VIII stazione |
Dal Vangelo secondo Luca 23,26
Mentre i soldati lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù.
In Simone di Cirene abbiamo il prototipo del discepolo fedele che prende su di sé la croce e segue Cristo. ( Mt 10,38 )
Non è dissimile da milioni di cristiani di umili origini, con un profondo attaccamento a Cristo.
Privi di fascino, di raffinatezza, ma con una fede profonda.
Uomini e donne di tale fede continuano a crescere in terra d'Africa e d'Asia e nelle isole lontane.
In mezzo a loro fioriscono le vocazioni.
Simone ci ricorda le piccole comunità e tribù con il loro caratteristico impegno per il bene comune, un profondo radicamento nei valori etici e l'apertura al Vangelo.
Meritano attenzione e cura.
Il Signore non vuole che "neanche uno di questi piccoli si perda". ( Mt 18,14 )
In Simone scopriamo la sacralità dell'ordinario e la grandezza di ciò che sembra piccolo.
Poiché la realtà più piccola ha un qualche mistico rapporto con la più grande e l'ordinaria con la più straordinaria!
Signore, nel tuo mirabile piano tu innalzi gli umili ( Lc 1,52 ) e sostieni i poveri.
Rafforza la tua Chiesa nel suo servizio alle comunità svantaggiate: i meno privilegiati, gli emarginati, i baraccati, i poveri delle aree rurali, i sottoalimentati, gli intoccabili, i disabili, le vittime di varie forme di dipendenza.
Possa l'esempio della tua serva, Madre Teresa di Calcutta, ispirarci e indurci a dedicare più energie e risorse alla causa dei "più poveri dei poveri".
Possiamo anche noi un giorno ascoltare da Gesù queste parole: "Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". ( Mt 25,35-36 )