Lo Spirito Santo nella Liturgia

D 16

Confermazione

Rif.

Era bene per gli apostoli che Gesù li lasciasse.
Solo lo Spirito promesso loro da Gesù poteva far dimenticare la tristezza, render forza e sicurezza, e « confermare » realmente la vittoria di Pasqua.
Ciò che viene confermato nella « confermazione » è appunto questo.
La venuta dello Spirito Santo, per gli apostoli come per tutti i cristiani, perfeziona e completa l'iniziazione battesimale.
Il cristiano deve essere allora un testimone, poiché ha ricevuto lo Spirito con pienezza.

Testi

Rilievi

Rif.

Lc 3,16
Gv 3,5
1 Gv 2,20.27
Giovanni Battista annuncia un battesimo nello spirito e nel fuoco.
Gv. parla di una rinascita nell'acqua e nello spirito.
Questo deve certamente intendersi del battesimo propriamente detto.
D 12

Gv 14,16.26
Gv 15,26
Gv 16,7-15
At 1,4-8
Gesù aveva annunciato e promesso un altro « Paraclito », che rivelerebbe ogni cosa e sarebbe testimone di Cristo: uno Spirito di forza per fare degli apostoli dei testimoni.

At 2,1-13
At 4,31-33
Gen 11,1-9
Nella Pentecoste, il legame tra Spirito e fuoco è netto.
Lo stesso della trasformazione degli apostoli e del loro coraggio.
Il dono delle lingue è segno del nuovo mondo che capovolge l'antica Babele e riunisce i dispersi.
È già il « principio » della salvezza annunciata a tutte le nazioni.

At 8,14-17
At 19,1-7
At 10,44-47
At 9,17-18
Per i primi cristiani, è anormale separare il battesimo e lo Spirito.
Di qui, l'imposizione delle mani
D 5
che segue immediatamente il battesimo.
Alcuni passi degli Atti sono difficili; Cornelio ha ricevuto lo Spirito Santo prima di essere battezzato.

Is 11,1-2
Lo Spirito, che ha risuscitato Cristo, fa di noi degli altri « Cristo »: il confermato riceve i doni dello Spirito, che erano posti sul Messia.
B 77
B 78

Eb 6,4
Con il « dono celeste » dell'eucaristia, l'iniziazione cristiana è compiuta e fa dei fedeli i membri e i testimoni di uno stesso corpo sacerdotale.
D 18
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