Nelle varie sezioni dell'Unione |
B12-A4
Il giorno 28 marzo, alla presenza di S. E. Rev.ma Mons. Pinardi e di un pubblico numerosissimo di zelatori e ascritti, i Soci della nostra Sede principale lessero in due relazioni le opere da essi compiute negli anni 1918-19.
Riportiamo qui a edificazione di tutti un riassunto delle due belle relazioni, alle quali facciamo seguire quelle di tre importanti istituti, il Collegio S. Giuseppe di Torino, la Scuola delle Missioni cattoliche di Tripoli e la Scuola De La Salle di Parma.
Il bene che Gesù Crocifisso viene compiendo nelle nostre giovani anime, noi lo dobbiamo riconoscere a gloria di Dio, è grande ed è tutta opera di Gesù e di Gesù Crocifisso.
Egli regna e trionfa nella sala delle nostre adunanze, dirige e governa l'azione nostra giovanile.
Adagiato sopra serici cuscini, noi gli siamo attorno con fede e amore nelle riunioni vespertine, nelle preghiere e meditazioni comuni e persino nelle nostre conversazioni di ricreamento.
Gesù vede così le nostre anime in adorazione, in compunzione e in letizia, il compendio della nostra vita si svolge sotto gli occhi di Gesù!
Sotto il segno della redenzione l'anima nostra si umilia e prega, si solleva e si abbandona alla gioia dei figli di Dio.
Da ciò si può comprendere tutto il bene che Gesù viene seminando e crescendo nelle nostre anime.
Non abbiamo parole per esprimere a Dio tutta la gratitudine del nostro cuore per il lavoro che Egli compie dentro di noi.
Al riflesso della luce che emana dalle Piaghe di Gesù impariamo a conoscere chi è Dio, chi siamo noi; che cosa Egli vuole, quello che noi gli dobbiamo; donde ci viene l'aiuto spirituale, a qual fine debbono tendere le nostre opere: è tutta una luce nuova che ci si apre dinanzi, che ci illumina, che ci rinfranca; è questa la luce che indica la via che l'Unione nostra deve seguire, quella cioè di formare degli apostoli del catechismo; al riflesso di questa luce compiamo le nostre opere.
E quali sono queste opere?
Noi le manifestiamo ancora una volta per far conoscere l'opera di Dio.
Non che in noi siano virtù straordinarie, tutt'altro! ma questo piuttosto possiamo affermare che in noi è penetrato l'amore della Società nostra, degli atti di pietà che vi si praticano e dell'esercizio dell'apostolato catechistico.
E tutti questi atti di pietà, di riparazione e di zelo hanno un significato solo, la manifestazione d'amore a Gesù Crocifisso: perciò gli esercizi e le opere che qui elenchiamo le raccogliamo sotto questo triplice titolo: Amore di santificazione, amore di riparazione, amore di zelo.
Tiene uno dei primi posti l'adunanza del sabato sera, che incomincia con la Divozione a Gesù Crocifisso » alla quale si fa seguire la lettura spirituale di qualche pagina scelta, ovvero la spiegazione di un passo del S. Vangelo.
Si fa quindi la rivista settimanale col relativo mazzo di fiori spirituali, composta delle Messe ascoltate, dei Rosari recitati, delle Comunioni, delle visite al SS. Sacramento, dei catechismi fatti e del numero degli alunni catechizzati, tutto raccolto in totali, senza che nessuno conosca le cifre segnate dai singoli soci.
Vengono quindi le discussioni familiari e le proposte sui mezzi di santificazione, sulle opere di riparazione religiosa e di apostolato da compiersi nella settimana seguente.
Si termina l'importante adunanza con le preghiere della sera e quelle per gli associati, parenti e benefattori vivi e defunti.
Nell'anno 1918 si ebbero 768 presenze a tale esercizio settimanale - che stimola grandemente al bene tutti quelli che vi prendono parte - e nel 1919 le presenze salirono a 956.
Con lo stesso procedimento tengono le adunanze settimanali gli Aspiranti ex alunni nelle domeniche e gli aspiranti Alunni nei giorni feriali, imitando i loro fratelli maggiori nel formare mazzi spirituali olezzanti delle più belle virtù e costituendo così la categoria dei Soci, la quale comprende 150 aspiranti Alunni, 40 aspiranti ex alunni, 10 aspiranti Ammissibili e 18 Effettivi.
