La missione giovani nel Distretto Torino Sud

1. Premesse essenziali e sintetiche

La Missione Giovani (MG) considera i giovani delle comunità parrocchiali come i primi operatori della Missione, mette quindi i giovani stessi in stato di missione.

La parrocchia si impegna a valorizzare gli educatori della Pastorale Giovanile ( PG ) come Operatori della Missione.

La MG si rivolge a tutti i giovani del territorio ma riserva un'attenzione particolare agli universitari, ai giovani lavoratori e ai fidanzati.

Sono, questi, tre ambiti importanti e nodali della testimonianza cristiana:

l'Università come luogo del rapporto tra Vangelo e cultura;

l'impatto con il mondo del lavoro come momento delicato nella transizione verso l'età adulta e come ambito della testimonianza cristiana;

l'educazione all’amore e alla famiglia come obiettivi fondamentali della formazione cristiana.

Si può assumere come distinzione puramente funzionale quella tra adolescenti e giovani dei gruppi parrocchiali ( o di movimento-associazione ) e giovani non aggregati nei gruppi.

In termini sintetici si può dire che i giovani dei gruppi sono chiamati alla missione, i giovani non aggregati sono convocati dalla missione.

Il coinvolgimento dei giovani come missionari nei confronti di altri giovani è un’occasione propizia per aiutare giovani e adolescenti, all’interno dei loro itinerari di formazione cristiana, ad intendere la loro vita in una prospettiva di impegno e di testimonianza evangelica e a riconoscere così la propria vocazione cristiana.

La MG intende realizzare un insieme di iniziative di tipo missionario, di carattere straordinario, in ambiti scoperti dalla PG parrocchiale.

Il coinvolgimento dei giovani avviene attraverso un triplice movimento:

a) iniziative di presenza nei luoghi di vita, di incontro e di aggregazione spontanea dei ragazzi e dei giovani ( i tempi e gli spazi in cui i giovani si trovano );

b) la loro convocazione a momenti di annuncio del Vangelo, offerto in termini forti e significativi, non con la preoccupazione di "dire tutto" ma con l'attenzione di un annuncio immediato, capace di interessare, incuriosire e interpellare.

c) Il loro coinvolgimento in iniziative di grande partecipazione ( azione di massa ) sia di carattere espressivo ( festa, musica, animazione… ) che celebrativo ( preghiera, annuncio, sacramenti ) che sappiano esprimere ai giovani la simpatia e la partecipazione della comunità ecclesiale e sostengano l'intenzionalità ad intraprendere percorsi di formazione e di vita cristiana.

Articolazione della Missione Giovani

La MG è articolata a livello distrettuale, zonale e parrocchiale.

Iniziative distrettuali

1. Avvio della MG

Musical sulla figura di Gesù e il suo messaggio.

Obiettivo

Il Vangelo è un messaggio di grande attualità e poco conosciuto nei suoi aspetti più profondi.

La persona di Gesù può affascinare e parlare ai giovani di oggi.

Dimensione dell'Evangelizzazione

Il primo annuncio.

Il musical si viene organizzato in una grande sala pubblica ed è pubblicizzato con largo anticipo nelle parrocchie, nelle scuole, nei luoghi di frequentazione giovanile, attraverso i mezzi di comunicazione locali ( radio, televisioni… )

Allo spettacolo possono partecipare anche le famiglie.

Ottobre 2002

2. Regala un po' di te.

Un gesto di solidarietà nel periodo Natalizio.

Obiettivo

Dimensioni essenziali del Cristianesimo sono la Carità e il Servizio.

Il cristianesimo muove e coinvolge la vita.

Gesù accompagnava le parole con i gesti e le opere.

Dalla fede scaturisce una forza che guarisce e aiuta ad affrontare in termini positivi anche il disagio fisico e psicologico.

Dimensione dell'Evangelizzazione

La testimonianza della carità.

I gruppi giovanili scelgono, a livello parrocchiale, un'azione significativa nell'ambito della carità.

Individuano un'iniziativa o un servizio ( per esempio tra quanti sono già attivi sul loro territorio, soprattutto in ambito ecclesiale ) dove sia più evidente il carisma della guarigione della fede: solidarietà verso i malati, accompagnamento agli anziani, impegno nel disagio psichiatrico, sostegno a iniziative di cura e prevenzione dell'abuso e della dipendenza…

La convocazione Natalizia, in un locale pubblico del distretto, offre la possibilità ai diversi gruppi di raccontare e condividere quanto intrapreso e realizzato o avviato da parte di gruppi impegnati nel territorio del distretto.

