Tre volte nella genealogia di Noè, i suoi discendenti vengono descritti "secondo le loro lingue" ( Gen 10,5.20.31 ).
Però solo dopo c'è il racconto della torre di Babele, con la creazione delle diverse lingue ( Gen 11,7-9 ).
Questo è perché l'autore nel capitolo 10 voleva concludere il racconto di Noè con la sua genealogia, che includeva la formazione delle nazioni e delle lingue dai suoi discendenti.
Dopo aver finito la genealogia, l'autore fece un passo indietro per spiegare il modo in cui le molteplici lingue furono create.
Non sono racconti in ordine cronologico.
Un indizio che questa spiegazione è giusta viene dal nome Peleg, che vuol dire 'dividere', perché "ai suoi giorni la terra fu spartita" ( Gen 10,25 ) - probabilmente un riferimento alla confusione delle lingue a Babele, che accadde dopo l'inizio delle genealogie ma prima della loro fine.