V stazione |
« Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù » ( Lc 23,26 ).
L'incontro di Gesù con Simone di Cirene è un incontro silenzioso, una lezione di vita: Dio non vuole la sofferenza e non accetta il male.
Lo stesso vale per l'essere umano.
Ma la sofferenza, accolta nella fede, si trasforma in via di salvezza.
Allora noi l'accettiamo come Gesù e aiutiamo a portarla come Simone di Cirene.
Signore Gesù, tu hai coinvolto l'uomo nel portare la tua croce.
Tu ci hai invitati a condividere la tua sofferenza.
Simone di Cirene ci assomiglia e ci insegna ad accettare la croce che incontriamo sulle strade della vita.
Sul tuo esempio, Signore, portiamo anche noi oggi la croce della sofferenza e della malattia, ma la accettiamo perché tu sei con noi.
Essa può inchiodare alla sedia, ma non impedire di sognare; oscurare lo sguardo, ma non colpire la coscienza; rendere sorde le orecchie, ma non impedire di ascoltare; legare la lingua, ma non sopprimere la sete di verità.
Appesantire l'anima, ma non derubare della libertà.
Signore, vogliamo essere tuoi discepoli per portare la tua croce tutti i giorni; la porteremo con gioia e con speranza perché tu la porti con noi, perché tu hai trionfato sulla morte per noi.
Ti rendiamo grazie, Signore, per ogni persona malata o sofferente, che sa essere testimone del tuo amore, e per ogni « Simone di Cirene » che tu poni sul nostro cammino.
Amen.