La convocazione è un'occasione di evangelizzazione sia in quanto segno della Carità che in quanto annuncio che rende esplicito il legame fede-guarigione.

( Se si ritiene è possibile prevedere e organizzare insieme la festa di capodanno, come modo sano e divertente di stare insieme… )

Periodo Natalizio 2002

3. Svegli fino all'alba

Veglia notturna in aperta campagna

Obiettivo

Radunare in una grande notte di musica, espressione e celebrazione 5000 giovani del distretto.

La veglia mira a due obiettivi: esplicitare come nella musica dei giovani il tema della ricerca di Dio, del trascendente, del senso della vita sia centrale.

Il Dio trinitario è ben presente nelle attese dei giovani.

Inoltre vuole introdurre, prendendo in seria considerazione i tipici linguaggi giovanili, alla realtà sacramentale della fede cristiana.

Accostando quattro simboli universalmente riconosciuti e sapientemente rappresentati ( la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco ) a quattro esperienze-linguaggi fondamentali per i giovani, la danza ( dancing ), il viaggio ( travelling ), il bisogno di eterno ( heaven ), l'amore ( love ) la veglia si propone di annunciare, con linguaggi adeguati il senso profondo dell'Eucarestia, del Battesimo, della Penitenza e della Cresima, nella vita concreta del cristiano.

La notte metterà in evidenza anche il significato evangelico dello "stare svegli" e dell'attesa della vita oltre la morte.

La veglia prevede inoltre un momento celebrativo e di ricordo dei giovani del distretto vittime di incidenti stradali, sul lavoro o della malattia.

È aperta alle famiglie.

Dimensione dell'Evangelizzazione

La dimensione escatologica della fede - la celebrazione della Speranza.

In un grande parco naturale in riva al Po viene allestito un palco gigante e montata una scenografia ad effetto.

La regia è affidata a professionisti.

Gli artisti e gli animatori rendono partecipe e protagonista il pubblico alternando linguaggi ed espressioni diverse.

Verso la fine della notte lo spettacolo si apre alla preghiera di lode e di riconoscenza.

Fine Giugno 2003

4. Festa del raccolto

Obiettivo

In un distretto dove l'agricoltura ha una sua importanza e il contatto con la terra è ancora vivo la festa del raccolto autunnale diventa l'occasione per raccogliere i frutti della missione, ringraziare il Signore ed impegnarsi a dare continuità nella Pastorale Giovanile delle parrocchie del distretto alle intuizioni e alle esperienze che si sono rivelate più sagge e significative nell'anno della missione.

L'evento straordinario ravviva la pastorale ordinaria: si avviano così le sperimentazioni nella pastorale giovanile.

Vengono formulati e annunciati due o tre progetti missionari ( caritativo, culturale, educativo, sportivo, musicale… ) come frutto permanente della missione.

Dimensione dell'Evangelizzazione

La testimonianza cristiana negli ambienti di vita.

Ottobre 2003

Momenti di zona

Le zone distrettuali, oltre la preparazione degli operatori della missione, curano una sola iniziativa che però è la più impegnativa e qualificante: il mese dei giovani.

Si tratta di un ricco calendario di attività che si svolgono all'interno di una grande tenda itinerante ( oppure, con un impatto meno forte in un locale pubblico ) in 7 città : Carmagnola, Bra, Savigliano, Moncalieri, Chieri, Nichelino, Cercenasco che ospita per 15 giorni, mattino, pomeriggio e sera il programma più impegnativo della MG.

I 15 gg. precedenti sono impegnati nella preparazione immediata delle iniziative da parte dei gruppi e degli operatori e nell'organizzazione generale del programma e nella sua diffusione e pubblicizzazione.

La grande tenda va intesa come spazio di incontro dei giovani e come occasione per parlare del Vangelo con il linguaggio dei giovani.

- Orientativamente le mattinate sono riservate alle Scuole ( dalla terza media in avanti con particolare attenzione alle scuole professionali ).

Si dovrebbero coinvolgere soprattutto gli Insegnanti di Religione ( ma anche gli altri Insegnanti disponibili ).