Viene quindi la funzione della domenica mattina, nella quale si assiste alla S. Messa, si ascolta la spiegazione del S. Vangelo, si fa la Santa Comunione, si recitano il Rosario, le orazioni regolamentari, cioè la « Divozione a Gesù Crocifisso » e le preghiere per gli Associati, parenti e benefattori vivi e defunti.
A questa importantissima funzione che ci unisce, per mezzo della S. Comunione, a Gesù sorgente di santità, di riparazione e di zelo si ebbero le seguenti presenze: nell'anno 1918, 600; nell'anno 1919, 838.
Efficacissimi riescono i « gruppi parrocchiali » che sono riunioni, quotidiane di Soci fatte nella Chiesa parrocchiale a un'ora determinata, per ascoltare in comune la Santa Messa, fare la S. Comunione, recitare il S. Rosario, assistere alla Benedizione e dire le preghiere regolamentari.
Non meno efficaci sono gli esercizi spirituali facoltativi di ogni sera che comprendono il S. Rosario, la lettura spirituale fatta in comune, seguita da una breve meditazione sull'argomento letto e le solite preghiere.
Questi esercizi servono a infervorare l'anima nostra e riparare alla tiepidezza prodotta dal contatto col mondo, nel quale, per ragioni di ufficio, siamo obbligati a rimanere.
Il nostro gran mezzo di santificazione è il Ritiro mensile che si fa regolarmente nella seconda domenica di ogni mese.
È una giornata intera passata in casa dei Reverendi Fratelli delle Scuole Cristiane, nostri amati Superiori.
L'orario incomincia con la S. Messa e la S. Comunione e alternando le meditazioni, le letture spirituali, le prediche, le conferenze, le adorazioni al SS. Sacramento, che rimane esposto tutta la giornata, e le adunanze spirituali, termina con la rinnovazione della consacrazione, fatta da un Socio a nome di tutti, e con la benedizione col SS. Sacramento.
Nel 1918 le presenze ai Ritiri mensili furono 190 e nel 1919 furono 221.
Per rinnovarci nella vita spirituale abbiamo gli esercizi spirituali diurni, i quali consistono in alcune giornate passate in silenzio e nella meditazione per ascoltare le ispirazioni di Dio, conoscerne la volontà e pigliar forza per eseguirla.
Nei due anni 1918 e 19 si ebbero otto giorni di esercizi spirituali, dei quali tre nel primo e cinque nel secondo.
Quanto siano soavi le commozioni e le sante gioie sentite in tali esercizi, lo dimostra il fatto che alcuni soci rinunciarono volontariamente a giorni di libertà per raccogliersi in Ritiro non prescritto dal Regolamento.
Vivendo in mezzo al mondo sentiamo il bisogno di ritemprare, sovente l'anima nostra nel bene e perciò nei giorni di carnevale e nella settimana santa, specialmente nel venerdì santo, ci riuniamo la sera per ricevere dalla parola del Sacerdote di Dio la forza necessaria per vincere i nostri nemici e avere nuovo eccitamento ad amare sempre più il nostro amabilissimo Gesù Crocifisso.
A questi esercizi spirituali serali, che consistono essenzialmente in una predica preceduta e seguita da preghiere, si ebbero, negli anni 1918 e 19, 345 presenze.
Oltre ai mezzi di santificazione sopra esposti, abbiamo la celebrazione solenne delle feste dell'Immacolata, di S. Giovanni Battista De La Salle e del S. Natale, questa sempre commovente anche per il devoto presepio fatto dai Soci per attirare a Gesù Bambino i numerosi alunni delle Scuole.
Nel mesi di luglio e agosto 1919 abbiamo avuto la rinnovazione libera della solenne consacrazione individuale, per la quale prendemmo nuovo slancio nella via tracciata dal nostro Regolamento.
Prima è la pratica riparatrice quotidiana della « Divozione a Gesù Crocifisso », alla quale siamo debitori della protezione speciale ai nostri soci militari e di molte altre benedizioni e grazie ottenute da pie persone che la praticarono.
