioda dolcemente dalla croce.
Nelle sue mani tu sei più abbandonato di un bimbo nelle mani della madre.
Egli depone nel grembo della roccia la reliquia del tuo corpo immacolato.
La pietra è rotolata, tutto è silenzio.
È il sabbat misterioso.
Tutto tace, la creazione trattiene il respiro.
Nel vuoto totale d'amore, discende il Cristo.
Ma da vincitore.
Egli arde del fuoco dello Spirito.
Al suo contatto, i legami dell'umanità si consumano.
O Vita, come puoi morire?
Muoio per distruggere la potenza della morte e risuscitare i morti dall'inferno. ( Ispirato alla Liturgia bizantina )
Tutto tace.
Ma la grande lotta ha fine.
Colui che separa è vinto.
Sotto la terra, nel profondo delle nostre anime, una scintilla di fuoco si è accesa.
Veglia di Pasqua.
Tutto tace, ma nella speranza.
L'ultimo Adamo tende la mano al primo Adamo.
La Madre di Dio asciuga le lacrime di Eva.( Ispirato alla Liturgia bizantina )
Attorno alla roccia mortale, fiorisce il giardino.
O mio liberatore, ero fuggito lontano da te, nel mortale spessore della roccia.
Ma tu spezzi ogni barriera, conduci con te tutti i prigionieri, prigionieri di loro stessi e del diavolo.
Li conduci verso l'alba della Pasqua, perché l'amore è forte come la morte. ( Ct 8,6 )
Mantengo la mia anima in pace e in silenzio come un bimbo stretto al seno di sua madre. ( Salmo 131,2 )
So che tu mi troverai.
Gesù regale, risplendi nelle tenebre, fiaccola di vita.
Della tua presenza vibri il silenzio, il mondo non sia più una tomba vuota!
I due Adami si identificano nella luce, nei sepolcri non ci sono più morti.
Cristo è risuscitato dai morti, con la morte schiaccia la morte.
A chi è nel sepolcro, egli reca la vita. ( Ispirato alla Liturgia bizantina )