I possibili argomenti sono presentati sotto forma di incontri, dibattiti, ascolto e discussione con esperti e testimoni, cineforum, spettacoli… cercando di coinvolgere sia gli studenti che i loro docenti.

Alcuni esempi di possibili temi:

la figura di Gesù nella letteratura e nell'arte;

il rapporto fede-scienza;

la storicità dei Vangeli;

l'esperienza del lavoro e la preparazione professionale nell'ottica del Vangelo del lavoro;

la condizione giovanile e le forme della loro partecipazione alla società e alla cultura;

la vita affettiva dei giovani;

le forme del disagio dei giovani e le possibili vie di uscita;

il contributo dei cattolici nella costruzione dell'Italia democratica;

le forme della solidarietà e della carità cristiana;

la ricerca di Dio nella musica contemporanea;

religione e sette religiose;

il volontariato dei giovani …

Può essere preso in considerazione il lancio di un Concorso nelle scuole superiori, su tematiche inerenti alla MG, per coinvolgere in modo creativo gruppi di studenti o classi ( ad es.: una canzone, un video, una rappresentazione teatrale, …)  e presentarne i risultati nel corso delle mattinate.

( NB. Occorre concordare con un certo anticipo la necessaria approvazione degli Organi Collegiali ).

Dimensione dell'Evangelizzazione

Il dialogo con la cultura.

I pomeriggi sono dedicati all'incontro e all'ascolto tra i giovani, alla socializzazione, al racconto, all'espressione, allo sport, alla musica.

Sono rivolti specificatamente agli adolescenti.

Potrebbe essere uno spazio significativo ed opportuno per lo scambio delle esperienze dei singoli oratori.

Andrà privilegiato il racconto della fede, prevedendo le modalità più efficaci per favorirlo: "Cosa pensano i giovani della fede? Chi è per me Gesù ? Come vedo la Chiesa".

In questo racconto-testimonianza i giovani non devono apparire come oggetto di studio ma come protagonisti: spesso i giovani si sentono poco presi in considerazione e, se aiutati, hanno piacere di raccontarsi.

Si curerà l'animazione e il diretto coinvolgimento degli adolescenti utilizzando i loro specifici linguaggi.

Può essere previsto un incontro perché figli e genitori possono dialogare su tematiche educative e di attualità.

Dimensione dell'Evangelizzazione

La simpatia e l'orientamento alla persona.

Le sere prevedono momenti di incontro diversificati ma anche spazi per la socializzazione, il divertimento e la celebrazione.

Sono rivolti specificatamente ai giovani ( con un'attenzione particolare ai giovani lavoratori ).

A titolo esemplificativo si può suggerire:

Una serata ( o due ) musicale a tema ( o di animazione, video… ) magari con un testimonial di eccezione …

Una o due incontri su tematiche sociale e culturali di attualità o di forte richiamo ( coinvolgendo famiglie e adulti )

Almeno un'iniziativa per i giovani già impegnati nel mondo del lavoro su tematiche loro vicine.

Una serata di dibattito sui temi religiosi

Un incontro di preghiera ( stile Taizè, occasione per una Consegna del Vangelo )

Una celebrazione penitenziale

Una celebrazione eucaristica ben preparata

Almeno un incontro di carattere testimoniale

Una serata specifica per gli studenti universitari

Una serata per coinvolgere ( magari anche attraverso la musica ) i giovani immigrati della zona.

Preoccupazione degli organizzatori sarà favorire lo scambio delle esperienze, l'attenzione gli ambienti di vita e la considerazione verso le sensibilità espresse dai giovani.

Dimensione dell'Evangelizzazione

La lettura dei segni dei tempi - l'evangelizzazione del tempo del divertimento e del bisogno giovanile del sacro.

La consulenza e la supervisione, i suggerimenti e la sussidiazione delle diverse edizioni zonali del mese dei giovani sono a cura del Gruppo Interfaccia del Distretto.

Il livello parrocchiale

A livello parrocchiale si svolge essenzialmente il lavoro delle convocazioni e l'iniziativa della testimonianza della carità e del servizio.

Ogni parrocchia si impegna ad organizzare nell'anno nove convocazioni: tre per ogni tempo liturgico.

Le convocazioni sono organizzate secondo lo schema riportato a pag. 1 e comportano l'utilizzo delle schede che formano il Sussidio della MG.

Ogni scheda fa riferimento al sito internet della MG con i servizi di chat e news.

