III stazione

Gesù cade sotto il peso della croce

« Ecco l'Agnello di Dio »

Dal libro del profeta Isaia ( Is 53,5 )

Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità.

Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo sfati guariti.

Sentimenti e pensieri di Gesù

Vacillo mentre muovo i primi passi verso il Calvario.

Ho già perso molto sangue.

Mi è difficile reggere il peso del legno che debbo portare.

E così, cado a terra.

Qualcuno mi rialza.

Attorno a me vedo tanta gente.

Vi è certamente anche chi mi vuole bene.

Altri sono soltanto dei curiosi.

Penso a Giovanni Battista che, all'inizio della mia vita pubblica, disse: « Ecco l'agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! » ( Gv 1,29 ). Ora si rivela la
verità di quelle parole.

La nostra risonanza

O Gesù, questo è il giorno nel quale non dobbiamo somigliare al fariseo che loda sé stesso, ma al pubblicano chenon osa nemmeno alzare il capo ( cfr Lc 18,10-13 ).

Perciò chiediamo con fiducia a Te, Agnello di Dio, il perdono dei nostri peccati in pensieri, parole, opere e omissioni.

Meditando sul peso della tua croce, non ci vergogneremo di tracciare sul nostro corpo il segno della croce: « É un aiuto efficace: gratuito per i poveri e, per chi è debole, non richiede alcuno sforzo.

Si tratta, infatti, di una grazia di Dio »

( Cirillo di Gerusalemme, Catechesi battesimale 13,36 ).

Preghiamo

Tuo Figlio ha condiviso la nostra vita umana Noi ti lodiamo.

Padre santo, perché molte volte, per mezzo dei profeti, hai insegnato a sperare nella tua salvezza.

Ti lodiamo perché hai tanto amato il mondo da mandare a noi il tuo Figlio unigenito.

Per attuare il tuo disegno di redenzione, egli ha condiviso in tutto, eccetto il peccato, la nostra condizione umana.

Ai poveri annunzio il Vangelo di salvezza, la libertà ai prigionieri, agli afflitti la gioia.

( Cfr Messale Romano, Preghiera eucaristica IV )

Grazie, o Padre!