Segue poi la funzione del 1° giovedì di ogni mese, che consiste in una ora di adorazione al SS. Sacramento esposto, tramezzata da prediche, canti e preghiere.
I Soci, negli anni 1918 e 19, parteciparono a tale funzione con 254 presenze.
Nel primo venerdì di ogni mese assistiamo alla S. Messa, facciamo la S. Comunione e recitiamo le preghiere al SS. Crocifisso e quelle per gli associati, parenti e benefattori vivi e defunti: negli anni 1918 e 19 si ebbero 128 presenze a questa funzione.
La prima domenica di ogni mese abbiamo una delle principali funzioni riparatrici con l'intervento degli Zelatori e degli Ascritti attorno al Sacerdote che ci parla del SS. Crocifisso e ci distribuisce il Pane dei forti.
L'ultima domenica del mese è dedicata in modo particolare a Marra SS. con un pellegrinaggio al Santuario della Consolata.
Dopo l'adunanza dell'ultimo sabato di ogni mese diversi Soci si recano all'adorazione notturna, passando tutta la notte in quelle preghiere e in quegli esercizi di pietà sempre sublimi.
A queste opere quotidiane e mensili s'aggiungano quelle compiutesi una volta sola nell'anno:
1° Un pellegrinaggio all'Immacolata di Castelvecchio presso Moncalieri, fatto con le preghiere e le pratiche di pietà prescritte dal Regolamento.
2° L'adorazione notturna nella Chiesa di S. Carlo nelle notti dal 31 dicembre al 1° gennaio 1918-19 e 1919-20.
3° Altra adorazione notturna nel santuario di Maria Ausiliatrice nella notte del 23-24 maggio 1919.
4° Una terza adorazione notturna nella notte del 25-26 ottobre in suffragio dei soldati caduti in guerra.
5° La partecipazione alla settimana eucaristica svoltasi nella chiesa di S. Tommaso e terminata con la S. Comunione nel giorno dell'Immacolata.
Queste opere sono in parte rivolte alla preparamene nostra come catechisti e in parte alla propaganda e alla educazione cristiana degli altri.
Rivolti alla cultura nostra personale sono i due corsi, inferiore e superiore, di religione per la preparazione al diploma di abilitazione all'insegnamento del catechismo.
Per completare la nostra cultura partecipammo ai due convegni giovanili di Valdocco in aprile e in novembre, a quello di Gassino in settembre e alla commemorazione dei caduti per la patria del 26 ottobre.
A queste opere di cultura personale vanno aggiunte queste altre di zelo:
1° La fondazione di due sezioni della nostra Unione: nella scuola della Consolata il 29 giugno, nella scuola di Borgo Dora il 28 novembre dello scorso anno.
Queste sezioni radunano ciascuna ogni domenica una ventina di aspiranti Ex-alunni delle Scuole Cristiane sotto la direzione di un Fratello, assistito da alcuni Soci effettivi.
Detti soci aspiranti vengono esercitati nell'acquisto dello spirito della nostra Unione.
2° L'assistenza e la cura spirituale, per opera di alcuni Soci, dei Piccoli Rosarianti della parrocchia di S. Massimo, per mantenerli nello spirito e nelle finalità del loro regolamento.
Questi Rosarianti sono ora sotto la direzione di uno zelante Vice-Curato della parrocchia.
3° L'oratorio della parrocchia di San Tommaso, dove una trentina di giovanetti sono raccolti per l'assistenza alla S. Messa, per i catechismi e le altre funzioni religiose.
4° L'importante oratorio della parrocchia del Patrocinio di S. Giuseppe, ove più di 100 ragazzi setto la vigilanza di alcuni Soci effettivi e aspiranti assistono alla Santa Messa, si divertono nel cortile, ricevono l'istruzione catechistica e la Benedizione col SS. Sacramento tutte le domeniche e le feste di precetto.
Detti Soci accompagnano pure i giovanetti alle passeggiate di ricompensa e preparano i più piccoli alla 1a Comunione.