Esiste del Sussidio anche una versione elettronica, più completa ed approfondita, utilizzabile su CD.

I giovani contattati nei loro ambienti di riferimento vengono convocati all'incontro in cui si tratterà l'argomento della scheda.

Ogni convocazione comporta:

- l'attenta preparazione della scheda e il suo approfondimento da parte degli operatori della MG.

Ogni scheda utilizza la metodologia conciliare dell' "assumere, purificare, elevare" ( Gaudium et Spes )

Indicativamente è formata da 4 pagine:

- fa riferimento ad una particolare sensibilità giovanile ( pag. 1 );

- invita ad uno sguardo critico (ma aperto alla speranza) su quanto avviene ( pag. 2 );

- presenta l'essenziale dell'insegnamento biblico e catechistico sulla tematica ( pag. 3 );

- indica le direzioni costruttive e positive ( pag. 4 )

dando delle prospettive di continuità nella pastorale giovanile parrocchiale.

Ogni Scheda contiene il riferimento al mese dei giovani zonale ( sia nel caso che l'iniziativa debba ancora avvenire sia che già si sia svolta ) e alla sua concreta organizzazione ( quello che si farà, quello che si è fatto ).

Le prime tre pagine sono curate dal Gruppo di lavoro ( Centro Diocesi ).

L'ultima pagina è curata più direttamente dall'Uff. Giovani.

Le singole schede sono però redatte, nella loro forma finale, a livello parrocchiale.

Il Centro Diocesi ne fornisce una versione su supporto elettronico, su questa copia le singole parrocchie possono lavorare, integrando, adattando, tenendo presente il proprio mese dei giovani.

Responsabile della scheda è il parroco insieme agli operatori parrocchiali della missione giovani.

- la sua distribuzione con l'invito alla convocazione

L'invito assume preferibilmente la forma dell'incontro faccia faccia ma non trascura i nuovi strumenti di comunicazione dei giovani: messaggeria telefonica, posta elettronica, chat.

Le forme della convocazione sono studiate in dettaglio a livello parrocchiale dalla commissione Missione Giovani ( parroco, membri del CPP, operatori della Missione, educatori e animatori della Pastorale Giovanile Parrocchiale ) con realistico anticipo.

La strategia della convocazione è scritta e messa a concreta disposizione anche delle altre parrocchie della zona: il VZ si incarica della comunicazione tra parrocchie.

- La convocazione

Preferibilmente le convocazioni non dovrebbero svolgersi in parrocchia ma in ambiente laico.

È consigliabile che il lavoro degli animatori sia affiancato da figure adulte.

L'organizzazione delle convocazioni va prevista in tutti i particolari, non deve essere lasciata all'improvvisazione e va preparata con largo anticipo: tutta la comunità parrocchiale deve esserne informata e parteciparvi indirettamente ( preghiera, passaggio delle informazioni, incoraggiamento, interessamento… )

Su tutto il lavoro delle schede verrà fornita una sussidiazione più dettagliata per orientarne e aiutarne l'organizzazione.

Al livello parrocchiale è anche affidata l'iniziativa della Carità sopra descritta.

Se si ritiene opportuno nella grande festa di giugno è possibile fare cenno, nelle forme opportune, al proseguimento delle iniziative annunciate nell'appuntamento di Natale

Nella festa del raccolto si porterà invece il resoconto finale di quanto si è realizzato nell'arco della MG ( potrà per esempio, essere allestito uno specifico stand che raccoglie tutte le iniziative sulla carità e delle diverse forme di impegno ).

Dimensione dell'Evangelizzazione

La missionarietà esplicita.

Il livello diocesano

Veglia di Pentecoste 2003

La grande veglia di Pentecoste costituisce l'unico momento a livello diocesano della MG.

È un grande appuntamento in cui vivere e celebrare una dimensione essenziale della Chiesa che nasce in mezzo ai giovani: la cattolicità.

La Chiesa nasce cattolica con la Pentecoste e, significativamente, la sua novità dirompente si esprime nel linguaggio, nei modi, cioè, in cui la comunità ascolta e parla.

I giovani della MG potranno condividere con gli altri giovani della diocesi il racconto della missionarietà vissuta e realizzata attraverso l'ascolto e la parola con i loro coetanei nei contesti, negli ambienti, nelle occasioni più diverse.

Dimensione dell'Evangelizzazione

Le "note" della Chiesa.

