IX stazione |
Gesù, con la sua debolezza, rende forte la nostra debolezza
Dal Vangelo secondo Luca 22,28-30a.31-32
« Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l'ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno …
Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno.
E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli ».
Con la sua terza caduta Gesù confessa l'amore con cui ha abbracciato per noi il peso della prova e rinnova la chiamata a seguirlo fino alla fine nella fedeltà.
Ma ci concede anche di gettare uno sguardo oltre il velo della promessa: « Se con lui perseveriamo, con lui anche regneremo ». ( 2 Tm 2,12 )
Le sue cadute appartengono al mistero della sua Incarnazione.
Ci ha cercato nella nostra debolezza, scendendo sino in fondo ad essa, per sollevarci a sé.
« Ci ha mostrato in se stesso la via dell'umiltà, per aprirci la via del ritorno ».
« Ci ha insegnato la pazienza come arma per vincere il mondo ».
Ora, caduto a terra per la terza volta, mentre « com-patisce le nostre infermità », ( Eb 4,15 ) ci addita il modo per non soccombere nella prova: perseverare, rimanere fermi e saldi.
Semplicemente: « rimanere in lui ». ( Gv 15,7 )
Umile Gesù, dinanzi alle prove che vagliano la nostra fede ci sentiamo desolati: non crediamo ancora che queste nostre prove siano già state le tue e che tu ci inviti semplicemente a viverle con te.
Vieni, Spirito di Verità, nelle cadute che segnano il nostro cammino!
Insegnaci ad appoggiarci alla fedeltà di Gesù, a credere nella sua preghiera per noi, per accogliere quella corrente di forza che solo lui, il Dio-con-noi, può donarci!