5° Un terzo oratorio nella sede dell'Unione costituisce la scuola di tirocinio per gli Aspiranti catechisti; questi vengono radunati da un Fratello delle Scuole Cristiane che li istruisce e subito dopo li porta davanti a un gruppo di fanciulli per l'esercitazione catechistica.
6° L'opera della catechizzazione dei fanciulli.
Questa diede nel 1918 il seg. risaltato: Catechisti 10 con un complesso di 317 alunni, dei quali 90 nei corsi serali e 227 in quelli diurni.
I catechismi serali vennero fatti nella parrocchia di S. Gioachino, del Sacro Cuore di Gesù, del Patrocinio di San. Giuseppe.
I catechismi diurni ( domenicali e quaresimali quotidiani ) si tennero nella parrocchia della SS. Annunziata, di San Tommaso, di S. Filippo, di S. Massimo, di S. Giovanni Battista ( Metropolitana ), del Patrocinio di S. Giuseppe, di Villafranca Padovana e ai militari dell'Ospedale Giulio Cesare in Roma.
Nelle due ultime località il catechismo fu fatto da Soci che là si trovavano per il servizio militare.
In complesso vennero catechizzati 317 allievi.
Nell'anno 1919 dodici catechisti esercitarono il loro apostolato nelle parrocchie seguenti: Catechismi serali agli operai nella parrocchia di S. Gioachino; catechismi diurni e quaresimali quotidiani nella parrocchia della SS. Annunziata, di San Tommaso, di S. Filippo, di S. Massimo, di S. Giovanni Battista ( Metropolitana ), del Patrocinio di S. Giuseppe, ai militari dell'Ospedale Giulio Cesare in Roma; con un complesso di 352 allievi.
A queste opere di apostolato occorre aggiungere la distribuzione di 29.000 fogli di buona stampa ( Voce dell'operaio - Per la gioventù - Vangeli delle domeniche, ecc. ) e il lavoro per la diffusione dei foglietti della « Divozione al SS. Crocifisso ».
Negli anni 1918-e 19 vennero distribuiti 158.760 di tali foglietti che portarono nell'Italia e all'estero le belle preghiere alle Sacratissime Piaghe di Gesù Crocifisso.
E qui va segnalata l'opera di un fervente Zelatore di Sestri Ponente, che riuscì a distribuire, collocandoli bene, nei due anni 1918 e 19 ben 21.893 foglietti in lingua italiana e 4.128 in lingua francese.
A lui dobbiamo pure la bella lista di 657 tra ascritti e zelatori.
Per questa propaganda, il numero dei foglietti distribuiti dall'inizio della Divozione al giorno d'oggi sale a ben 2.369.630.
Naturalmente questo lavoro di diffusione cagionò una spesa che la Provvidenza, servendosi di persone generose, ricoprì per intero.
Nel 1918 la somma delle spese fu di L. 5.196,55, cosi ripartite :L. 3.153,60 per la stampa e la spedizione dei foglietti; L. 1.368,45 per la stampa e la spedizione dei bollettini; L. 272,70 per libri e buona stampa; L. 245,50 per la cappella e il culto; L. 156,30 per l'Unione e l'Oratorio.
Nel 1919 la somma delle spese fu di L. 5.491,65, cosi ripartite: L. 1.912,80 per la stampa e la spedizione dei foglietti; L. 1.662,75 per la stampa e la spedizione dei bollettini; L. 953,50 per libri e buona stampa; L. 364,75 per la cappella e il culto; L. 597,85 per ritiri spirituali e per l'Unione.
Esposto così il bene che la bontà di Nostro Signore si è compiaciuto di operare per mezzo nostro con l'aiuto e l'azione indefessa dei Reverendi Fratelli delle Scuole Cristiane, dei Sigg. Zelatori e Zelatrici, Ascritti e Ascritte, preghiamo tutti gli Associati a esclamare : Non a noi, ma a Dio solo la gloria! e aiutarci nel ringraziare Dio di averci chiamati all'Unione del Santissimo Crocifisso e di Maria Santissima Immacolata e ottenerci la grazia di corrispondere a tanti favori e diventare zelanti apostoli del catechismo, quali Dio ci vuole per la gloria sua e la salvezza delle anime.
