Le parole dei 10 comandamenti che Dio diede a Mosè, e che Dio scrisse sulle tavole, sono date in Es 20,2-17.
Dt 5 ha uno scopo diverso.
La maggior parte del libro di Deuteronomio è il discorso di addio di Mosè prima di morire, per preparare gli Israeliti per entrare nel paese promesso ricordando loro della loro storia e di come sarebbero dovuti vivere secondo i comandamenti di Dio.
In questo contesto diverso, sempre con l'ispirazione dello Spirito Santo, Mosè parafrasò e interpretò le leggi per la nuova generazione, senza cambiare il senso fondamentale.
È vero che Mosè abbia introdotto il racconto dei 10 comandamenti con "Egli [ Dio ] disse" ( Dt 5,5 ), ma le parole che Mosè aggiunse sono in realtà parole di Dio, anche se da un altro brano.
Per esempio, la spiegazione del sabato ( Dt 5,14-15 ) viene non da Es 20 ma da Es 13,3.
Invece la spiegazione del sabato in Es 20,11 non è ripetuta in Dt 5.
Non si sa esattamente il motivo, ma sarebbe come usare puntini in una citazione in italiano; si possono tralasciare alcune parole, ma comunque riportare fedelmente il testo citato.
Gli altri cambiamenti sono molto minori, mettendo un sinonimo o scambiando due parole, con è normale in un sermone su un testo.