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B12-A6
Lezione per bambini della 1° elementare
Scopo della presente lezione è:
1. Di trovare la via più intuitiva e chiara per far intendere ai fanciulli e ritenere il segno della croce;
2. Dare in qualche modo ad essi la ragione del segno della croce su di noi e della figura della croce sugli edifici cristiani;
3. Far loro intendere il perché delle parole;
4. Portarli alla pratica del segno della croce.
Fermo, per conseguire il primo scopo, l'attenzione dei bambini sui due concetti: croce e segno di essa.
Mostro ai bambini una croce e domando: Che cosa è questa ? …
Ne presento di parecchie dimensioni; e, assicuratomi che tutte le riconoscono per croci, dico: Ora sulla lavagna traccio col gesso il segno della croce.
Lo vedete?
Ve lo segno senza gesso con la mano ( Faccio scorrere in silenzio la mano sulle righe tracciate col gesso ).
La segno con la mano sul mio corpo, guardate: ( traccio lo stesso segno sulla mia persona ).
Oh fatelo un po' voi adesso …
Dovete servirvi della mano destra, della mano con la quale vi portate il cibo alla bocca.
Alzate la mano con cui mangiate …
La mano che tenete alzata si chiama, mano destra.
Come si chiama la mano che tenete alzata?
Ora fate come faccio io ( mi traccio in silenzio sulla persona e con la mano sinistra le due linee della croce ).
Ancora una volta …
Ora giù le mani … Guardate me: Invece di far scorrere la mano sul corpo, tocco soltanto quattro punti, cosi: ( tocco in silenzio la fronte, il petto, la spalla sinistra, la destra, e giungo le mani ).
Provate un po' anche voi: mano destra in alto … ( si fa eseguire il segno della croce in silenzio ).
Ancora una volta … ( Lo sì fa ripetere individualmente dai meno intelligenti e poi da tutti insieme ).
La ragione della croce sulla nostra persona e sugli edifici.
D. Perché segniamo la croce sulla nostra persona?
R. Perché sulla croce è morto Nostro Signore per salvarci. ( Far ripetere ).
Spiegazione. - Lo vedete là crocifisso? ( Si addita loro il crocifisso della scuola; si presentano loro anche immagini, del Santissimo Crocifisso.
L'ostensione di questi oggetti va fatta preferibilmente in silenzio o con pochissime parole; si riprende poi la trattazione ).
D. Morendo Gesù sulla, croce, quali beni ci ha procurati?
R. Ci ha procurato tantissimi beni; guardate:
1° Ci ha ottenuto il perdono dei peccati ( Far ripetere premettendo la domanda ).
2° Ci ha fatti amici di Dio ( Far ripetere come sopra ).
3° Ci ha salvati dall'inferno ( idem come s'è detto ).
4° Ci ha aperto il paradiso ( Ripetere ).
Far brevissime considerazioni su ciascuno di questi punti poi farli ripetere e terminare con la seguente conclusione:
… Noi dunque, riconoscenti al Signore che morendo sulla croce ci procurò tanti beni, segniamo la croce sulla nostra persona: la croce ci ha ottenuto il perdono dei peccati; ci ha fatti amici di Dio; ci ha salvati dall'inferno; ci ha aperto il paradiso.
D. Perché dunque ci facciamo il segno di croce sulla persona?
R. Per gratitudine al Signore dei benefizi che ci ha fatti morendo sulla croce ( Far ripetere ).
D. Quali sono questi benefizi?
D. Perché portiamo al collo il crocifisso?
D. Perché si appende il crocifisso alle case?
D. Perché in alto sull'altare delle chiese è collocato il crocifisso?
Riflessione. - Il crocifisso è collocato in tanti posti: qui nella scuoia, nelle nostre case in capo al letto, sull'altare delle chiese, e lo portiamo al collo per ricordarci che siamo stati salvati per mezzo di Gesù morto sulla croce.
Quando vi capita nelle mani il santo crocifisso, baciatelo con amore e fatevi con esso il segno della croce.
( continua )
Tronchiamo qui la lezione, per mancanza di spazio.
Dall'esempio qui riportato il lettore può aver capito che l'insegnamento ai bambini dev'essere principalmente intuitivo, cioè deve parlare all'intelletto per via, dei sensi; e che anche le idee astratte possono essere accessibili alla mente loro quando si presentano nella loro chiarezza, con la dovuta progressività o per gradi.
L'ho già detto e qui lo ripeto, l'insegnante dev'essere anche psicologo; la psicologia e una necessità della didattica.
Il maestro deve talmente conoscere la natura dei propri allievi da riuscire ad adattarsi alla loro intelligenza con un insegnamento lucido, svegliativo, convincente.
A tal fine gli occorre la chiarezza, la gradazione e l'esemplificazione.