È sorta con i più lieti auspici l'Unione del SS. Crocifisso e di Maria SS. Immacolata.
Ben dodici classi ( dalla 3a Elementare alla 2a Istituto ) hanno accolto, con un entusiasmo che superò l'aspettativa di tutti, l'invito rivolto loro dal proprio Insegnante; talune classi in massa fecero domanda di essere ammesse.
Ma il proposito nostro non essendo già quello di far numero, bensì di raccogliere e unire gli elementi migliori, si procedette all'accettazione degli aspiranti secondo il Regolamento dell'Unione.
In ogni classe tutti gli alunni che avevano fatto domanda procedettero, dopo aver invocato l'aiuto celeste, all'elezione dei cinque più distinti per pietà e per diligenza.
Ai cinque Consiglieri così eletti fu affidato il giudizio sull'ammissione dei compagni.
Riuniti in una sala, sotto lo sguardo di Gesù Crocifisso, fecero la scelta con una serietà non comune, mettendo a verbale le motivazioni del sì o del no, con osservazioni che dimostrarono una grande assennatezza e che fa vedere quanto i ragazzi siano buoni psicologi, quando giudicano spassionatamente i loro condiscepoli.
Risultarono così ammessi i migliori di tutte le suaccennate classi.
Si cominciarono subito le adunanze settimanali, conforme alle norme stabilite dal Regolamento, e si notò uno slancio, un fervore, una sete di far del bene veramente confortanti.
Molti allievi, dacché sono iscritti, hanno fatto sensibilissimi progressi nella pietà, nella condotta, nello studio; già alcune famiglie hanno espresso il loro vivo compiacimento per un'opera così santa, che infonde nei fanciulli il vero spirito cristiano.
Anche i non ammessi si sforzano di migliorarsi, e in ogni gruppo già parecchi meritarono che i cinque Consiglieri li giudicassero degni di far parte della pia Unione.
Un espediente molto pratico e fecondo d'innumerevoli atti virtuosi fu quello adottato da alcuni gruppi e presentemente usato da tutti: ogni alunno è invitato, nell'adunanza settimanale, a scrivere su un bigliettino anonimo gli atti di pietà, di sacrificio compiuti nella settimana: si raccolgono i bigliettini, si fanno le somme e in fin del mese si ardono quasi gradito incenso a Gesù Crocifisso.
Un sol gruppo ( di dieci membri ) nell'esperimento del primo mese ha dato questo magnifico esito:
Messe ascoltate 261
SS. Comunioni 147
Visite al SS. Sacramento 618
Sacrifici compiuti 1000
Rosari recitati 198
Elemosine 40
Nella classe dei maggiori l'Unione - appena nella sua primavera - portò i frutti già maturi dell'autunno: parecchi degli iscritti fecero domanda e furono accolti ( dopo serio esame ) quali catechisti volontari e già da qualche tempo esercitano nella vicina Parrocchia il loro Santo Apostolato.
Con grande diligenza, ottimamente guidati dal loro zelante Professore, preparano i loro catechismi e li impartirono con zelo veramente apostolico.
Ben 94 alunni vengono istruiti, con grande soddisfazione del Clero e con non poca ammirazione di chi segue opera così santa.
Dio benedice evidentemente i loro sforzi, i fanciulli approfittano, e, se non subito, certo sapranno un giorno apprezzare l'opera di questi generosi, che in luogo della passeggiata, domenicale o di qualche legittimo svago spendono il tempo così bene.
Vennero già tenute due adunanze mensili, durante le quali si raccolsero ai piedi di Gesù Crocifisso ben 140 giovanotti, desiderosi di piacergli e di consolarlo.
L'Unione promette adunque ottime cose, e noi ci auguriamo ch'essa possa compiere un gran bene: il Collegio S. Giuseppe, l'istituzione che è vicina ormai alle sue Nozze d'oro, getta nuovi germogli pieni di promesse, « rinnova siccome aquila la propria giovinezza ».
Nei primi giorni dello scorso febbraio organizzammo nella quarta e quinta classe l'Unione del SS. Crocifisso, seguendo proprio a puntino le norme del Regolamento.
In tutto riuscirono eletti 12 ragazzi in quinta e 12 in quarta.
