Nelle varie sezioni dell'Unione |
B19-A3
I ritiri mensili delle prime domeniche di ottobre, novembre e dicembre si fecero in sede col grande vantaggio dell'esposizione del SS. Sacramento dalle ore 10 alle 17,30.
Così i ritiri diventano giornate eucaristiche, e Gesù, qual sole divino, illumina, riscalda e trasforma le anime dei giovani, che passano per turno innanzi a Lui le ore di quella santa giornata.
Al vedere un bel gruppo di giovanotti, dai diciotto ai trent'anni, rimanere a lungo immobili dinanzi al Santissimo Sacramento si rimane impressionati e si è costretti a concludere che Gesù deve largheggiare con loro di grazie specialissime.
Nel ritiro di Ottobre si meditò particolarmente sul giudizio particolare e universale, in quello di novembre sull'inferno e in quello di dicembre sul Paradiso.
Il M. E. Canonico Peyron, il R.mo Padre Rufino dei Filippini e il M. E. Canonico Morino fecero sentire la parola di Dio in modo veramente efficace a un gruppo di circa venti giovani.
Anche gli Aspiranti fecero i loro ritiri con molta buona, volontà nelle terze Domeniche di ottobre, novembre e dicembre.
Si riunirono in tre scuole, Santa Pelagia, Consolata, S. Gioachino con una media di circa trenta per sezione.
Ebbero letture ed esortazioni sulle stesse verità eterne meditate le domeniche precedenti dai Catechisti Effettivi.
Un avvenimento, che rallegrò tutti i cuori, fu la consegna all'Unione dell'ingrandimento della fotografia del caro e venerato Fra Leopoldo Maria fatta dal R.mo P. Vincenzo Vallaro, Parroco di S. Tommaso.
Tale consegna rallegrò tanto più in quanto che venne fatta nella lieta circostanza in cui si festeggiarono con canti, poesie e discorsi i nuovi diplomati nell'abilitazione all'insegnamento del catechismo.
Fu un risveglio di entusiasmo in tutti, ma specialmente nei nove diplomati, che fecero il fermo proposito di continuare le sante tradizioni di vita interiore e di zelo ardente, lasciateci dall'indimenticabile Fra Leopoldo Maria.
Anche la bellissima festa dell'Immacolata, resa più solenne dalla consacrazione di un Catechista Effettivo, di quattro Ammissibili, di un Aspirante e da una piccola accademia religiosa, lasciò ricordi indelebili di purezza e di fervore nel cuore dei grandi e dei piccoli che vi presero parte.
Un terreno fertilissimo, dove la divozione a Gesù Crocifisso ha mirabilmente e rigogliosamente vegetato, e dove copiosi si raccolgono i frutti, è il Collegio S. Giuseppe.
Ivi la fanciullezza e la gioventù studiosa amano deporre ogni tanto i loro libri e radunarsi in nome di Gesù Crocifisso; ivi dolcissima, perenne finisce la preghiera dai cuori innocenti; ivi prospera uno stuolo numeroso di Catechisti zelanti.
Nell'anno scolastico 1921-22 vi sono stati due gruppi di Catechisti: uno esercitò il suo apostolato nella Chiesa Parrocchiale di S. Massimo, l'altro nella Parrocchia di Nostra Signora del Carmine.
I Catechisti di S. Massimo sono stati 14: puntuali ogni domenica si trovarono al loro posto, sotto la direzione di un Fratello che li aveva prima preparati, ad attendere i loro piccoli allievi.
E gli allievi erano numerosi: da 40 a 50 lungo l'anno, essi ascesero nella quaresima a 90.
Novanta frugoli vivaci certo, ma affezionati ai loro giovani maestri, dei quali ascoltavano volentieri la parola e gli insegnamenti: e dimostrarono anche di saperne approfittare: tra i premiati alla gara interparrocchiale figurò appunto un piccolo alunno di S. Massimo: e nella gara parrocchiale tutti i concorrenti fecero buona prova.
Trentun ragazzi furono preparati dai sacerdoti della Chiesa con la cooperazione dei Catechisti alla Prima Comunione.
A tutti furono nel corso dell'anno distribuiti dei graditi regali e dato un premio finale nel mese di luglio.
Alla parrocchia, di Nostra Signora del Carmine si cominciò con tre coraggiosi Catechisti che insegnavano complessivamente a una quarantina di ragazzi: poi i Catechisti diventarono 9 e il numero dei Catechizzati salì lungo l'anno fino a 81.
Bello l'esempio di questi Catechisti, tutti ragazzi dai 15-18 anni, pieni di zelo e di spirito di sacrificio: ogni domenica, nessuna eccettuata, non ostante la distanza notevole della Parrocchia dal Collegio, non ostante l'ora eccessivamente presta del Catechismo in quaresima che li obbligava più volte a partire a pranzo appena incominciato ( loro stessi chiedevano questo sacrificio ), con qualunque tempo si trovarono al loro posto, accompagnati dal Fratello che li aveva istruiti e che vegliava all'ordine e alla disciplina.
Volentieri si adattarono a prepararsi ogni domenica i propri banchi spolverando, aggiustando, riparando.
Durante la quaresima, oltre alla propria istruzione impartita precedentemente ai ragazzi, accettarono anche di assisterli alle funzioni di Chiesa.
E quanto ammirevole l'opera, da loro spesa per incoraggiare, per stimolare alla perseveranza!
Fornirono libri, più di 20 volumi riccamente rilegati da distribuirsi come premio, fecero due successive offerte di L. 100 ciascuna a favore dell'Oratorio Parrocchiale: a tutti gli allievi fu poi distribuita copia del Catechismo gratuitamente.
Nell'esame che subirono i piccoli Catechizzati, dimostrarono di aver molto approfittato dell'insegnamento.
Parallelamente all'apostolato prosperò nella serena quiete del Collegio la pietà.
Ogni settimana le varie classi si radunarono per offrire a Gesù Crocifisso l'incenso delle loro preghiere e dei loro fioretti.
Ogni mese numerose furono le consacrazioni.
L'esempio degli ascritti all'Unione è stato fecondissimo apostolato su tutti gli altri compagni e il bene si estese.
Gesù Crocifisso ha trovato nel Collegio S. Giuseppe un giardino, dove posare i suoi sguardi benedicenti e dove prodigare le sue grazie e le sue consolazioni.