XI stazione |
Gesù, innalzato da terra, attira tutti a sé
Dal Vangelo secondo Giovanni 19,18-22
Lo crocifissero e con lui altri due, uno da una parte e uno dall'altra, e Gesù in mezzo.
Pilato compose anche l'iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: « Gesù il Nazareno, il re dei Giudei ».
Molti Giudei lessero questa iscrizione, perché il luogo dove Gesù fu crocifisso era vicino alla città; era scritta in ebraico,in latino e in greco.
I capi dei sacerdoti dei Giudei dissero allora a Pilato: « Non scrivere: ''Il re dei Giudei'', ma: ''Costui ha detto: Io sono il re dei Giudei'' ».
Rispose Pilato: « Quel che ho scritto, ho scritto ».
Gesù crocifisso è al centro; l'iscrizione regale, alta sulla Croce, schiude le profondità del mistero: Gesù è il Re e la Croce il suo trono.
La regalità di Gesù, scritta in tre lingue, è un messaggio universale: per il semplice e il sapiente, per il povero e il potente, per chi si affida alla Legge divina e per chi confida nel potere politico.
L'immagine del Crocifisso, che nessuna sentenza umana potrà mai rimuovere dalle pareti del nostro cuore, resterà per sempre la Parola regale della Verità: « Luce crocifissa che illumina i ciechi », « tesoro coperto che solo la preghiera può aprire », cuore del mondo.
Gesù non regna dominando con un potere di questo mondo, lui « non dispone di alcuna legione ».
« Gesù regna attraendo »: ( Gv 12,32 ) il suo magnete è l'amore del Padre che in lui si dona per noi « fino all'infinita fine ».
« Nulla si sottrae al suo calore »! ( Sal 19,7 )
Signore Gesù, crocifisso per noi!
Tu sei la confessione del grande amore del Padre per l'umanità, l'icona della sola verità credibile.
Attiraci a te, perché impariamo a vivere « per amore del tuo amore ».
Vieni, Spirito di Verità, aiutaci a scegliere sempre « Dio e la sua volontà di fronte agli interessi del mondo e alle sue potenze, per scoprire nell'impotenza esterna del Crocifisso la potenza sempre nuova della verità ».