Ora si va a mano a mano accettando gli altri che danno affidamento, e speriamo in breve, d'averne una trentina.
Teniamo le adunanze regolari ogni settimana.
Il primo giovedì di marzo ci fu il Ritiro mensile.
Essendo il primo, volle venire a presiederlo in cappella l'Abate Mitrato dei padri Benedettini, il quale disse fervorose parole sul divino Crocifisso e sul modo pratico di essere suoi veri servi e figlioli; poi diede la benedizione col Santissimo Sacramento.
Si fece quindi l'adunanza e in perfetto silenzio la lettura spirituale.
Che bei momenti!
I giovani parevano Piccoli Novizi, tanto erano raccolti e compresi di ciò che stavano facendo.
Ora che i giovani hanno ricevuto il Crocifisso e la medaglia benedetta, fanno gli apostoli della " Divozione " e del buon esempio.
Si tocca proprio con mano che Gesù compie quest'opera, che è tutta sua.
d ) Nella Sezione delle Scuole Cristiane di Tripoli.
Domenica, 7 dicembre 1919, si celebrò in Tripoli la prima festa dell'Unione del Santissimo Crocifisso e di Maria Santissima Immacolata.
Gioconde schiere di ragazzetti, alunni della Scuola della Missione Cattolica, e di baldi giovani, ex-alunni, sul fiore dei loro vent'anni, sotto la guida dei Fratelli delle Scuole Cristiane, dinanzi a Gesù Sacramentato esposto, pronunciarono per la prima volta la loro consacrazione di Aspiranti Alunni e Ex-Alunni della nascente Pia Unione.
Il trionfo della divozione a Gesù Crocifisso fu il movente principale e unico che indusse a stabilire anche in Tripoli una sezione della Pia Società del Crocifisso fondatasi in Torino nel marzo del 1914.
Stabilitane la fondazione si tennero nei giorni 14 e 15 novembre 1919 apposite conferenze agli alunni delle classi 3a, 4a e 5a elementare della Scuola della Missione Cattolica invitandoli a far parte della Pia Unione; a tale fine fu loro distribuito un estratto del Regolamento degli Aspiranti Alunni, con preghiera di riportare la domanda controfirmata dai genitori, qualora avessero desiderato d'inscriversi.
Le domande provvisoriamentie accettate furono quarantaquattro, quindi si stabilì che le adunanze si terrebbero tutti i giovedì, dalle ore 9 alle 10½.
Nel medesimo giorno, 15 novembre 1919, alle ore 20 l'incaricato dell'Unione tenne ai Soci della Libia ( fiorente Società Cattolica di antichi allievi, fondata dai Fratelli delle Scuole Cristiane ) una conferenza sul Santissimo Crocifisso e sulla speciale divozione ehe dobbiamo nutrire verso di Lui; spiegò il funzionamento della Società che si desiderava fondare, lo scopo ch'essa si prefigge, i doveri che impone e i vantaggi che godono quelli che ne fanno parte.
Le domande accettate furono undici; e le adunanze settimanali furono stabilite il sabato col seguente orario:
ore 19 Lettura spirituale
ore 19,20 Conferenza
ore 19.45 Preghiera
e la domenica:
ore 6,30 Confessione
ore 7 Comunione e Santa Messa
Andamento dell'Unione nel breve periodo dell'inizio.
Con vero slancio di fede, tutta propria dei cari giovanetti, le presenze alle adunanze furono sempre numerose come pure la frequenza quotidiana alla Santa Messa e la pia recita delle preghiere alle cinque Piaghe furono generali e ferventi.
Inoltre s'istituì con grande consolazione del Direttore dei Fratelli la bella pratica della SS. Comunione pressoché quotidiana fra gli allievi, specie dell'Unione; e i frutti furono efficacissimi e tanto più insperati che la distanza notevole dell'abitazione degli alunni dalla Chiesa parrocchiale e l'ora relativamente tarda della celebrazione della Santa Messa impongono un sacrificio non lieve ai giovanetti comunicanti.
Alle adunanze regolari se ne aggiunsero altre due straordinarie, per la spiegazione della formula di consacrazione e per la preparazione immediata al compimento del grande atto.
