VIII stazione

Gesù è schernito e coronato di spine

Dal Vangelo secondo Marco 15,17-20

I soldati lo rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato una corona di spine, gliela misero sul capo.

Cominciarono poi a salutarlo: " Salve, re dei Giudei! ".

E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano a lui.

Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.

Meditazione

Derisione, disprezzo, scherno: la debolezza del forte, le armi dell'ingiusto!

Il Re, il vero re delle anime, sovrano di un regno non cinto da frontiere, subiva l'umiliazione estrema.

La sua divina umiltà veniva dileggiata.

Colui che umiliò se stesso per innalzare la nostra dignità era disprezzato nei modi più abbietti.

Dio, la sorgente di ogni bontà, veniva trattato con il disprezzo e l'odio più ignobili da coloro che aveva beneficato con il suo amore e la sua bontà.

Quale tragedia: la luce mutata in tenebre, la bellezza in orrore, la benevolenza in ingratitudine.

E noi? Qual è il nostro atteggiamento?

Ai doni di Dio rispondiamo con gesti di bontà verso i nostri fratelli e sorelle, figli come noi del Datore della vita?

Come trattiamo gli altri, così trattiamo Dio!

L'amore di Dio passa attraverso l'amore per i suoi figli ( 1 Gv 4,20-21 ).

Rispondiamo con indolenza e apatia?

Ogni volta che preghiamo: " Venga il tuo Regno " riconosciamo Dio come Re?

Siamo coscienti di quanto affermiamo?

Siamo cittadini leali?

La nostra indifferenza e mancanza di lealtà sono sinonimi di scherno e di disprezzo.

Orazione

Re di tutti i re, sovrano del " Regno che è in noi ", le sofferenze che ti abbiamo inflitto allontanandoci da te hanno causato in noi profondo dolore e immenso rammarico.

Perdonaci e ristabilisci in noi lo spirito di veri cittadini del tuo Regno.

Rinnova in noi lo spirito di fedeltà, di obbedienza e di dedizione, segni dell'appartenenza al tuo Regno di pace, di concordia e di giustizia.

Allontana da noi la tentazione di adorare il " vitello d'oro " e gli altri idoli, che insidiano in noi la presenza del tuo Regno.