La Veglia è preceduta da un pomeriggio di incontro, di festa e di condivisione con i giovani della diocesi: stands e animazioni illustrano quanto è già stato realizzato della MG.

Questo momento è organizzato dall'Uff. Giovani.

La preparazione della MG a livello parrocchiale

Atteggiamenti da coltivare nelle parrocchie

- Per un'autentica evangelizzazione bisogna partire dalla stima per le persone: è impossibile un impegno educativo verso i giovani senza diventare capaci di cogliere anche il positivo dei giovani di oggi, senza riconoscere gli elementi di novità delle nuove generazioni.

Bisognerà quindi evitare giudizi negativi o superficiali sui giovani, cercare di capire e valorizzare il loro vissuto, impegnarsi ad entrare nei loro ambienti e nei loro tempi.

- La Missione Giovani deve inserirsi nel Progetto Pastorale generale della Parrocchia.

Accanto ai giovani educatori e operatori della Missione è utile coinvolgere anche giovani più maturi e persone adulte non troppo lontane rispetto al mondo dei giovani e disposte all'accompagnamento straordinario della MG.

- Nelle parrocchie "grandi" un possibile problema sarà il coordinamento dei vari gruppi e associazioni per evitare che ognuno progetti per conto proprio.

Per le parrocchie più piccole il problema probabilmente consisterà nel sostenere le motivazioni e le iniziative.

Potranno essere aiutate e orientate dal Gruppo Interfaccia ad individuare gli animatori, a cercare collaborazioni su iniziative specifiche.

Per incoraggiare, anche emotivamente, l'impegno della MG si potranno proporre momenti di condivisione o di vita insieme, con tempi di approfondimento e di preghiera ( ad es. convivenze feriali di alcuni giorni in parrocchia, coinvolgendo genitori e adulti ).

- È importante cercare di valorizzare le diverse competenze tecniche, artistiche, culturali, operative, organizzative, di animazione … i talenti di cui sono ricchi i giovani delle parrocchie.

- Le proposte della MG devono arrivare a tutti: occorre quindi curare con molta attenzione la distribuzione capillare degli inviti, informare dettagliatamente sulle singole proposte e sui vari temi affrontati, definire gli strumenti ( giornalino, messaggeri, radio… ) approntando volantini, schede, poster, gadget.

- Un'attenzione particolare va rivolta alle radio e televisioni locali: ( Radio Proposta, radio Nichelino, Radio Alba, Telesu, Telecupole…. )

Atteggiamenti da coltivare nei missionari

- Oltre alla condivisione e all'approfondimento dei temi affrontati a livello zonale nel corso di formazione per la MG, il gruppo parrocchiale degli Operatori della Missione si impegneranno a coniugare insieme le due dimensioni essenziali per l’educatore: l’accoglienza e l’animazione, la capacità di ascolto e di frequentazione verso i giovani e la disposizione a dare continuità e di prendersi cura degli impegni della MG.

- Gli operatori della MG si specializzeranno nel ricercare la collaborazione e nel creare sinergie tra Parrocchia e Aggregazioni laicali, tra i gruppi giovanili, tra i diversi educatori.

- Il gruppo parrocchiale degli Operatori della MG dovrà essere sostenuto da tutta la comunità parrocchiale ed essere adeguatamente seguito dal punto di vista spirituale.

Per ogni tempo della MG, la loro vita spirituale potrebbe fare riferimento ad un brano evangelico in cui Gesù si mostra profondo conoscitore ed educatore della persona.

Per esempio:

Avvento-Natale ( prime tre schede ): Mt 13 ( la parabola del Seminatore )

Quaresima ( altre tre schede ): Mc 10 ( il giovane ricco )

Pasqua ( ultime tre schede ): Lc 24 ( i discepoli di Emmaus )

La preparazione della MG a livello zonale

La formazione degli operatori della MG dovrà curare con attenzione l'esame e l'approfondimento delle schede: se gli operatori non le conoscono bene e non le hanno assimilate come potrebbero diventarne convinti utilizzatori?

Occorrerà coinvolgere gli operatori della MG per raccogliere da loro stimoli e suggerimenti per la redazione finale delle schede.

Documentazione e sussidiazione

Per ogni singolo momento della MG viene offerta una abbondante sussidiazione come orientamento, aiuto e sostegno alle molteplici iniziative.