Domenica, 7 dicembre 1919, vigilia dell'Immacolata Concezione di Maria SS.ma, fu il grande giorno in cui la Pia Unione di Tripoli si stabilì ufficialmente con una grandiosa dimostrazione d'affetto a Gesù Crocifisso.
Alla messa della Comunione generale a cui presero parte tutti gli allievi della Scuola, gli antichi alunni e molti parenti, vennero eseguiti bellissimi mottetti di circostanza dalla Schola puerorum.
Finita la Messa si fece l'esposizione solenne del SS. Sacramento e dopo il canto del Veni Creator il Rev. Padre Costanzo, Superiore della Missione Cattolica, pronunciò il seguente discorso, che commosse fino alle lacrime molti dei presenti alla simpatica funzione.
Il segno della religione cristiana che a ogni passo appare al nostro sguardo, è il Crocifisso.
Non, c'è altro che maggiormente richiami in tutta la realtà i nostri doveri di fedeli e i nostri privilegi di battezzati, perché la Croce è il riepilogo di tutta la nostra religione.
Su essa c'è un Dio che muore, ai piedi di essa c'è l'umanità che si redime.
Perciò l'Apostolo S. Paolo rigettava qualunque altra scienza e dottrina e diceva: « Non judicavi me scire aliguid nisi Jesum Christum et hunc Crucifixum » « Non ho giudicato conoscere altro che Gesù Cristo e Questo Crocifisso ».
Sull'esempio di S. Paolo, tutti i santi e i buoni cristiani presero per divisa la Croce e per scienza la sapienza evangelica.
Del resto il nome stesso che portiamo, distinguendoci dalle altre genti deriva dalla Vittima sacra che pende dal patibolo glorioso, Gesù Cristo.
In Lui si accentra il passato che attendeva un Redentore, il presente che conta le nazioni fatte cristiane e redente per l'Uomo-Dio.
Guardando al Crocifisso, noi non ricordiamo solo il nostro Redentore che diede la vita per la salvezza nostra, ma il nostro pensiero si porta a Betlem, quando, bambino, riposava tra le braccia della Madre divina; a Nazaret, quando cresceva fanciullo come voi e si sviluppava nel corpo e nello spirito come uomo; in Palestina, quando fatto grande, passava fra le turbe buono e misericordioso, parlando parole di vita e beneficando con miracoli.
In una parola, guardando al Crocifisso, noi ricordiamo tutto il Vangelo con le sue lezioni e insegnamenti.
E perché questa conoscenza del nostro Salvatore confitto in Croce non venisse mai meno e si tramutasse, come nei santi, in un esercizio di studio quotidiano, venne risvegliata un'antica divozione già praticata dai padri nostri, dai nostri antenati, che collocavano la Croce in alto, perché fosse visibile a tutti, ai credenti e agli infedeli, nei punti più eccelsi delle nostre città, sulle chiese, nelle case, nelle scuole, per le vie, affine di richiamare di frequente alta memoria nostra che a Cristo Crocifisso noi dovevamo tutto, la salvezza dell'anima per il sangue che Egli sparse, il benessere e la civiltà per il Vangelo che predicò.
Questa divozione perché avesse miglior fondamento e più profonde radici venne iniziata e coltivata nella gioventù.
I Fratelli delle Scuole Cristiane che, nella Patria nostra, e nelle Missioni, si sono resi tanto benemeriti e hanno raccolto tanta messe di lode e di grazie, perché a loro è stata affidata gran parte dell'infanzia e della gioventù nostra, furono certamente ispirati da Dio, guidati dal loro Santo Fondatore, per così bella e santa iniziativa.
E per assicurare le vostre anime a Dio le hanno raccolte attorno alla Croce, come un tempo si raccoglieva la piccola Chiesa là sulle vette del Calvario.
