II stazione |
Dal Vangelo secondo Luca
Passata circa un'ora, un altro insisteva: « In verità, anche questi era con lui; infatti è galileo ».
Ma Pietro rispose: « O uomo, non so quello che dici ».
E in quell'istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò.
Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: « Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte ».
E, uscito fuori, pianse amaramente ( Lc 22,59-62 ).
Intorno ad un braciere, nel cortile del Sinedrio, Pietro e qualcun altro si riscaldano in quelle ore fredde della notte, attraversate da febbrili andirivieni.
All'interno, la sorte di Gesù sta per decidersi, nel faccia a faccia con i suoi accusatori.
Chiederanno la sua morte.
Come una marea che sale, intorno cresce l'ostilità.
Come si infiamma la stoppia, l'odio attecchisce e si moltiplica.
Ben presto una folla urlante esigerà da Pilato la grazia per Barabba e la condanna di Gesù.
Difficile dichiararsi amico di un condannato a morte senza essere attraversato da un brivido di terrore.
La fedeltà intrepida di Pietro non riesce a resistere alle parole sospettose della serva, la portinaia del luogo.
Riconoscere che è discepolo del rabbi galileo, sarebbe dare più peso alla fedeltà a Gesù che alla propria vita!
Quando implica tale coraggio, la verità fa fatica a trovare dei testimoni …
Gli uomini sono fatti in modo che allora molti le preferiscono la menzogna; e Pietro appartiene alla nostra umanità.
Tradisce, a tre riprese.
Poi incrocia lo sguardo di Gesù.
E le sue lacrime scendono, amare eppure dolci, come acqua che lava una sporcizia.
Presto, passato qualche giorno, vicino a un altro fuoco di brace, sulla riva del lago, Pietro riconoscerà il suo Signore risorto, che gli affiderà la cura delle sue pecore.
Pietro imparerà senza misura il perdono che il Risorto pronuncia su tutti i nostri tradimenti.
E prenderà parte ad una fedeltà che, da allora in poi, gli farà accettare la propria morte come un'offerta unita a quella di Cristo.
Signore, nostro Dio, tu hai voluto che sia Pietro, il discepolo rinnegato e perdonato, a ricevere l'incarico di guidare il tuo gregge.
Imprimi nei nostri cuori la fiducia e la gioia di sapere che, in te, possiamo attraversare i burroni della paura e dell'infedeltà.
Fa' che, istruiti da Pietro, tutti i tuoi discepoli siano i testimoni dello sguardo che tu posi sulle nostre cadute.
Che mai le nostre durezze o le nostre disperazioni rendano vana la Risurrezione del tuo Figlio!
Cristo morto per i nostri peccati, Cristo risorto per la nostra vita, ti preghiamo, abbi pietà di noi.