Passi di lettere dei Soci militari |
B6-A6
Grazie, carissimi, delle vostre continue preghiere, sì, o cari, sento che voi pregate e pregate molto per me e, quando pur io parlo con Gesù, che quotidianamente voglio nel mio cuore, sento di esser unito a voi, sento l'effetto delle preghiere che nello stesso istante i miei consoci innalzano al Crocifisso; aiutatemi a ringraziare Dio della tanta Sua bontà con me e chiedetegli che mi tenga dove sono se sarà pel mio meglio: altrimenti, sia fatta la Sua volontà!
Egli ci ama grandemente, e farà certo tutto pel nostro bene.
Quante volte, specialmente la sera del sabato alle dieci, passeggiando e ammirando la bellezza dell'argentea luna e del firmamento, tutto coperto di stelle, volo col mio pensiero in mezzo a voi e dico con voi le preghiere della sera, come pure non posso dimenticare i cari Ritiri che cerco di fare anche qui e le funzioni ai piedi della Vergine SS. della Consolata!
Sempre vivo in mezzo alla mia Unione e dolci ricordi mi portano alla mente le lezioni di Catechismo, che faccio qui ai piccoli e piccoline della 1a Comunione; allora dimentico di essere lontano dai più cari e mi trovo nuovamente come in mezzo ai bambini dell'Oratorio del Patrocinio, proprio come loro, biricchini, affezionati, di cuore innocente, buono: sono tutti scalzi forse per non logorare il pavimento della Chiesa e non disturbarvi il Padrone; qualche volta non vogliono imparare, ma il Crocifisso è buono e illuminerà quelle piccole testoline.
Ieri sera ho aperto il pacco, il primo, di stampe che la bontà del sig. Direttore volle inviarmi; c'erano appunto le bambine: l'aveste viste come si avvicinavano a me per vedere, ammirare i Santini e certo avrebbero desiderato tutte di poterne possedere uno, ma no: « L'avrà chi saprà dir bene le orazioni, chi imparerà bene ».
« E voi, carissimi, ricordatevi sovente del vostro S … pregate affinché il Crocifisso voglia mantenerlo sotto la sua cara protezione, affinché mai gli venga meno quel fervore che Iddio oggi gli conserva, pregate, come egli pure prega, per la sua carissima Unione, affinché sempre possa proseguire nel suo scopo a cui il Crocifisso la indirizzò, affinché Egli sempre la tenga sua" ».
« Certo immensamente mi piacerebbe rivivere quelle tranquille giornate dei nostri Ritiri, tutte di Dio, nella bella cappella nostra, ma una almeno spero di poterla trascorrere venendo in licenza forse ai primi di ottobre.
Certo però il Crocifisso, che è così buono, non mi priva di qualche istante felice e nell'ultimo ritiro fatto la prima domenica di agosto potei passare un quarto d'ora solo solo con Lui, quando la chiesa era già chiusa e proprio col volto vicino al tabernacolo nel quale si nascondeva, potei pregare per il bene della nostra Unione, per la protezione dei nostri soldati, per i nostri bambini del catechismo e rinnovare la promessa, fatta tante volte innanzi a Lui esposto nella nostra Cappella, di esser degno socio della mia Unione.
Com'ero contento! e come gli chiedevo la grazia che spesso mi facesse godere tal felicità intima!
Con ciò non voglio dar troppo valore a me, ma riconoscere l'amore grande del Crocifisso per i suoi cari, a cui, anche senza loro merito e peggiori di tante altre anime, fa godere istanti di Paradiso. »
« Sono le 22,30 tutto solo nella Farmacia del nostro ospedale: sono stanco molto del lavoro della giornata e sento la necessità di riposare!
Ma il pensiero mio non può riposare, sente la necessità di ricordare qualcosa di caro, di rivolgersi a qualche cosa che più lo soddisfi che non le solite azioni della giornata, e corro, corro con esso alla mia Unione.
Come mi sento bene in essa! come godo riandare al tempo che in Essa passavo!
Prendo il mazzetto dei quattro bollettini pubblicati, leggo le relazioni dell'opera di Essa e vivo ancora quelle ore beate che il Crocifisso mi concedeva.
Sento la necessità sempre più grande di vivere qualche ora nella mia Unione, di godere di quell'aura speciale di beatitudine tutta sua particolare!
Nella notte, per quattro, cinque notti di seguito, il sonno mi dà l'illusione di ritornare alla mia Unione, di trovarmi in compagnia dei miei carissimi soci ( e una notte ebbi la soddisfazione di fare in sogno parte di Ritiro ) e la mattina mi sveglio soddisfatto, perché ho vissuto una notte completa della vita di Essa ».
Il primo venerdì di questo mese passai un'oretta di vero gaudio.
Un povero contadinetto di 12 anni fece la sua prima Comunione preparato da me.
Povero giovane! non sa neppur leggere e scrivere! eppure ha fatto la sua Comunione così bene!
« Continuate, carissimi, a pregare per tante anime che vivono nel mondo prive di luce di quel Sole che tanto le rende belle; pregate, affinché il Crocifisso dia a tutti noi la forza di continuare sempre nella via da Lui segnataci e di aumentare sempre più la nostra vita di apostolato ».