Voi, o giovani, seguendo il suggerimento santo dei vostri Maestri, avete raccolto l'invito e vi siete stretti attorno al vostro Salvatore Crocifisso, per riparare, colle vostre preghiere, ai tanti oltraggi che Gesù Cristo riceve dagli empi, dai bestemmiatori e dagli ingrati che lo vorrebbero cacciato dalle aule scolastiche, dalle famiglie, dalla società, avete aderito all'invito di inscrivervi alla Pia Unione del SS. Crocifisso, per eccitare nei vostri giovani cuori, col pensiero quotidiano « l'orrore al peccato, l'amore a N. S. Gesù Cristo e il desiderio di riceverlo con frequenza e fervore nella Santissima Comunione »; e, infine, per predicare con l'esempio ai parenti, agli amici, ai compagni Gesù Cristo e Gesù Crocifisso e ottenere così la vita cristiana nelle famiglie, la buona educazione della gioventù e la conversione dei peccatori ».
È questo lo scopo, il programma che oggi vi siete prefissi, associandovi alla Pia Unione che conta numerosi seguaci.
E la bontà e semplicità del programma depongono in favore dell'atto di pietà che state per compiere.
Voi, o fanciulli, siete ancora piccoli e non avete ancora la mente ricca di grandi idee, il cuore fornito di vasti affetti, ma avete la scienza e il sentimento dei grandi; voi siete piccoli, come tentava di esserlo S. Paolo, ma avete una dote che sorpassa tutta la scienza e ogni affetto degli adulti.
Per accostarvi liberamente al Crocifisso, Voi, sua guardia d'onore, avete l'innocenza e il candore, che fa le vostre preghiere più accette e la vostra voce più ascoltata.
Ricchi di tanta dote, accostatevi al Vostro Signore con sicurezza e fiducia, e studiatelo come lo studiarono San Bonaventura, Santa Teresa, San Luigi Gonzaga, San Francesco d'Assisi, San Giovanni Battista della Salle.
Fissate come programma di vita la parola d'ordine di S. Paolo : « Non judicavi me scire aliquid nisi Jesum Christum et hunc Crucifisum ».
Davanti alla sua immagine, che vi richiama alla mente il sacrificio da Lui compiuto per la salvezza del mondo, promettete di camminare nell'osservanza delle sante sue leggi, di praticare il santo Vangelo, di studiare la nostra religione, di rispettare la Chiesa e obbedire ai suoi precetti.
Stringetevi sempre più compatti, o piccole schiere d'onore, attorno al nostro Redentore e opponetevi compatti al male che tenta rapirvi la bellezza del vostro animo.
Non temete, perché siete piccoli; non siete soli.
A fianco del Crocifisso, si alza la Madre di Dio e Madre nostra, Maria SS., la Vergine Immacolata, che a voi vien data in questa solenne circostanza quale protettrice e madre.
È necessario che tanto tesoro di ricchezza, quali sono le vostre anime; si affidi a Colei che è maestra nella virtù e che grandeggia per purezza e santità su tutto il Paradiso.
Ella allargherà il suo manto di protezione e di rifugio sulla vostra innocenza, perché il suo Divin Figlio Crocifisso sia amato dalle sue giovani schiere con purità di cuore.
A voi o giovani, l'esser degni di tanta Madre e ricopiare nel vostro animo una parte di quel candore immacolato di cui è simbolo e modello vivente.
E con queste due immagini divine davanti allo sguardo, il Crocifisso e la Vergine, entrate fiduciosi nella vita e camminate con sicurezza.
Dopo aver gettato nel vostro cuore un sodo fondamento di pietà, fatevi apostoli.
Dimostratevi obbedienti in famiglia, studiosi nella scuola, devoti in Chiesa, composti in società.
Domani voi sarete maturi per formare il miglior elemento della Famiglia, della Patria e della Religione.
Dopo così commovente discorso i giovani della sezione Ex-Alunni a gruppi di due, pronunziarono ad alta voce la loro consacrazione; li seguirono i giovanetti della sezione Alunni a gruppi di quattro.
Le formole vennero ricevute e firmate dal Direttore della Scuola, appena emesse.
Chiuse la funzione la Benedizione del Santissimo ; quindi i giovani, accompagnati dai loro parenti, con Gesù nel cuore e l'allegria sul volto, ritornarono alle loro case per comunicare ai parenti e agli amici tutti, col buon esempio, i tesori di grazia ricevuti dal diletto Crocifisso e dalla cara Mamma celeste, Maria SS. Immacolata.