Non può essere, perché Col 1,21-23 dice che i Colossesi erano stati nemici di Dio, e poi riconciliati dalla morte di Gesù, ma per rimanere così dovevano perseverare nella fede.
Cioè, essere riconciliati al Padre non è automatico per tutti indipendentemente da quello che fanno, ma dipende dalla fede della persona.
E chiaramente molti sono morti senza questa fede.
Inoltre, l'effetto della morte di Gesù sui poteri spirituali non fu la loro riconciliazione a Dio, ma la loro sconfitta ( Col 2,14-15 ).
Se è così, come dunque dobbiamo capire la riconciliazione in Col 1,20?
La chiave per capirla è che si riferisce al passato: al Padre piacque di riconciliare, avendo fatto la pace alla croce.
Non sta parlando di una salvezza futura di tutte le cose.
Sono già state riconciliate alla croce, anche se sono ancora nemici ( come lo erano i Colossesi in Col 1,21 ).
"Riconciliare tutte le cose" va capito quindi nel senso che l'universo fu riportato dalla morte di Gesù all'ordine creato e stabilito da Dio.
Tutto è nuovamente sotto il suo capo, Gesù Cristo, e la pace cosmica è restituita.
Questa pace viene accettata volentieri, oppure obbligatoriamente imposta a chi non la vuole.
La riconciliazione in questo senso include la conquista per essere sottomesso al regno di Gesù, anche se l'opposizione dei nemici continua.
Questo è anche il senso di Ef 1,10, dove essere sotto il capo Cristo non significa necessariamente che lo si è volentieri.
Vedi i commenti su Romani 5,18-19; Filippesi 2,10; 1 Timoteo 2,4.